Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 19.01.2001: <<Giustizia. Innovativa sentenza del giudice di pace di Adria a fronte della richiesta di risarcimento di un agricoltore. Piogge oleose: condannata l'Enel.L’ente dovrà pagare per i danni provocati dalla centrale di Polesine Camerini. Altre cause in arrivo>>

L'Enel è tenuta a risarcire i danni provocati al territorio ed alle cose a seguito della fuoriuscita di lapilli e la caduta al suolo di sostanze acide. È questo il senso della sentenza con cui il Giudice di Pace di Adria ha accolto le richieste di un agricoltore di Polesine Camerini che nel giugno del 1999, di fronte all'ennesimo episodio di "piogge oleose", aveva deciso di intraprendere le vie della giustizia civile.

«Si tratta di una sentenza importante, che ha richiesto un grande coraggio da parte del giudice - spiega l'avvocato Pietro Turolla del Foro di Ferrara che ha seguito il caso - perchè rompe quella specie di muro di gomma con cui l'Enel ha sempre negato ogni responsabilità in questi episodi».

In effetti, si tratta della prima prima volta che i cittadini di Porto Tolle riescono a far passare il principio per cui l'Enel deve rispondere dei danni causati da errori, malfunzionamenti e di tutti quegli "effetti collaterali" che ricadono sul territorio.

Rimanendo sempre a Polesine Camerini e Ocaro, in questi giorni l'avv. Turolla difenderà altri quattro cittadini in cause analoghe a quella vinta mentre, per quel che riguarda Pila, anche qui viene attesa la discussione di una causa "pilota" prima di far partire le decine di altre richieste di risarcimenti. «Al di là del risarcimento danni ottenuto (sembra si tratti di una cifra inferiore al milione, ndr.) che risente della consistenza dei danni alle autovetture e alle coltivazioni, credo sia importante il riconoscimento di una responsabilità diretta dell'Enel in questi episodi. Infatti, la condanna al pagamento dei danni è nella persona del procuratore generale della società ing. Franco Cipriani della sede di Roma».

Sarà interessante attendere la seduta del 2 febbraio quando verrà chiamato a prestare giuramento il direttore generale dell'Arpav di Rovigo: spetterà a lui rispondere al quesito se, almeno tra maggio e giugno 1999, l'Enel abbia creato o meno danni. Una relazione che potrebbe influire sulle quattro cause pendenti perchè potrebbe andare a sostegno della tesi dei cittadini portotollesi secondo cui l'utilizzo di combustibili di scarsa qualità (e magari anche il malfunzionamento dei sistemi di filtraggio) è dannoso per il territorio.

Per chi da anni si sta battendo per confutare la tesi dell'Enel di inquinare a termini di legge, si tratta di un precedente prezioso ed un aiuto forse insperato.

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