Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 19.10.2000: <<Polesine Camerini. Emissioni da verificare. Commissione d'inchiesta per la centrale dell'Enel. A chiederla il senatore della Lega Stiffoni>>
Una commissione d'inchiesta per verificare se i valori delle emissioni nocive della centrale Enel di Polesine Camerini siano entro i limiti di legge e, prima di tutto, rassicuranti per la salute e l'integrità fisica dei cittadini. E' la proposta che Il senatore della Lega Nord Piergiorgio Stiffoni ha chiesto al presidente del consiglio dei ministri Giuliano Amato di prendere in considerazione.
In una dettagliata interrogazione a risposta scritta, il senatore ricostruisce l'ultimo episodio che ha visto finire nel mirino l'impianto elettrico portotollese. "Il 13 ottobre - scrive Stiffoni - si è verificata una inquietante emissione di fumo nero dalla centrale elettrica gestita dall'Enel" e che "in conseguenza di ciò, sono stati rilevati casi di problemi alle vie respiratorie da parte dei cittadini". Il senatore fa quindi presente che "finora sono stati considerati nella norma ricadute oleose, polveri ed emissioni in genere in conseguenza dell'attività della centrale" come dimostrerebbe il fatto che "il responsabile dell'unità abbia minimizzato, sui giornali, la portata di detto fenomeno riconducendolo ad una cosiddetta normalità". L'aspetto che più sorprende Stiffoni, però, è che "il controllo delle emissioni di sostanze nocive è demandato esclusivamente al monitoraggio della centrale stessa, instaurando in tal modo un palese conflitto tra controllato e controllore", tanto più che "la commissione permanente di controllo, istituita presso il comune di Porto Tolle, ha portato finora a risultati totalmente inconcludenti, stante che il suo controllo si basa esclusivamente sui dati trasmessi dai dirigenti della stessa centrale di Polesine Camerini".
Di qui la richiesta ad Amato circa l'opportunità d'istituire una Commissione d'inchiesta che verifichi le conseguenze del funzionamento della centrale sulla popolazione locale.