COMUNICATO STAMPA DELL'11.4.2001: UN NUOVO DOCUMENTARIO SUL DELTA DEL PO…MA L’ENTE PARCO?

In un’ora circa, con l’ausilio di vecchie immagini in bianco e nero tratte dall’archivio RAI e di un breve documentario girato dal regista Nevio Casadio (presente nello studio romano di  RAI3 assieme a Florestano Vancini, regista ferrarese che ha curato numerosi documentari sul Delta, Vanni Balistrazzi, giornalista ravennate, conoscitore del Delta, e Lucilla Previati, direttrice del Consorzio del Parco Delta del Po dell’Emilia Romagna), Michele Mirabella, nella sua trasmissione “La storia siamo noi” del giorno 11.4.2001, in onda su RAI3, è riuscito, nel breve tempo a sua disposizione, a descrivere alcuni aspetti del Delta del Po, suscitando attenzione per una terra che ha tanto da raccontare.

Gran parte del lavoro è stato effettuato grazie all’aiuto di Cristina Regazzo, degli Amici del Parco, imprenditrice turistica del Delta Veneto, responsabile del Centro di educazione ambientale “l’Airone” di Porto Levante che, contattata dal regista Casadio, ha offerto il suo aiuto per facilitare l'incontro con le persone da intervistare, accompagnando la troupe in una parte delle riprese (ben 10 ore di “girato”, dalle quali, per esigenze di “spazio televisivo”, sono stati tratti solo 10 minuti di filmato).

Purtroppo, come quasi sempre succede, quando viene girato un filmato sul Delta, si finisce col parlare soprattutto di quello emiliano-romagnolo: molte immagini riguardavano le Valli ed il paese di Comacchio, la raccolta delle anguille, ecc.

Di questa forte presenza emiliana non deve certo risponderne l'autore Casadio che, al contrario, ha saputo "raccontare" il Delta come un territorio senza confini, con un accento particolare alle persone ed alle tradizionali attività lavorative del passato e del presente, regalando immagini quasi evocative della parte veneta (Isola della Batteria, faro di Pila e Sacca degli Scardovari).

Coinvolti nelle interviste, per la parte padana: lo scrittore rodigino Gian Antonio Cibotto che, con l’abilità che lo contraddistingue, ha descritto le bellezze ed i silenzi del Delta; Fabrizio Boscolo, assessore alla caccia, pesca ed ambiente del Comune di Porto Tolle che, cogliendo il senso "profondo" del servizio, ha dimostrato una sorprendente sensibilità molto vicina a quella di molti ambientalisti, dichiarando che "finché rimarranno gli abitanti del Delta, essi faranno delle scelte compatibili con il territorio”, e mettendo da parte le tematiche oggetto troppo spesso di diatribe accese; Cristina Regazzo che ha lamentato la latitanza degli enti pubblici preposti che hanno lasciato da soli i privati nel difficile compito di promuovere e valorizzare il Delta, ed ha parlato delle opportunità economiche e lavorative che il Parco del Delta può creare.

Assente, ancora una volta,  il nostro Ente Parco, mentre l'occasione è stata prontamente colta dal Consorzio del Parco emiliano,  disponibile con la RAI, forse perché molto attento non solo a questioni politiche, ma anche alla salvaguardia ed allo sviluppo turistico di un comprensorio dalla storia antica e dalle potenzialità fin troppo evidenti.

(Pubblicato su "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14.4.2001)

torna all'home page