Logo Arretrati

Parroquia de Las Piñas (Filippine)




 Organo Parroquia de Las Piñas
Gli addetti ai lavori probabilmente già conoscono questo strumento un pò particolare, ma sicuramente alla maggior parte dei nostri lettori interesserà sapere qualcosa di più su quest'organo che è più conosciuto nel Mondo come "L'Organo con le canne di Bamboo" e su Padre Diego Cera, l'organaro che lo costruì.
La nostra storia inizia in Spagna, a Graus, il 26 Luglio 1762, quando nasce Diego Cera. Ben presto egli rivela una forte vocazione religiosa unita ad una particolare attitudine per la musica, specificatamente per l'organo, di cui apprende presto non solo l'arte di suonarlo, ma anche quella di costruirlo. Presi i Voti presso il Convento di Barcelona il 30 Gennaio 1787, entra a far parte dell'Ordine degli Agostiniani e, nel 1790, viene trasferito a Zaragoza e poi presso il Convento di Benabarre da dove, nei primi giorni di Dicembre dello stesso anno, parte come Missionario, imbarcato sulla fregata "El Aguila", alla volta del Messico, in cui arriverà nel Febbraio dell'anno seguente e da dove, dopo un anno -il 6 Febbraio 1792- partirà per la sua destinazione finale: Le Filippine.
Qui giunto, si dedicò attivissimamente alla sua missione, che non si limitò alla conversione delle anime, ma si prodigò anche e soprattutto al miglioramento delle condizioni di vita di quei popoli. Tra i meriti che gli vengono attribuiti, oltre alla grande umanità ed allo spirito di sacrificio che ne contraddistinsero tutta la vita, ci sono anche l'aver insegnato ai Filippini l'arte di cardare la lana e di realizzare i tessuti, così come lo si ricorda per avere inventato e realizzato, con i pochi mezzi a disposizione, diverse macchine agricole per aiutare i contadini nelle loro coltivazioni e per avere migliorato e reso più produttive le saline di quelle località.
Ma Fray Diego Cera si rivelò anche uno studioso di valore. Si dedicò allo studio della chimica e della fisica e scrisse anche diversi libri e trattati di grande valore ed interesse scientifico, che gli meritarono l'onoreficenza della Medaglia d'Oro, conferitagli da Carlos III. Sotto il punto di vista musicale, come abbiamo detto, era anche ottimo conoscitore delle tecniche costruttive degli strumenti musicali e questa sua abilità lo portò, nei primi anni di permanenza in Missione, ad ideare e costruire un Pianoforte di tipo particolare, che venne talmente apprezzato dal Governatore Spagnolo da essere inviato in Spagna come dono per la Regina, la quale lo gradì al punto di ricompensare Padre Cera inviandogli una campana ed un calice completo di ampolle in oro massiccio. Per la cronaca, questo pianoforte, che fu acquisito dal patrimonio nazionale spagnolo e fu assegnato all'Associazione Musicale di Madrid, pare che sia andato perduto.
Ma Diego Cera non si limitò a costruire il pianoforte per la Regina; nei suoi anni di permanenza a Manila costruì anche due organi, uno per la chiesa di San Nicola ed un altro per la Cattedrale. In entrambi i casi egli, per ovviare alla mancanza del metallo necessario a fabbricare le canne, utilizzò le canne di bamboo, realizzando due strumenti di ragguardevoli dimensioni, strumenti che purtroppo furono distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale dai Giapponesi che occuparono (o liberarono, a seconda dei punti di vista) le Filippine.
Ma torniamo alle vicende di Padre Diego. Nel Novembre del 1795 gli viene assegnata in via definitiva la Parrocchia di Las Piñas, dove egli si reca e dove, come prima cosa, inizia costruire una nuova chiesa che, tra l'altro verrà quasi distrutta da un terremoto ma che egli ricostruirà con assoluta costanza e dedizione. La costruzione (e ricostruzione) del tempio gli porta via quasi ventun anni, durante i quali egli si prodiga in modo pressochè assoluto per migliorare le condizioni di vita di quel piccolo borgo di agricoltori e pescatori. Nel 1816, finalmente, la nuova chiesa è pronta e Padre Diego inizia la costruzione dell'organo, che realizza, come i precedenti di Manila, utilizzando le canne di bamboo. Nel giro di cinque anni, un tempo abbastanza breve se si considera che le attrezzature ed i macchinari di cui disponeva erano pressochè rudimentali, l'organo è terminato ma mancano ancora le trombe orizzontali, che non si possono realizzare con il bamboo, poichè le tube devono essere di forma conica e non cilindrica. Ma Padre Diego non si scoraggia e, raccogliendo quei pochi rifiuti di metallo che riesce a trovare, nel 1824 completa lo strumento con una spettacolare batteria di ancie orizzontali degne della miglior tradizione organaria iberica.
