Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 19.8.2000: <<Ambiente. Gli "Amici" protestano. Non si possono portare cani da caccia nel Parco>>.

<<I campi di addestramento cani da caccia all'interno del perimetro del Parco del Delta del Po non possono esistere>>.

La protesta arriva dal gruppo ambientalista Amici del Parco, il coordinamento polesano delle associazioni per la protezione della natura che ha a cuore i destini e lo sviluppo dell'area protetta più importante del Basso Veneto.

<<Un'area che è già relativamente esigua rispetto alle legittime aspettative del mondo ambientalista - spiega Fabio Roccato, uno dei responsabili del gruppo ambientalista - non può subire la sottrazione di una cinquantina di ettari, avvenuta con i provvedimenti istitutivi dei campi di addestramento emessi dall'amministrazione provinciale nel giugno del 1998 e nel gennaio del 1999 e che ricadono nei tratti golenali di Santa Maria in Punta ad Ariano e a Corbola. E' vero che è stata esclusa la possibilità di sparo, ma si tratta di zone che di fatto vengono tolte all'area protetta del Parco del Delta. Le motivazioni addotte per tale decisione dai responsabili del settore Caccia e Pesca provinciale sono tutt'altro che accettabili, né ha valore il parere espresso dalla commissione faunistica venatoria provinciale.

La legge quadro sui parchi protetti vieta, con un'apposita disposizione e conseguente ammenda, il disturbo della fauna selvatica. E allora com'è possibile che si possano addestrare cani da caccia dove nidificano e abitano molte specie animali? Il cane, per sua indole, si dirige verso la selvaggina e non distingue la specie cacciabile da quella protetta. La sua sola presenza può arrecare disturbo>>.

Gli Amici del Parco precisano che non è loro intenzione vietare ad alcuno la fruizione del Parco. <<Una passeggiata con il proprio cane, in bicicletta o in canoa sono i nostri cavalli di battaglia in un'ottica di attività ecocompatibile dei parchi. Va da sé, però, che non può essere accettata la presenza di campi per cani da caccia nel Delta protetto con tutta la superficie agro silvo pastorale presente nel resto del Basso Polesine>>.

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