Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 5 Luglio 2001: <<PORTO VIRO. Assemblea del comitato contro il terminal gasiero a Porto Levante. Referendum a tutti i costi. Pronti a una consultazione autogestita in caso di rifiuto dal Comune>>

Pubblica assemblea alla sala dell'Eracle, per definire la strategia che il Comitato bassopolesano antiterminal, seguirà nel prossimo futuro.

L'ha indicata il portavoce Luigi Flamini, evidenziando che il Comitato "giocherà" su più tavoli, a cominciare da quello legale, impugnando le ultime autorizzazioni che l'Edison deve ancora ottenere sul terminal, cioè quella della Capitaneria di Porto, quella dall'Ente Parco del Delta del Po e quella per l'installazione della centralina. Si seguirà poi la strada delle interrogazioni parlamentari, per le quali l'on. Franco Grotto dell'Ulivo, ha già dato la sua disponibilità, e poi si perseguirà la via per ottenere l'effettuazione del referendum, in favore del quale pesano, è stato evidenziato, le oltre 1.500 firme di cittadini residenti, che si sono espressi in tal senso.

Con l'avvertenza, espressa oltre che dal portavoce Flamini, anche da Luigino Mottaran, presidente dei Comitati provinciali per l'ambiente e da Donatella Barion, dei Comitati provinciali per l'ambiente di Rovigo, che in caso contrario si attuerà un referendum autogestito. E Barion ha invitato ad istituire, da subito, un comitato promotore per il referendum, per poter discutere su tutta una serie di iniziative, necessarie per arrivare a celebrarlo.

Si è anche individuata una nuova strada da percorrere, suggerita da Massimo Zanella dei Democratici dell'Ulivo: quella di adire, per ottenere la concessione del referendum, direttamente al Capo dello Stato, una via molto più diretta di altre, "importante - ha detto Zanella - per far chiarezza in una situazione che appare grottesca". I lavori erano stati aperti dal coordinatore Mottaran, il quale aveva rimarcato come fosse doveroso, per l'Amministrazione comunale, sentire il parere dei cittadini, che già avevano richiesto il referendum, la cui attuazione il Regolamento comunale permette.

Il sindaco Doriano Mancin ha inviato una lettera, in cui, dopo aver rilevato che, sul terminal, non erano maturati nuovi e diversi elementi, si diceva certo "che, data l'importanza dell'argomento per l'intera comunità portovirese, saranno evitati eccessi e speculazioni di sorta, al fine di affrontare con serenità e responsabilità un tema tanto delicato".

Flamini dal canto suo, dopo aver espresso la sua solidarietà all'ex vicesegretario del Cdu Danilo Beltrame, destituito per le sue posizioni contro il terminal, ha motivato le 4 ragioni che animano la lotta del suo Comitato: si è convinti della pericolosità del terminal; se ne giudica la sua "non opportunità" e si paventa un danno irreversibile per il territorio; perché la consultazione referendaria è un diritto dei cittadini ed un dovere dell'Amministrazione, ed infine perché, mentre altre Amministrazioni sul terminal si sono espresse, quella di Porto Viro tace.

Importanti, tra gli altri, gli apporti di Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale di Rc, e di Giulio Azzalin di Rc, vicepresidente della Provincia, e di Andrea Astolfi, segretario provinciale della Lega Nord.

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