Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 18.12.2000: <<Delta. I dati dei punti informazioni. La promozione mette il Parco in rampa di lancio>>

Fino ad un anno fa un flusso turistico verso il Parco del Delta sembrava impossibile.

Invece sta avanzando, sia pure con passi non da gigante, questa realtà con la scelta dell'Ente parco di imboccare la strada della promozione ottenendo, in poco tempo, buoni risultati. Una fotografia in questo senso viene offerta dai punti informazioni creati, sulla statale Romea, a Rivà di Ariano, proprio all'imbocco del ponte che unisce la sponda polesana a quella ferrarese del Po di Goro, e a Volto di Rosolina, nella sede del Consorzio albergatori e ristoratori del Delta che si trova praticamente ai piedi dell'Adige, sulla sponda polesana del fiume che segna i confini tra la provincia di Rovigo e il territorio veneziano.

Il Card ha raccolto una serie di dati che fanno ben sperare per il futuro turistico del Delta del Po. Nei due punti informazioni sul registro presenze sono state apposte a marzo e aprile, 7 firme, 5 italiane e 2 straniere; a maggio 19, 12 italiane e 5 straniere; a giugno 53, 30 italiane e 23 straniere; a luglio 175, 122 italiane e 53 straniere; ad agosto, 126 di cui 73 italiane e 53 straniere; a settembre 22, 8 italiani, 14 stranieri: infine, a ottobre 8, delle quali 6 italiane e 2 straniere.

Il primo discorso che va fatto è che su un totale di 410 turisti, 256 sono stati italiani e 154 stranieri. Sembra una cifra di poco conto, ma non è così. È sufficiente dire che se sono state 410 le persone che hanno firmato il registro delle presenze, con loro ne viaggiavano sicuramente altre, per non parlare di diversi pullman con a bordo decine di turisti, e poi i gruppi di ciclisti formati da 40-50 persone. Per i quali, appunto, firmava una sola persona. Quindi il flusso turistico che il Parco ha fatto registrare tocca la cifra di alcune migliaia di persone.

A questa prima constatazione c'è da aggiungere che il tipo di informazione richiesta (ristoranti, orari delle escursioni in battello, in bicicletta, orari dei musei) fa dire che quasi sicuramente il turista che ha compilato i dati richiesti dai fogli di presenza, ha visitato da solo o con i suoi amici di viaggio il Delta.

I punti di informazione sono stati poi utilizzati da altre migliaia di persone che richiedevano notizie su località vicine al parco come Adria e Rovigo, ma anche e soprattutto su Venezia, Padova, Verona, Vicenza.

Insomma, qualche cosa si sta muovendo. «Siamo all'inizio - spiega il presidente dell'Ente Franco Mainardi - e per il primo anno di attività sarebbe stata utopia pensare di poter fare di più. Ma se si considera la provenienza dei turisti, cito Germania, Austria, Svizzera, Israele, Belgio, Estonia, Australia, Stati Uniti d'America, Norvegia, Polonia , Sudafrica, Inghilterra, Iran, Ungheria, Spagna, appare evidente che la segnaletica riguardante il Parco, installata lungo le principali strade polesane, ha veramente catturato l'attenzione dei turisti di passaggio, non organizzati secondo mete già programmate».

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