Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 23.01.2001: <<Taglio di Po. Sparita una fetta di golena tanto cara agli abitanti della zona. L’area era stata compresa nel progetto Life-natura per essere valorizzata. Addio all'isola Paradiso. L’eccezionale piena del Po ha portato via anche gli ultimi 10 ettari>>

L'Isola Paradiso, contenuta nell'alveo del fiume Po di Venezia a valle del centro abitato di Taglio di Po, con l'eccezionale piena dei mesi di ottobre - novembre dello scorso anno, è sparita dalla geografia fluviale, non esiste più.

L'Isola, della dimensione attuale di circa 10 ettari, completamente alberata e con un fitto sottobosco, era compresa nel progetto "Life-natura" del costo di 650 milioni, coofinanziato dai Comuni di Taglio di Po-Porto Viro-Porto Tolle e per il 50\% dalla Comunità Europea. Il progetto prevede interventi di miglioramento boschivo e la gestione naturalistica con la realizzazione di percorsi di visita nelle aree individuate che sono le golene di Cà Zen a Taglio di Po, l'isola di Volta Vaccari a Porto Tolle, Pineta di Fornaci e golena di Ca' Pisani (già di proprietà della Regione Veneto) a Porto Viro e l'ex isola Paradiso di Taglio di Po.

Nell'ambito di questo progetto è previsto un centro informazione per i visitatori e turisti e delle ricerche faunistiche e naturalistiche che saranno seguite da Guido Selvi della Lipu - responsabile locale del progetto. Altri attori del progetto sono il Servizio Forestale Regionale di Padova e Rovigo rappresentato dal dott. Renato Mantovani e l'associazione "Aster" rappresentata dal geometra Sandro Vidali. A Davide Pregnolato di Taglio di Po, presidente del circolo Aics (Associazione Italiana Cultura e Sport) "Amici del Po" con sede in località Donada di Porto Viro (ex Agriturismo da Ivo) abbiamo chiesto quale era l'importanza dell'isola Paradiso per i tagliolesi.

"Quando quella mattina vidi solo la distesa del Po senza la presenza dell'isola non volevo credere ai miei occhi - ha detto Pregnolato - e pensare che il giorno prima c'era ancora. Mi ricordo questi particolari perchè, come tutti i tagliolesi, andavo ogni giorno a vedere il fiume in piena. L'isola Paradiso era e rimane importante nella memoria dei tagliolesi per tanti motivi e sentimenti che coloro che l'hanno amata e frequentata conoscono molto bene. A me preme ricordare le grandi feste popolari organizzate nella "piazza" all'interno dell'isola e i momenti di intima religiosità rappresentati dalle messe officiate in mezzo agli alberi da due grandi estimatori della natura: mons. Giovanni Pozzato e padre Attilio De Zaiacomo".

Cosa è successo che ha causato la sparizione dell'isola?

"Non sono un tecnico, però quì nel Delta un po' tecnici lo siamo tutti e oguno può dare la propria versione. Da parte mia non ho dubbi sul fatto che sia stato il "petto d'acqua" a rimuovere completamente l'isola. Infatti, se si pensa che in quei giorni l'acqua scorreva a circa 30 km all'ora e la portata era di circa 12 mila metri cubi al secondo, si ha l'idea della potenza e della forza d'urto che aveva il grande fiume. È come se fosse passato nel Po ogni minuto secondo, si badi bene, a una buona velocità, un volume pari alla centrale di Polesine Camerini e il Duomo di Milano messi assieme".

L'isola è sparita o si è spostata?

"Un'isola di 20 ettari originari, alta 2-3 metri in certi punti, ricca di una folta vegetazione e di una variegata fauna non sparisce, e mai in una sola volta. Già qualche anno fa, con un'altra piena eccezionale, l'isola si era dimezzata. Negli anni successivi noi "Amici del Po" avemmo la sorpresa di veder sorgere un'altra isola a fianco della Paradiso che oggi fa una bella presenza di sè. In conclusione l'isola Paradiso si è "sacrificata" per garantire ancora una volta la nostra sicurezza e le isole e la golena sparse lungo il fiume lo faranno ancora".

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