Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 18.7.2000: <<Porto Viro. Terminal, cambiate le carte. Mancin (Verdi): "Era prevista la riconversione della Centrale". Un referendum per far decidere la popolazione>>.

Vincenzo Mancin, consigliere comunale di "Nuova Cittā" ed esponente dei Verdi, chiede un referendum popolare sul terminal gasiero Edison - Mobil di Porto Levante e motiva la sua posizione, andando anche a ritroso nel tempo, alle motivazioni che avevano fatto accettare l'ipotesi che <<si basava - dice Mancin - nella richiesta del Consorzio di Sviluppo e del presidente della Provincia, Frezzato e Brigo, condivisa da altri soggetti istituzionali, economici e sociali, nella esplicita ipotesi della riconversione della Centrale termoelettrica di Polesine Camerini>>.

<<Da allora - aggiunge - acqua sotto i ponti ne č passata: la Centrale continua la sua azione negativa su uomini ed ambiente e la sua metanizzazione viene ora esclusa (la Legge Regionale che ha istituito il Parco, aveva infatti stabilito che fosse riconvertita a metano; nota degli Amici del Parco). A chi e che cosa serve questo impianto dell'Edison-Mobil, multinazionale? Quale la sua pericolositā e quali le ricadute negative sul mare, sul turismo, sulla navigazione e sulla pesca nelle acque del Delta? Troppi fino ad ora hanno preso decisioni affrettate e senza il consenso necessario, ma il referendum di Monfalcone insegna e fanno scuola quelli di Ficarolo, Adria e Jolanda di Savoia, dove i cittadini prima informati, con il referendum hanno respinto proposte di impianti ritenuti pericolosi o dannosi nel proprio territorio>>.

<<Sono convinto - conclude - che solo l'obiettivo del referendum, potrā costringere i proponenti del terminal a sostenere le ragioni della localizzazione scelta e i contrari a sostenere con razionalitā l'inutilitā di questo impianto nel Delta, completamente estraneo alle attivitā di quest'area>>.

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