Da "Il Corriere di Rovigo" del 9.03.2001: <<Porto Tolle. Il parere contrario all'impianto di alcuni cittadini del paese. Coro di no al termovalorizzatore. Gibin, Nuova Frontiera: "Ne impediremo la nascita">>

Porto Tolle. Il termovalorizzatore sembra proprio non piacere alla gente di Porto Tolle.

Non riesce a tranquillizzarsi perché per l'inceneritore incombe l'obbligo del rispetto della legge nota con il nome dell'allora ministro dell'Ambiente Ronchi. Ci si chiede se in paese sia casuale l'esistenza di tre progetti a rischio ambientale: combustibile Atz (compreso l'orimulsion) per la centrale Enel, polo integrato per lo smaltimento di rifiuti urbani (Cdr) ipotizzato nella zona di Cassella, vicino a Santa Giulia, e centro turistico con campeggio realizzato su terrazzamenti di fanghi di perforazione, di dragaggio, conglomerato bituminoso e scorie di acciaieria.

Il Santo Padre nei giorni scorsi ha esortato i governi e la politica alla <<tutela dell'ambiente, dovere etico>> definendolo un bisogno urgente dell'umana convivenza.

Francesco Fregnan, consigliere comunale di maggioranza, il più giovane fra i consiglieri in carica, ritiene che <<quando si realizza un impianto di questa portata, la struttura dovrebbe avere due caratteristiche fondamentali: essere a norma di legge e mi sembra lo sia ed essere insediato nella zona ambientalmente più adatta>>.

Renzo Veronese, albergatore di Cassella: <<Stento a credere ad una scelta simile, spero almeno abbiano il coraggio di venirlo a spiegare in mezzo alla gente. Presumo sarà un danno irreparabile per le nostre risorse naturali, tra queste metto anche quel poco di turismo che faticosamente siamo riusciti a fare in tanti anni.

<<Chi verrà a ancora nella nostra zona per annusare gli odori emanati dalla decomposizione di questi rifiuti?>>. Graziano Penini presidente della Coop pescatori di Santa Giulia: <<E' una vergogna. Doveva arrivare il Parco ed invece orimulsion e inceneritore accompagnato da discariche. Spero proprio che qualche legge possa impedire questo scempio. Chiederemo un incontro urgente al Comune, al quale vogliamo dire che con questo termovalorizzatore non sarà possibile tutelare le nostre vongole, le cozze e tutta la nostra produzione ittica. Essere contro il Parco non vuol dire essere contro l'ambiente che ci dà da vivere>>.

Evaristo Bellan, coltivatore diretto di Cassella: <<E' evidente che per i prodotti della nostra agricoltura, sarà una pubblicità negativa. I risvolti incideranno anche sui prezzi dei terreni agricoli, esclusi quelli che diventeranno industriali. Con questo "gigante" brucia rifiuti  saremo costretti a scappare, vendendo i nostri terreni sotto costo>>.

Lorenzo Gibin, capogruppo di Nuova Frontiera in Consiglio comunale, rappresentante del Ppi portotollese: <<Useremo tutti gli strumenti perché questo "mostro" non venga alla luce. Questo impianto non porta alcun sviluppo ed alcuna occupazione. Abbiamo già sensibilizzato Saccardin; la Provincia è l'ente indispensabile per modificare il piano provinciale per la gestione dei rifiuti solidi urbani. Al caso si stanno occupando anche l'assessore Roberto Zanetti ed Angelo Zanellato>>. (E' incredibile: finalmente anche a Porto Tolle qualcuno ha il coraggio di schierarsi contro gli ecomostri! Nota degli Amici del Parco)

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