Da "Il Resto del Carlino-cronache di Rovigo" del 10.3.2001: <<Sì al termovalorizzatore>>

La diatriba tra favorevoli e contrari sul problema del termovalorizzatore, al quale il consiglio comunale di Porto Tolle ha già dato il " via libera", registra ora la reazione del 'Comitato per la realizzazione dell'impianto' per contestare le notizie diffuse attraverso stampa da parte degli oppositori al progetto.

«L'amministrazione comunale di Porto Tolle - sostiene il comitato - ha studiato a fondo la proposta della nascita del termovalorizzatore basandosi esclusivamente sulle proposte degli ambientalisti, portate in Parlamento e approvate dal Ministero dell'Ambiente. Riteniamo quindi che Il Comune di Porto Tolle si sia dimostrato più ambientalista degli stessi ambientalisti che si oppongono a tutte le idee che credono vadano a danneggiare il Parco, per altro inventato da loro».

Il comitato indica poi che «molti sono i vantaggi che il territorio può avere da questa realizzazione; in primis occupazione di personale (circa 100 persone), Ici in entrata alle casse comunali, energia elettrica a basso costo, acqua calda per le serre e per il riscaldamento delle abitazioni».

Il foglio fa poi qualche considerazione sul Parco: «Visto e considerato che questo esiste già da cinque anni senza la nostra approvazione ci chiediamo che cosa ha portato? La popolazione di anno in anno va regredendo, i nostri figli devono per forza maggiore trovare lavoro al di fuori della nostra realtà territoriale; quindi il Parco ha portato regresso e non progresso».

Questi sono alcuni esempi: 1) i cacciatori sono da sempre esistiti, hanno sempre cacciato nel nostro territorio e ora vengono trattati come extracominitari senza permesso a casa loro. 2 ) la centrale termoelettrica di Polesine Camerini ha portato molti vantaggi al terrirorio ora gli ambientalisti la vogliono chiudere, mandando a casa 400 famiglie solo perché gli aironi bianchi e grigi, le anatre, le folaghe e quant'altro devono nidificare e procreare alla faccia degli onesti lavoratori che vivono in questo territorio.

3) L'Eni ha avuto tutte le autorizzazioni possibili ed immaginarie per l'estrazione del metano in Adriatico; il nostro comune vorrebbe realizzare un villaggio turistico ed ha trovato un un ente che lo ha bocciato: Allora ci chiediamo perché l'Eni ha i permessi e il villaggio no? Ma allora, siamo su 'Scherzi a parte?'. (No comment. Nota degli Amici del Parco)

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