Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'8.10.2000: <<Il ministro dell'Ambiente a Monselice annuncia un'iniziativa. Bordon: "Parco del Delta del Po, le Regioni si accordino o decido io">>

Dall'inviato di Monselice.

Il rapporto fra l'ambiente, le imprese e i cittadini è cambiato. Negli ultimi anni è mutato l'approccio nell'affrontare i temi dell'ecologia. "Sino ad un decennio fa, l'Italia era nel gruppone dei Paesi che in materia avevano fatto poco, adesso con i nostri 21 parchi nazionali, altri quattro in via di costituzione e 160 regionali, la Penisola italiana si attesterà al secondo posto in Europa, nella speciale classifica di salvaguardia" ha sostenuto il ministro, Willer Bordon, nel convegno di ieri a Monselice.

A fare gli onori di casa del convegno organizzato da An sul tema "Tutela dell'ambiente: il nostro futuro" è stato il vicesindaco di Monselice Virio Gemignani.

Un tempo l'ambiente significava più o meno conservazione della natura, difesa degli animali. Poi soprattutto negli anni 80 con l'istituzione del ministero "ad hoc" per iniziativa di Giovanni Spadolini, il vento è cambiato.

"Il processo evolutivo del ministero deve portare ad accorpare in un unico dicastero l'Ambiente ed il Territorio - ha detto ancora il ministro - per favorire i processi di sviluppo ecosostenibile. Ecologia e industrializzazione possono coesistere, passando magari attraverso la sussidiarietà "spinta". In tal modo la gente si trasformerà in custode e tutore del luogo dove vive. Così agendo si favoriranno gli interventi sul territorio per evitare il continuo ripetersi dei disastri limitandone anche i costi. Ripristinare la situazione di Soverato, il comune della Locride dove l'alluvione si portò via tredici vite umane, comporterà una spesa di 10-12 volte superiore all'intervento che si doveva fare per evitare la sciagura".

Il ministro dell'Ambiente, Bordon, ha poi annunciato la risoluzione dell'annoso problema del Parco del Delta del Po. Nei prossimi giorni convocherà a Roma gli assessori di Veneto ed Emilia Romagna per giungere al varo del Parco interregionale. Nel caso in cui il tentativo fallisse, il ministro avocherà a sé le competenze per avviare l'iter di un parco nazionale.

Il deputato di An, Filippo Ascierto, dopo aver sottolineato come il tema ambientale non è patrimonio esclusivo di un solo settore politico ha aggiunto: "L'ambiente non ha bisogno della presenza di certe frange integraliste che nel suo "nome" operano soltanto per bloccare lo sviluppo" (solita frase qualunquistica da politico! Nota degli Amici del Parco).

La Provincia di Padova è impegnata su molti fronti in materia ambientale, come ha ricordato l'assessore Domenico Riolfato: il miglioramento della qualità dell'aria; alternative al trasporto su gomma; il controllo dell'inquinamento dei fiumi; l'agricoltura e nuovi processi produttivi più rispettosi.

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