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Settembre Musica (2)




Ed eccoci alla nostra solita invettiva contro il carrozzone politico-musicale del Settembre Musica torinese. Eh si, perchè anche quest'anno ce ne sono molte da dire su questa manifestazione che, in origine nata per diffondere la Musica, è diventata, nelle mani dei due "Direttori Artistici" Vlad e Restagno, un minestrone in cui vengono proposte sedicenti novità (che in effetti tali non sono per nulla) mescolate a cose che con la Musica (quella con la Emme maiuscola) ben poco hanno a che vedere.
Il lettore, a questo punto, potrebbe anche pensare che la nostra sia una posizione preconcetta. Dobbiamo precisare che noi non conosciamo -e non abbiamo alcuna intenzione di farlo- nessuna delle persone (e sono veramente tante) che sono impelagate a qualsiasi titolo in questa kermesse pseudo-musicale. Noi siamo normali cittadini che vivono ai confini dell'Impero e che, muniti solamente della nostra, peraltro modesta, capacità di ragionare ("cogito ergo sum"), esprimiamo le nostre opinioni su quanto accade in campo musicale. Poichè, poi, risiediamo in Piemonte, è normale che il Settembre Musica sia la manifestazione a cui più dedichiamo la nostra attenzione.
Volete quindi sapere un paio di motivi per cui siamo abbastanza negativi nei confronti della prossima edizione di questa manifestazione?
Per iniziare, potremmo dire che scorrendo il programma ci pare di aver notato non più di un paio di opere di Johann Sebastian Bach. E se è vero - come in effetti lo è - che Bach è stato il più grande musicista di tutti i tempi, come si spiega questa sua pressochè totale scomparsa dal cartellone di una delle più prestigiose manifestazioni musicali europee?
La seconda cosa che ci contraria -e non poco- è il fatto che si prendono a pretesto ricorrenze e genetliaci per celebrare qualche figura mentre se ne dimenticano -volutamente e scientemente- alcune altrettanto importanti. A questo proposito, si dedicano due giornate a Dutilleux, che compie novant'anni e si festeggiano con un concerto i settant'anni di Enzo Jannacci ed il cinquantenario della morte di Enescu. E perchè, diciamo noi, non si è dedicato almeno un brano (solo un brano, non un concerto...) a Giacinto Scelsi, di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita e che è stato una figura importantissima della musica contemporanea italiana, europea e mondiale, sicuramente dello stesso livello di Dutiklleux e senz'altro più attinente alla Musica del Dottor Enzo Jannacci, che sarà anche bravo nel campo della musica da cabaret, ma che se avesse fatto davvero il suo mestiere di medico sarebbe senz'altro stato più utile alla società? La risposta è semplice: perchè Giacinto Scelsi non ha mai fatto parte di quell'establishment musical-politico che da quasi un secolo governa e spadroneggia sulla musica in Italia.
E poi, ancora, perchè si dedica tanto spazio alla musica Iraniana? C'è qualche motivo per dedicare tre o quattro giornate a questa musica? Dato e non concesso che la musica dell'Iran sia interessante e debba comunque essere presente in una manifestazione musicale (ma perchè quella dell'Iran e non quella, ad esempio, della Cambogia?), a nostro modesto ed occidentalmente musicale parere sarebbe stato più che sufficiente dedicarle uno o due concerti (come peraltro è previsto per la musica indiana).
Poi c'è la solita faccenda dell'organo. Un solo concerto, anche se tenuto dal grande Cognazzo e dedicato alla musica organistica ottocentesca operistica, altro non è -a nostro organistico parere- che un'insulto a questo strumento ed a tutti coloro che lo suonano, lo conoscono, lo amano e lo apprezzano. E noi, che di organo ci occupiamo, da questo atteggiamento siamo offesi.
Infine (ci sarebbe molto altro da dire, ad esempio sulla musica "punk", definita "un genere musicale CLASSICO", dove i Sex Pistols trovano pari dignità con Mozart e Beethoven) non ci piace il fatto che gli organizzatori della manifestazione la utilizzino per auto-sponsorizzarsi. Non è corretto, secondo noi, che Roman Vlad utilizzi Settembre Musica per presentare e promuovere il suo volume dedicato alla Sagra della Primavera. Non siamo neppure d'accordo che lo stesso Vlad, insieme ad altri "soloni" del suo calibro, una domenica mattina si sieda al bar per fare "Pettegolezzi Musicali e non". Ma chissà, forse tra un pettegolezzo e l'altro, Vlad ci dirà il motivo per cui Giacinto Scelsi non è stato ritenuto degno di comparire nel cartellone..... oppure non ce lo dirà per niente.
Un cenno sui soliti noti è doveroso: Canino-Ballista, Uto Ughi, Lorin Maazel, Pollini, Accardo e compagnia suonante hanno monopolizzato ormai le scene internazionali e mondiali da una vita. Sappiamo cosa suonano e come suonano. Sappiamo anche che la loro presenza è necessaria per soddisfare un target di pubblico (pagante) che li ritiene essere gli unici vati musicali dell'orbe terracqueo. Obtorto collo, li sopporteremo anche stavolta.



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