Da "La Piazza del Delta"-settembre 2000: <<Porto Tolle. Nuovi progetti. Via libera al "villaggio turistico di Forti". Una struttura da 3000 posti che farà decollare la visitazione del Delta>>.

Il consiglio comunale, con l'astensione delle opposizioni (tra cui va ormai annoverato anche il transfuga Camillo Bruschi) che hanno lamentato il mancato coinvolgimento nella redazione della convenzione e non certo una contrarietà alla proposta, ha dato il via libera al progetto del "villaggio turistico" che sorgerà in località "Forti", nell'Isola di Polesine Camerini. "Un punto qualificante per il territorio - è stata la premessa del sindaco Paola Broggio - che finalmente darà la possibilità al comune di avere uno sviluppo turistico" (che strana incongruenza: il Comune di Porto Tolle si preoccupa dello sviluppo turistico, ma è contrario al Parco proprio perché attirerebbe i turisti? Nota degli Amici del Parco!)

Per le ditte "Isa" e "Aurora" significherà un intervento da 60/70 miliardi che nel giro di pochi anni creerà una ricettività stimata attorno alle tremila persone.

Il progetto, illustrato dal tecnico delle ditte, architetto Bonaguro, rappresenta un modello innovativo perché ci sarà l'interconnessione tra l'azienda agricola e quella turistica: il campeggio coprirà infatti circa 19 ettari, mentre altri 40 (due aree rispettivamente da 13 e 17 ettari) saranno in seguito destinati a verde attrezzato, così da coprire poco meno della metà della superficie aziendale.

L'aspetto che fin qui ha fatto più discutere, il terrazzamento che porterà ad innalzare con tre "gradoni" l'area del campeggio dal piano campagna attuale (2,5 metri sotto il livello del medio mare) alla quota arginale (4 metri sul livello del medio mare) per consentire ai turisti di godere la vista di un paesaggio unico, sarà il primo degli interventi che verranno realizzati e comporterà l'impiego di materiali di riporto sotto attenti controlli (figurarsi! Nota degli Amici del Parco). Il primo stralcio dei lavori vedrà la realizzazione del campeggio (7/800 piazzole) e della balneazione che, utilizzando una seggiovia (grande idea! Il Delta, la terra più piatta d'Italia, assomiglierà così alle Dolomiti! Nota degli Amici del Parco), si svolgerà nel prospiciente Scanno del Bastimento.

Seguiranno quindi il completamento della viabilità di collegamento, gli interventi di riqualificazione ambientale e la realizzazione di un'area sportiva e di servizi vari.

Verrà migliorata anche la viabilità all'interno dell'Isola di Polesine Camerini anche se, già finanziato dalla Regione con 7 miliardi, uno sbocco alternativo sarà dato da un ponte di prima categoria sullo sbarramento antisalino che il Consorzio di Bonifica ha realizzato all'altezza di Scardovari.

<<I punti oscuri della convenzione. Eco business o investimento turistico? Il terrazzamento è l'aspetto più controverso del progetto>>.

Il "villaggio turistico" di Forti si regge su quella che si può definire una contraddizione. Il terreno su cui sorgerà, di fatto, sarà una discarica. (Ottima osservazione, signor giornalista! Nota degli Amici del Parco). Come hanno spiegato i tecnici della Provincia, infatti, nell'arco di tre anni verranno trasportati a Forti un milione e 260mila metri cubi di rifiuti riutilizzabili che sono pari ad un milione e 906.500 tonnellate.

Materiali (ghiaia, sabbia limosa o argillosa, limi poco compressibili, fanghi di perforazione palabili, calci di defecazione, conglomerato bituminoso, fanghi di dragaggio palabili non tossico nocivi) che non vengono da discariche speciali, cui normalmente sono destinati, ma dagli stessi produttori.

Dunque, i tre terrazzamenti o rilevati sono una destinazione di stoccaggio, una discarica speciale, che permetterà ai proprietari dell'azienda agricola di lucrare in attesa che, previo il tempo necessario per il consolidamento del terreno, possa partire la realizzazione del "villaggio turistico" vero e proprio.

I due aspetti sono però legati anche se, è stato fatto rilevare in consiglio comunale dal gruppo di minoranza Nuova Frontiera, a fronte di un investimento stimato in 60/70 miliardi (ma c'è chi sussurra che questa cifra si riferisca al giro d'affari per lo stoccaggio dei materiali, dato che la realizzazione del "villaggio turistico" sarà di gran lunga meno onerosa), la cauzione che le ditte "Isa" ed "Aurora" dovranno versare in caso di inadempimento degli obblighi dettati dalla convenzione, è stato fissato il "soli" 400 milioni.

Insomma, se ai quasi due milioni di tonnellate di rifiuti stoccati a Forti non seguirà la realizzazione del "villaggio turistico", chi pagherà sarà in pratica il comune e non i proprietari.

Altro dubbio, poi, riguarda la balneazione nella spiaggia del Bastimento: sulla carta si tratta di proprietà privata dei Pagnan, ma da tempo è in corso un'opera di demanializzazione che dovrebbe sanare situazioni come queste visto che, indipendentemente dai mappali in cui sono presenti aziende agricole ormai sommerse dal mare, è evidente che l'intervento riguarderà un'area che dovrebbe essere demaniale.

Fin qui la versione pessimistica.

Secondo l'Amministrazione comunale, invece, la volontà d'investire da parte dei fratelli Pagnan non è da mettere in discussione. Non ci saranno problemi per l'ambiente viste le precauzioni (la Provincia ha stabilito una serie di prescrizioni, sarà attivato un laboratorio mobile per esaminare i materiali, mentre sia la Provincia che il Comune si sono riservati di compiere ulteriori analisi a campione anche utilizzando altre strutture) che sono state adottate proprio per evitare che il territorio sia sfruttato.

Inoltre, per guardare il futuro impatto occupazionale che la struttura avrà, a carico delle ditte saranno organizzati dei corsi di formazione professionale (gratuiti per i partecipanti e senza oneri per il Comune) che consentiranno la preparazione di dipendenti da utilizzare nell'ambito delle strutture ricettive che verranno realizzate, agevolando così la presenza di manodopera e dell'imprenditoria locale.

Strano destino quello del Delta: prima le originarie valli e paludi, paradiso per decine di specie di uccelli, sono state prosciugate e bonificate dall'uomo per essere coltivate, con enormi sacrifici e snaturazione totale del territorio! Ora, invece, in "controtendenza", lo stesso suolo "reso buono" per l'agricoltura (questa è infatti l'accezione del termine "bonificare"), viene riempito di rifiuti, sopra i quali nascerà un "villaggio turistico"! La spiaggia del "villaggio" sorgerà su un terreno sprofondato a causa della subsidenza, anch'essa, come noto, dovuta alle scriteriate attività di violenza dell'uomo nei confronti della natura! Quando, dunque, povero e martoriato Delta, sarai lasciato in pace? Nota degli Amici del Parco.

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