Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 16.11.2000: <<LA DECISIONE A VENEZIA. Estrazioni in Alto Adriatico, bloccata la sperimentazione>>

Niente esperimenti per qualsiasi progetto di estrazione d'idrocarburi al largo delle coste venete. Il Consiglio regionale non ha impiegato molto tempo ieri a liquidare quella che fino a poco tempo fa era sembrata una decisione scontata. L'ex ministro all'ambiente Edo Ronchi e il presidente della giunta, Giancarlo Galan avevano trovato un accordo sulle sperimentazioni al largo dell'Adriatico: era sufficiente, infatti, effettuarle a 12 miglia dalla costa per essere in regola. Ieri, però, il colpo di scena: in una decisione, promossa da una mozione firmata l'altro dai consiglieri regionali di Forza Italia, Renzo Marangon e dal diessino Elder Campion, la giunta regionale è ritornata sui suoi passi. Ora il consiglio «s'impegna a comunicare formalmente al Ministro dell'ambiente e all'Agip la propria indisponibilità a stipulare l'accordo di programma per l'estrazione d'idrocarburi al largo delle coste venete anche se realizzato a titolo sperimentale».

Tra le motivazioni, riportate nella delibera, viene richiamato tra l'altro che «a livello mondiale non è finora dato riscontrare alcun caso di estrazione di metano che non abbia indotto fenomeni di subsidenza». Secondo i consiglieri regionali, promotori della mozione, mancherebbero anche elementi scientifici che potrebbero evitare queste magagne ambientali. «Non vi è prova - viene riportato nella mozione - scientificamente accettabile che siano oggi disponibili a livello mondiale tecnologie che consentano la contestuale ripressurizzazione del sottosuolo per evitare l'abbassamento del livello del terreno». I consiglieri ricordano, infine, la drammatica esperienza del Delta del Po nelle quali le estrazioni effettuate negli anni '50 hanno provocato abbassamenti eccezionali.

(Speriamo sia stata risparmiata l'ennesima ferita al nostro bellissimo territorio. Nota degli Amici del Parco)

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