Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9.11.2000: <<Nello storico caffè Baratti di Torino è stato sottoscritto nei giorni scorsi il primo protocollo. Intesa a cinque fra l’Ente regionale veneto, quello romagnolo e i tre fluviali piemontesi. I parchi del Po si gemellano. Il 18 novembre incontro tecnico per studiare azioni comuni di promozione>>

È stato sottoscritto proprio in questi giorni il patto di gemellaggio, di collaborazione e di amicizia tra il Parco regionale veneto Delta del Po, il Parco emiliano romagnolo, sempre del Delta del Po, e i tre Parchi fluviali del Po del Piemonte.

La cerimonia, che era prevista nella sede della Regione Piemonte, si è tenuta, invece, in un salone dello storico Caffè Baratti di Torino in quanto non erano disponibili i locali della stessa Regione i cui dirigenti erano impegnati nel lavoro teso ad uscire dall'emergenza causata dall'alluvione.

Alla cerimonia, per il Parco Regionale Veneto era presente il vice presidente Vincenzo Melone, con i responsabili del Parco emiliano tra i quali il presidente Valter Zago e il prof Giorgio Celli che fa parte del Comitato tecnico scientifico dell'Ente Parco Veneto.

Prima della firma del protocollo d'intesa, tra gli altri, hanno parlato Giampiero Leo, assessore alla cultura della Regione Piemonte e Vincenzo Melone. Leo si è detto entusiasta dell'iniziativa che sarà seguita con grande interesse e disponibilità da parte della Regione Piemonte. Si è poi soffermato in modo particolare sul problema del controllo del territorio , sentito in Piemonte anche per le recentissima alluvione.

«Mettersi insieme e lavorare - ha detto Melone - è sempre un fatto rilevante per la valorizzazione delle aree in cui viviamo. Rappresentiamo - ha aggiunto - il 90 per cento del Delta del Po: siamo però in situazioni critiche rispetto alle mancate soluzioni di alcuni grandi problemi ecologici. Ricordiamo, al proposito, che nel Delta è in funzione la centrale termoelettrica di Polesine Camerini con conseguenze che tutti possono immaginare. Ricordiamo ancora che il Delta è la parte terminale del Po, il che significa che il fiume riceve rifiuti lungo tutto il suo corso, trasportando incredibili masse inquinanti. Pertanto bisogna intervenire senza perdere tempo».

La collaborazione tra i due Parchi del Delta del Po, polesano e ferrarese, e quelli fluviali piemontesi porterà ad una prima riunione che si terrà a Torino il prossimo 18 novembre. Si passa, insomma, da una semplice cerimonia di gemellaggio, sia pure significativa, alla fase dello studio dei problemi su basi già sottoscritte, a partire dallo scambio di informazioni scientifiche sugli habitat dei rispettivi parchi.

Sul tavolo dell'incontro è stato posto anche il problema di "promuovere la costituzione di un comitato di cooperazione per la definizione di un programma pluriennale di studi, ricerche, scambi culturali e incontri scientifici su temi di comune interesse che riguardino l'ambiente e lo sviluppo sostenibile del sistema fluviale del Po, con particolare riferimento alle aree in cui esso inizia e termina, alle sorgenti e al Delta del più grande fiume padano, per la loro emblematicità e suggestione".

Si parlerà anche di sostenere annualmente una comune divulgazione dei migliori programmi di valorizzazione culturale e turistica dei parchi del bacino del Po.

torna all'home page