L'organo è così completato ed inizia la sua storia di servizio liturgico che si snoda attraverso gli anni ed i decenni. Padre Diego Cera continuerà la sua opera al servizio della sua città e dei suoi parrocchiani fornendo altre prove delle sue doti e capacità non solo tecniche ma anche ingegneristiche ed architettoniche. Si devono infatti a lui la progettazione e la realizzazione di due ponti, la redazione della pianta per la realizzazione di un nuovo quartiere e la pavimentazione delle strade della città. Nello stesso tempo si adopera ancora per lo sviluppo commerciale ed economico di Las Piñas, realizzando diversi ateliers per la concia delle pelli e diverse altre attività commerciali ed artigianali. Ammalatosi, il 15 Maggio 1832 viene trasferito a Manila, dove muore il 24 Giugno.
Nei decenni successivi l'organo di bamboo continua la sua attività e nei primi decenni del Novecento lo troviamo ancora perfettamente funzionante. Saranno però le vicende della Seconda Guerra Mondiale, unitamente ai frequenti terremoti e tifoni che, oltre a vedere la distruzione degli altri due organi costruiti da Padre Diego a Manila, ridurranno al silenzio questo strumento, silenzio che durerà fino ai primi Anni Settanta del secolo scorso, quando la decisione di un totale restauro affiderà questo strumento alla ditta tedesca Klais di Bonn, che nel 1972 smonterà l'organo, lo porterà in Germania e lo restaurerà pezzo per pezzo riportandolo poi a Las Piñas nel Marzo del 1975, dove verrà grandiosamente inaugurato e dove è attualmente una delle attrazioni musicali e turistiche più frequentate. Su questo strumento vengono regolarmente effettuati cicli di concerti organistici a cui hanno partecipato i migliori interpreti mondiali della musica iberica ed italiana antica, tra i quali anche il nostro Tagliavini; parimenti sono state effettuate diverse incisioni discografiche che hanno fatto conoscere al Mondo la voce di questo strumento del tutto particolare che timbricamente e fonicamente ricalca le foniche degli organi spagnoli ed italiani del sei-settecento, mantenendo peraltro un carattere del tutto particolare dovuto al materiale impiegato per la costruzione delle canne.
L'organo possiede una tastiera di 61 note, spezzata in Bassi e Soprani (o, per meglio dire, in "Mano Izquierda" e "Mano Derecha") tra il Do3 ed il Do Diesis 3. La pedaliera è composta di dodici corti pedali che fuoriescono dalla parte inferiore della consolle a finestra ed i comandi dei registri, a tirante, come nella più classica scuola organaria spagnola, sono posti ai lati della consolle e divisi in "Mano Izquierda" e "Mano Derecha". La trasmissione è, ovviamente, meccanica. Lo strumento conta in totale 1031 canne, di cui solo 122 sono in metallo (le Trombe Orizzontali).
Un'ultima curiosità. Questo strumento viene mantenuto e curato nelle migliori condizioni dalla ditta "Diego Cera Organbuilders Inc.", discendente di Padre Diego Cera, che ha sede proprio a Las Piñas ed ha al suo attivo la costruzione di numerosi strumenti per le chiese del Sud-Est asiatico.

Mano Izquierda

Bajoncillo 4
Clarin Campana 2
Flautado Major 8
Flautado Violon 4
Octava 1a 2
Octava 2a 2
Docena 1a 1-1/3
Docena 2a 1-1/3
Quincena 1a 1
Quincena 2a 1
Mano Derecha

Clarin Campana 8
Clarin Claro 8
Flautado Violon 16
Flautado Major 8
Travizera 8
Octava 1a 4
Octava 2a 4
Docena 1a+2a 2-2/3
Quincena 1a+2a 2
Corneta 5r.

Pajaritos
Tambor
Pedal

Contras 4



Torna all'Indice Strumenti
Torna all'Indice Categorie


Copyright "La Pagina dell'Organo" - 1996-2010