Michael Prætorius risulta nato a Creuzburg an der Werra, in Turingia, il 15 febbraio 1571, ma
in realtà pare sia nato un paio di anni dopo. Figlio di un Pastore luterano e nipote del Kapellmeister di Lüneburg, studiò
fin da giovanissimo la musica, dapprima a Torgau, poi all'Università di Francoforte sull'Oder dal 1585 al 1589. Nella
stessa città, già nel 1587 fu nominato organista alla Marienkirche, incarico che lasciò nel 1590. Dopo un periodo di
soggiorno a Luneburg, nel 1594 entra al servizio del Duca Heinrich-Julius di Brunswick con mansioni di organista. Dal
1604 al 1613 presta servizio presso la Corte anche come Kapellmeister. Alla morte del Duca, Prætorius trascorre dapprima
tre anni a Dresda, poi, dal 1616 al 1619, lo troviamo in diverse città della Germania (Halle, Sonderhausen, Kassel, Lipsia, ecc..)
in veste di consigliere musicale e come tale risulta dalle cronache del tempo che fosse molto apprezzato e ricercato. Nel
1620 si stabilisce definitivamente a Wolfenbuttel, dove morirà il 15 febbraio 1621.
La figura di Michæl Prætorius nel panorama europeo di quei tempi è importante ed imponente. Personaggio colto, eclettico
e musicalmente preparatissimo, fu apprezzato sia come compositore che organista e musicologo. La sua produzione musicale
comprende campi diversi, dalla musica vocale a quella strumentale, religiosa e profana. Tra la enorme mole delle sue
composizioni dobbiamo citare i nove volumi di 'Musæ Sioniæ', comprendenti ben 1244 motetti e pubblicati tra il 1605
ed il 1611. A questi vanno aggiunti i quindici volumi del 'Polyhimnia', altra raccolta vocale religiosa, nove volumi di
musica vocale profana intitolati 'Musa Aonia', la raccolta 'Terpsichore', pubblicata nel 1612 e comprendente più di trecento
brani strumentali e, come opera maxima, i tre volumi del 'Syntagma Musicum', pubblicati dal 1614 al 1620. Quest'opera
teorica, il cui quarto volume non fu mai ultimato, costituisce la più grande fonte di dati sulla musica che si possa
trovare riguardo a quel periodo. In essa Prætorius tratta ogni aspetto della musica. Dalla teoria all'esecuzione,
alle caratteristiche dei vari strumenti musicali, al modo di interpretare i vari tipi di musica, alle dissertazioni
armoniche e via via fino alla progettazione degli organi, tutto lo scibile musicale europeo del tempo è qui riportato
e trattato con competenza e spirito critico. Da quest'opera Prætorius appare come un grande musicista, un impareggiabile
teorico ed un attento esaminatore anche dei più piccoli particolari della musica del suo tempo.
Circa la sua produzione organistica, essa si compone di sei inni latini e quattro corali tedeschi, in cui le tecniche
contrappuntistiche e di trattamento del Cantus Firmus si rifanno alla grande tradizione musicale luterana. Segue poi una
brevissima 'Sinfonia' di sole diciannove battute, che Prætorius inserisce come appendice e che serviva come introduzione
ai concerti per voce e strumenti da lui composti per occasioni diverse. Infine sono presenti tre Fantasie-Corali. In
questi brani Prætorius tenta per la prima volta l'esperimento di trattare il Cantus Firmus come tema portante di una
grande costruzione formale che si avvicina ai Motetti-Corali del suo tempo e che apre la strada a quel genere di scrittura
organistica che verrà poi reso grande dai vari Reincken, Buxtehude e Lübeck e che poi ritroveremo agli albori del nostro
secolo nelle grandi Fantasie Corali di Max Reger. A questo proposito dobbiamo dire che la Fantasia su 'Christ unser Herr,
zum Jordan kam', dall'alto delle sue 411 battute, rappresenta forse la più importante e formalmente perfetta opera di
Prætorius, in cui una sola linea melodica viene trattata e sviluppata per più di cento battute con procedimenti di
imitazione, aumentazione e diminuzione doppia e quadrupla, anticipando le tecniche contrappuntistiche e di sviluppo che
verranno poi rese allo stato dell'arte dal grande Johann Sebastian Bach. Grande pregio di Prætorius, in queste monumentali
opere organistiche, inaudite per quell'epoca, è però il saper rendere 'moderna' la musica, unendo alle caratteristiche
imitative rigorose della musica rinascimentale alcuni elementi tipicamente 'barocchi' come abbellimenti, tratti in eco,
variazioni ed altro. Anche in questo Prætorius si può considerare il capostipite dei grandi organisti e compositori
barocchi della Germania del Nord.
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