Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 18.3.2001: <<TERRITORIO. Il Comitato bassopolesano allarga il proprio "no" anche alle estrazioni Eni in Adriatico. Terminal, firme per il referendum. A pieno ritmo la raccolta di adesioni per chiedere al Comune la consultazione popolare.>>

Il Comitato bassopolesano, che si è costituito per dire "no" al terminal gasiero al largo di Porto Levante, si apre anche al fronte delle estrazioni metanifere in Alto Adriatico.

"Il nostro intento - afferma Maria Teresa Pregnolato, che del Comitato è stata una delle fondatrici - è difendere la popolazione e l'ambiente, da ogni possibile effetto negativo derivante da qualsiasi impianto. Quindi come diciamo "no" al terminal gasiero, per gli innegabili pericoli che un tale impianto può rappresentare per la nostra zona (vedi, nella migliore delle ipotesi, la variazione della temperatura delle acque marine ed il loro inquinamento da cloro), altrettanto fermamente diciamo "no" alle estrazioni di idrocarburi, memori delle tragedie che le estrazioni di metano, continuate fino agli anni 50, hanno causato in Bassopolesine".

Pregnolato continua a sostenere con decisione il pensiero del Comitato: "Se allora, quando la miseria dominava nel Bassopolesine, si è avuto il coraggio di far chiudere le centrali di estrazione del metano, che avrebbero portato alla sparizione del nostro territorio, non si capisce perché, ora che la miseria è stata sconfitta, ci si debba dimenticare dei danni allora procurati. Noi siamo disponibili - continua - ad unire le nostre forze con qualsiasi forza politica e con qualsiasi associazione, che lotti per allontanare lo spettro della subsidenza".

Quindi parla del terminal. "Relativamente poi alle affermazioni degli esponenti locali di Forza Italia, - precisa - secondo cui sul terminal gasiero manca un'informazione corretta, ci si chiede perchè la stessa Forza Italia, che è egregiamente rappresentata nelle Istituzioni, sia locali che regionali, non si sia attivata da subito, visto che il territorio di Porto Viro è direttamente interessato alla questione, nell'indire assemblee e convegni, per informare la cittadinanza sul progetto del terminal e sul rapporto costo - benefici. Invece, si è fatta precedere da Taglio di Po".

E la rappresentante del Comitato contro il terminal, si fa più pungente: "Ci si sarebbe aspettato, viste le attuali affermazioni di Forza Italia, che il vicesindaco Gennari, forzista, che taccia di "informazione scorretta" quella fatta dal Comitato bassopolesano, prima di dare il proprio assenso al terminal davanti alla Commissione Tecnica Regionale per l'ambiente, avesse correttamente informato la cittadinanza, che ha tutto il diritto di decidere del suo futuro. E proprio per questo stiamo raccogliendo le firme per chiedere, sul terminal, la consultazione referendaria".

torna all'home page