Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'11.8.2000: <<W.W.F. denuncia: "Baracche abusive sugli scanni">>.

Il W.W.F., con un esposto presentato alla Procura di Rovigo, ha denunciato la presenza, sui vari scanni di Porto Tolle, di baracche allestite per soggiornare in spiaggia. Secondo gli ambientalisti rodigini, si tratta di manufatti in legno, arelle, ma anche in lamiera, privi di autorizzazione e oltretutto in zone sottoposte a vincoli ambientali ai sensi della legge Galasso e di quella regionale 36/'97.

<<La cosa più grave - sottolineano i responsabili del W.W.F. - è che alcuni manufatti sono stati costruiti proprio sulle dune, habitat che come tutti sanno, sono delicatissimi, già a rischio di sparizione a causa del fenomeno dell'erosione delle spiagge>>.

Insomma, il comportamento che viene condannato non è certo la fruizione delle spiagge, il piantare l'ombrellone e poi, al termine della giornata, riportarlo a casa, ma la "colonizzazione" che lascia tracce del proprio passaggio, visto che in scanni che dovrebbero essere selvaggi sono stati portati comfort domestici quali tavoli, panche, spogliatoi, cucina e altro ancora.

<<Per il futuro del Parco - afferma amareggiato Eddi Boschetti - la mentalità di certe persone, la loro mancanza di rispetto, educazione e sensibilità, sarà il vero problema>>.

Il fatto che questi manufatti siano stati individuati nel Comune di Porto Tolle non sarebbe casuale.

<<Una delle argomentazioni con cui viene motivato il no al Parco - continua Boschetti - è che l'area protetta impedirebbe di fare determinate cose, mentre non sono tollerate nuove regole anche se, in realtà, la vera novità è il solo divieto di caccia. Il territorio viene considerato come "cosa loro" per il solo fatto di esservi nati, non sopportando che vi siano altri, vedi il legislatore nazionale o regionale, a dire cosa sia giusto fare o meno>>.

Una concezione, questa, doppiamente sbagliata se è vero che <<tutti i territori ricadenti nel Parco - conclude Boschetti - erano sottoposti a vincoli già prima della sua istituzione. La legge Galasso, infatti, prevede per spiagge e fiumi un regime di protezione particolare. Il Delta, poi, è stato dichiarato zona umida di importanza internazionale e questo significa che le sue bellezze sono di tutti e non una esclusività dei residenti. Violentare il territorio del Delta con le mostruosità che abbiamo individuato e denunciato, è un esempio di tale deprecabile mentalità>>.

una delle baracche incriminate

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