Gli Amici del Parco del Delta del Po intervistati dalla RAI

Nei giorni 18 e 19.12.2000, alla trasmissione "Tournée - Il lungo viaggio di RAI3", condotta da Alessandro Fabbri, in onda alle 12,15 su Radio RAI 3, sono stati protagonisti gli Amici del Parco del Delta del Po e le associazioni che ne fanno parte.

Il 18 è stato intervistato Eddi Boschetti, del W.W.F. di Rovigo (facente parte degli Amici del Parco del Delta del Po), che ha parlato dell'evoluzione del territorio del Delta nel corso dei secoli e delle varie alluvioni che si sono succedute negli anni. Successivamente, Rossella Cermaria, guida della provincia di Ferrara, ha descritto le bellezze architettoniche che si possono ammirare nella parte ferrarese del Delta del Po (Abbazia di Pomposa, Castello di Mesola e città di Comacchio).

Il 19, ancora Eddi Boschetti, ha discusso della morfologia del Delta attuale e dell'aspetto paesaggistico e faunistico.

Stefano Casellato, dell'Associazione Guide Naturalistiche del Delta del Po (un gruppo di giovani lavoratori del turismo che aderisce agli Amici del Parco del Delta del Po), ha parlato della funzione delle guide del Delta, delle cose da visitare nella parte rodigina del Delta, del Museo della Bonifica di Cà Vendramin, dei centri di educazione ambientale (dove si insegna ai giovani l'amore ed il rispetto per la natura) e delle aziende agrituristiche sorte da poco in questo territorio.

Fabio Roccato, degli Amici del Parco, infine, ha raccontato i motivi che hanno portato all'istituzione del Parco ed ha spiegato i problemi ambientali che assillano la più importante "area umida" d'Italia: la Centrale di Polesine Camerini, il Terminal Gasiero di Porto Levante, il futuro "Villaggio Turistico" che dovrebbe sorgere sopra una discarica (definito dallo stesso ambientalista "una torta di guano ricoperta di panna montata"), ed il bracconaggio.

Ha descritto, poi, le finalità dell'associazione Amici del Parco del Delta e dei gruppi che ne fanno parte, del loro sito internet e delle varie iniziative ambientaliste volte ad attirare turisti nel Delta (la giornata delle oasi del W.W.F., la festa della liberazione dei rapaci curati dalla L.I.P.U, il Parco in bici, il Delta in canoa, ecc.).

Ha precisato che gli Amici del Parco del Delta del Po non sono necessariamente "Amici dell'Ente Parco", perché, se l'Ente preposto alla salvaguardia dell'area protetta non dovesse svolgere bene il suo lavoro, non intervenisse in determinate questioni di sua competenza o non prendesse posizioni quando è ora di prenderle, l'associazione interverrebbe immediatamente per stigmatizzare tali comportamenti sensibilizzandone l'opinione pubblica.

Ha concluso dicendo che il Parco Veneto del Delta del Po deve prendere esempio da quello Emiliano, nato alcuni anni prima, perché gli amministratori di quei Comuni hanno saputo sfruttare brillantemente le potenzialità turistiche che il Delta è in grado di creare.

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