Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 24.02.2001: <<TAGLIO DI PO. All’unanimità il consiglio comunale vota contro le autorizzazioni per il metano in alto mare e il terminal gasiero. Eni ed Edison incassano un secco no."Vedremo se il sindaco di Porto Viro concederà l’autorizzazione". Estrazioni, è ora di finirla>>

Ora, non ci sono più dubbi sulla posizione del Consiglio comunale di Taglio di Po, sulle scottanti questioni del Terminal gasiero della società Edison e delle estrazioni di gas metano della società Eni perchè, alla resa dei conti, con voto palese, il "no" è stato unanime. Il consiglio (assenti Flavio Milani per lutto di famiglia e Sante Trombin per problemi di lavoro), alla presenza di un numeroso pubblico, dopo le introduzioni del sindaco Adriano Mischiatti, ha discusso, senza alcun risparmio di frecciate da destra e sinistra, ed ha assunto la posizione auspicata dai tagliolesi.

Veramente importante è stato il risultato finale. Due distinti documenti sono stati approvati all'unanimità dal Consiglio comunale. "Il Consiglio comunale di Taglio di Po - si afferma nel documento -, dopo aver preso atto con preoccupazione del progetto dell'Edison di costruire un Terminal gasero al largo di Porto Levante, a circa 10-12 km dalla costa; considerato che il progetto risulta essere in fase molto avanzata avendo ottenuto quasi tutte le autorizzazioni necessarie, tranne quelle degli Enti sul cui territorio l'iniziativa va a concretizzarsi (siamo tutti in attesa di vedere - ha detto Giampietro Duò, capogruppo di maggioranza - se il sindaco di Porto Viro concederà l'ultima autorizzazione); considerato che si tratterebbe di un'enorme deposito di metano liquido di 250 mila metri cubi raccolti in un'enorme piattaforma marina delle dimensioni di metri 365 per 56 con rischi gravissimi per tutta l'area bassopolesana e per le sue prospettive di sviluppo economico con particolare riferimento alla pesca e al turismo; esprime la propria contrarietà al progetto".

Mentre invita gli enti locali del Polesine, in primo luogo il Comune di Porto Viro, la Provincia, l'Ente Parco e la Regione a respingere al più presto, in maniera chiara e senza ambiguità, il progetto Terminal gasifero, con il documento si auspica: "che tale presa di posizione, sia decisa subito dagli enti interessati poichè non avrebbe senso esprimersi dopo l'ottenimento da parte dell'Edison Spa delle ultime autorizzazioni necessarie, e sia divulgata anche al di fuori del territorio comunale allo scopo di sensibilizzare i cittadini del Polesine della necessità di poter esprimere il proprio pensiero su fatti di così straordinaria importanza".

Anche sul Decreto del Ministero dell'Industria del 26.11.2000 con il quale viene accordata all'Eni, per la durata di 20 anni, a decorrere dal 26.01.1996, la concessione di coltivazione di idrocarburi nel mare Adriatico in una zona a sud-est del Delta del fiume Po, ad una distanza di circa 10 km dalla foce del Po di Goro ed in prossimità della frazione portotollese di Scardovari, il Consiglio comunale ha espresso la più decisa contrarietà al progetto dell'Eni e al Decreto Ministeriale. Il Consiglio ha chiesto al Ministero dell'Industria di revocare la concessione, alla Regione Veneto ed all'Amministrazione comunale di intervenire per porre fine definitivamente alle estrazioni di idrocarburi al largo del Delta e per "liberare la popolazione dall'incubo della subscidenza sicuramente causata da tali estrazioni".

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