Da “La Piazza del Delta” del 6.7.2000: <<La classe non è acqua. Reportage nel Parco del Delta>>

"Parco sì o Parco no?" Quante volte si sono dette, lette e sentite queste affermazioni. Ma come si può continuare a perdere tempo su questioni alla fin fine di nome, quando, che il Delta del Po Veneto sia considerato dalla legge un parco naturale o semplicemente una zona umida che si estende per 400 kmq dal fiume Adige alla Sacca di Scardovari, non ha comunque il rispetto dei suoi abitanti?

Che senso ha esaltare le bellezze naturalistiche, culturali e gastronomiche che dovrebbero convogliare attenzione sul delta, se per passeggiare lungo le sue spiagge, rive e pinete si devono fare le gincane per evitare i più svariati tipi di rifiuti (inquinanti o meno, poco importa, ma sicuramente degradanti?). Non possiamo perseguire un'esistenza di menefreghismo così ostentato, continuando nella politica dello "scarica barile": le responsabilità qui ci sono e, dai vertici del potere all'ultimo pescatore di Scano Boa, vanno seriamente prese. E' vergognoso se pensiamo di ospitare frotte di turisti senza rispettare le fondamentali norme di pulizia, igiene e decenza dell'ambiente. Prima di fare educazione ambientale agli altri, sarebbe bene iniziare dagli autoctoni!

(Editoriale di presentazione del pezzo vero e proprio riportato di seguito, nota degli Amici del Parco).

In navigazione alla scoperta del Delta del Po veneto per 35 km di meraviglie. Questo, in estrema sintesi, è stato il secondo giorno del programma "Educational Tour 2000" organizzato dall'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po e dal Consorzio Albergatori Ristoratori Delta del Po (C.A.R.D.), dal 16 al 18 giugno. Un programma di tre giorni interamente riservati alla stampa nazionale e locale per scoprire un tesoro tutto bassopolesano. Ai partecipanti, infatti, è stata offerta, prima, la possibilità di visitare le potenzialità e le realtà culturali del capoluogo, Rovigo, quindi le bellezze naturali e artistiche del Delta con un'affascinante escursione nautica; per concludere il Tour con una giornata dedicata al prezioso Museo Archeologico Nazionale di Adria, al Giardino Botanico di Rosolina Mare e all'Isola di Albarella.

Le meraviglie del Parco del Delta (territorio che si estende per 400 kmq nella Provincia di Rovigo e che costituisce la più vasta zona umida d'Europa) sono state sicuramente apprezzate grazie all'escursione in motonave, navigando lungo il Po di Venezia e il Po di Pila fino a giungere nel tratto finale di Busa Scirocco dove il fiume sfocia nel Mare Adriatico.

L'imbarco è avvenuto al Centro Nautico Po di Venezia di Porto Viro, che, come ha illustrato il dottor Andrea Andreani, è sorto 11 anni fa con contributi regionali per scommettere sulle potenzialità turistiche ed economiche di un porto all'interno del Po. La struttura oggi ha 200 posti barca, un complesso ricettivo e ristorativo con piscina all'interno e una birreria da 600 posti e progetta, in futuro prossimo, la realizzazione di un'Enoteca che selezioni al 50% vini italiani e vini stranieri provenienti da tutto il mondo (probabile è anche una joint venture con una società enologa australiana). A bordo della motonave, il capitano Rudy Toninato ha condotto la compagnia illustrando i fondali, le secche e le piene di un fiume in continuo divenire che si suddivide in ben sei rami attivi e bagna nove Comuni. Alla guida turistica , Sandro Vidali, è toccata l'illustrazione storico-ambientale e faunistica dei territorio. Infine, prima del pranzo a bordo (rigorosamente a base di pesce), lo sbarco sull'isolotto, ultimo baluardo prima del mare aperto: e qui la sorpresa per i viaggiatori non è stata poi così incantata! In un paesaggio apparentemente incontaminato, è stata una vera stretta al cuore camminare tra le immondizie, bottiglie di plastica e rifiuti vari di cui, nel disaccordo generale dei tanti operatori turistici ed enti amministrativi, nessuno pare occuparsi. Se questo è il dono di benvenuto che si offre ai turisti, la promozione del Parco avrà vita assai breve! La giornata è comunque proseguita e, lasciato il battello all'approdo di Cà Tiepolo, la comitiva ha fatto tappa a Gorino Sullam, percorrendo in pullman l'argine del Po della Donzella.

Ha fatto seguito una conferenza stampa tenuta dal direttore del C.A.R.D. Daniele Tecchiati che ha presentato le varie proposte di visitazione e soggiorno nel Parco veneto e l'assiduo lavoro che i 120 associati del Consorzio stanno svolgendo, in collaborazione con l'Ente Parco, per crescere e valorizzare l'ambiente del Delta, offrendo ai visitatori strutture sempre più sofisticate e al passo con i tempi (per esempio, le iniziative di teleprenotazione). In serata, dopo la visita al Museo regionale della Bonifica di Cà Vendramin, con il suo suggestivo impianto idrovoro risalente al 1903, l'approdo è stato al centro di educazione ambientale l'Airone di Porto Levante, laboratorio di ricerca e studio. Qui il dopocena è stato allietato dalla proiezione di splendide immagini della flora e della fauna del Delta del Po.

uno dei tanti esempi di abbandono di rifiuti all'interno del Parco:

materiale di scarto dell'edilizia gettato in una golena del Po

 

rifiuti abbandonati dai

"turisti della domenica" sugli scanni

del Parco del Delta del Po

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