PROTOCOLLO D'INTESA TRA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI ROVIGO ED ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PER IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA
LAmministrazione Provinciale di Rovigo e le associazioni Legambiente, WWF, Italia Nostra si sono incontrate il 6 giugno 2001 per esaminare lo studio redatto dallArpa Veneto Dipartimento Provinciale di Rovigo Monitoraggio dellinquinamento atmosferico mediante lutilizzo di licheni e strumentazioni per lanalisi dello stato,
preso atto
che il fine dello studio è stato quello di dare continuità alle indagini effettuate dalla Regione Veneto nellarco dei dieci anni precedenti, comparandone i risultati allo scopo di trarre linee di tendenza della qualità dellaria nella zona occidentale della provincia di Rovigo,
che nel metodo di bioaccumulo lindice di naturalità/alterazione ha permesso di rapportare i risultati in stazioni individuate nel 95 con stazioni individuate nel 99, limitandolo a sole due stazioni restate costanti,
osservano che
lindagine lichenica per bioindice ha riconosciuto una tendenza generalizzata al miglioramento della qualità dellaria, attribuibile soprattutto alla diminuzione dellanidride solforosa, pur attestandosi su valori che indicano una consistente alterazione
lindagine lichenica per bioaccumulo relativa alla ricerca nellaria delle polveri contenenti metalli pericolosi per la salute umana ha evidenziato risultati inquietanti
non è stata adeguatamente monitorata col metodo per bioaccumulo la zona più a rischio costituita dai territori dei Comuni di Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano sottoposti pesantemente allinfluenza delle centrali Enel mantovane, se si considerano le direzioni dei venti prevalenti,
se si prendono in considerazione le due sole stazioni presenti nel 95 e nel 99, si nota un calo di Arsenico e Mercurio, la stazionarietà di Cadmio e Piombo, la crescita di Cromo, Rame, Ferro (più del doppio) Manganese, Nichel, Vanadio e Zinco,
lindagine per deposizione secco/umido riporta che: Il punto di campionamento di Melara, prossimo alle centrali elettriche mantovane, ha evidenziato nelle ricadute secche la presenza di Nichel e Vanadio, confermando che questo tipo di deposizione è maggiore in prossimità delle sorgenti di emissione,
a fronte della diminuzione di anidride solforosa, si nota la presenza di vari metalli, dei quali la stessa Arpav riconosce la provenienza come emissioni di centrali termoelettriche
si impegnano
a ricorrere ad ulteriori indagini, sviluppate in tempi certi e prossimi, correlando i dati finora ottenuti anche per la zona orientale della provincia di Rovigo per valutare la qualità delle matrici ambientali nel Delta del Po, influenzate dalla presenza della centrale di Polesine Camerini
a richiedere, per il principio di precauzione, lutilizzo del solo metano quale combustibile nelle centrali di Sermide e Ostiglia e lambientalizzazione di quella di Polesine Camerini in considerazione della pericolosità dei metalli Nichel e Vanadio contenuti nel combustibile attualmente utilizzato
a richiedere un incontro con lAmministrazione Provinciale di Mantova, le Amministrazioni Comunali di Sermide e Ostiglia e le Direzioni delle centrali stesse
LAssessore Provinciale allAmbiente Pierluigi Valentini |
Il Presidente di Legambiente Angelo Mancone |
Il Presidente della sezione WWF di Rovigo Eddi Boschetti |
Il Presidente della sezione di Rovigo di Italia Nostra Paolo Celin |