Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Luglio 2001: <<AMBIENTE. Un impegno per il "campeggio-discarica". Lettera ai parlamentari su Polesine Camerini da Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf>>

Una lettera aperta di quattro pagine ai parlamentari polesani. L'hanno scritta a quattro mani Italia Nostra, Legambiente, Lipo e Wwf sulla «questione discarica-campeggio in località Forti di Polesine Camerini», chiedendo un impegno concreto.

Il messaggio è indirizzato agli onorevoli Luca Bellotti, Gabriele Frigato, Franco Grotto e al senatore Fabio Baratella. Non al senatore Franco Mainardi «in quanto nella sua qualità di presidente dell'ente Parco del Delta - si legge nel documento - ha dato il suo avallo al progetto, manifestando così ancora una volta la sua scarsa sensibilità verso le tematiche ambientali, che viceversa dovrebbero essergli istituzionalmente proprie».

La lettera si rivolge ai politici eletti in Parlamento sottolineando: «Nella nostra provincia esiste un'area ancora in buona parte risparmiata dalle colate di cemento che hanno invece coinvolto la massima parte della Pianura padana e che per questo ed altri motivi riveste un altissimo valore naturalistico, umano, ambientale. Stiamo naturalmente parlando del Delta del Po, un ambito che dopo anni di aspre contese ha visto nascere la tanto auspicata area protetta».

Partendo da questa premessa, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf scrivono: «Vogliamo portare a conoscenza un autentico scempio che si sta consumando proprio nel cuore del Delta del Po, nell'isola di Polesine Camerini, già nota per ospitare una delle più grandi e inquinanti centrali termoelettriche italiane. A pochi passi da questo impianto una nuova ferita sta per essere inflitta al territorio: una discarica da 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali per di più fatta passare per un campeggio».

La lettera ripercorre poi la storia, «piuttosto intricata», del progetto. Per concludere che «considerata la pericolosità di un intervento previsto su di un sistema del tutto sensibile e peculiare, e considerata soprattutto l'incongruenza del progetto e della variante al piano regolatore con le previsioni del Piano d'area del Delta, siamo a chiedere di interessarsi direttamente alla vicenda, di prendere una ferma posizione pubblica, quale una conferenza stampa, una interrogazione parlamentare, una interpellanza, ma comunque di mettere tutto il suo impegno per bloccare un progetto mostruoso destinato a compromettere un territorio già pesantemente intaccato dalla centrale di Porto Tolle e probabilmente a minare ancor più le condizioni di salute ambientale di cittadini ancora poco informati sulle alterazioni territoriali e sui rischi che l'intervento potrebbe comportare».

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