Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 15.02.2001: <<Sul terminal gasiero interviene ...>>

Sul terminal gasiero interviene ancora una volta Luigi Flamini, portavoce del Comitato bassopolesano contro il terminal, e lo fa alla luce dell'incontro di Taglio di Po sulla questione - terminal e della sfiorata tragedia a Porto Levante, ove è stata coinvolta una chiatta che trasportava gas butano.

Flamini afferma: "Giovedì 1. febbraio a Taglio di Po, l'équipe dell'Edison ha presentato il progetto del terminal gasiero con un video costruito in gran parte al computer: un impianto lindo in un mare azzurro. Sembrava di essere in vacanza ai tropici. I rappresentanti dei Comitati contro il terminal, hanno invece ribadito che l'impianto non costituirà nessuna risorsa apprezzabile per il territorio, anzi inquinerà il mare circostante, deturperà l'ambiente destinato al Parco, e resterà un pericolo costante di scoppi ed altri incidenti. Forti dei risultati delle Commissioni tecniche - prosegue - che hanno valutato i rischi compatibili, gli ingegneri dell'Edison hanno sostenuto che i rischi sono in realtà inesistenti. Incalzati, però dai presenti, hanno ammesso che non esiste nessun impianto a rischio zero. Oggi, purtroppo, tale ammissione ha avuto una conferma. L'incidente della nave che a Porto Levante, per evitare una chiatta carica di gas butano, ha distrutto il pontile ed una barca ad esso ormeggiata, ci fornisce un ulteriore elemento di allarme".

Il portavoce del Comitato bassopolesano contro il terminal, si prepara all'affondo finale: "Non bastano i dati statistici, che testimoniano l'aumento dei morti per tumore (la più alta incidenza del Triveneto), per far riconvertire la Centrale Enel di Polesine Camerini: si investono milioni per utilizzare l'orimulsion, come fosse uno sciroppo per la tosse. Il terminal gasifero, come gli altri impianti, è frutto di una politica economica insensata, che non sa valutare il vero valore delle risorse naturali, ma si fa invischiare in manovre affaristiche dannose".

Poi, da ultimo, la richiesta di referendum sul terminal: "La popolazione deve riprendersi il diritto a essere tutelata e laddove così non accada, devono decidere i cittadini stessi, utilizzando gli strumenti amministrativi e legali permessi dai nostri Statuti. Pertanto, torniamo a chiedere agli amministratori di Porto Viro un referendum sul terminal, come peraltro promesso esplicitamente dal sindaco Doriano Mancin".

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