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Charles Camilleri




 Charles Camilleri
Charles Camilleri, che è unanimemente ritenuto una delle personalità più importanti e significative della musica contemporanea, nasce a Malta nel 1931. Figlio di un valente musicista, il giovane Charles inizia la sua strada lungo i sentieri dell'arte fin da giovanissimo apprendendo gli stilemi della musica popolare ed iniziando ad esibirsi improvvisando sui vari strumenti popolari le tipiche musiche e danze della sua isola.
Ben presto la sua personalità musicale si fa viva e lo porta a comporre, all'età di soli quindici anni, quella che sarà la sua prima opera musicale, la "Malta Suite" per orchestra, un brano imperniato e basato totalmente sulla musica maltese.
Intrapresi gli studi per diventare avvocato, all'età di diciotto anni Camilleri si reca a Londra e lì, dopo aver assistito ad un concerto sinfonico, decide di abbandonare gli studi giuridici e di dedicarsi interamente alla musica. E' in questi anni che nel giovane Camilleri nasce quell'idea musicale che sarà poi il perno intorno a cui ruoterà tutta la sua attività futura. Egli riesce ad intuire l'essenza "universale" della musica e la sua valenza "assoluta" rispetto agli stili, alle convenzioni, alle scuole nazionali ed alle catalogazioni. In questa visione globale la musica, assurta a linguaggio universale-cosmico, perde tutte le sovrastrutture costruitele intorno dagli uomini e si presenta per quello che in effetti è: un'entità metafisica senza spazio e senza tempo che osmoticamente scorre attraverso la Terra, l'Uomo, lo Spazio e l'Universo in un continuo divenire sempre diverso e sempre nuovo di cui l'essere umano riesce a cogliere solamente un'infinitesimale parte.
Nei cinque anni seguenti Charles Camilleri intraprende una specie di Giro del Mondo musicale, che lo porta alla scoperta delle svariate realtà musicali, che egli studia, approfondisce e sottopone a quel procedimento di "astrazione" ed "assolutizzazione" che gli fornisce il materiale musicale "vergine" su cui egli baserà la sua produzione musicale degli anni seguenti. Nel 1960 conclude gli studi musicali presso l'Università di Toronto, in Canada, dove intraprende una brillante attività di musicologo, direttore d'orchestra presso la CBC e professore di Composizione al Conservatorio della stessa città (attività che svolgerà dal 1977 al 1983). Ritornato nella sua Malta, dal 1992 al 1996 sarà docente di Musica presso la locale Università e dal 2003 al 2006 anche membro del "Malta Council for Culture". Charles Camilleri muore a Malta il 9 Gennaio 2009, solo quattro giorni prima che la sua ultima composizione, la "New Idea Symphony", venga eseguita in prima assoluta a Bruxelles.
La composizione musicale è stata la più grande aspirazione ed il fine ultimo dell'attività di Camilleri. Nella sua prima opera organistica, "Battaglia" del 1960, egli scopre che l'organo, con le sue possibilità timbriche e foniche del tutto particolari, è lo strumento che più di ogni altro si presta per dare voce e sostanza alla sua filosofia musicale. Ed è per questo strumento che scrive quella che sarà una delle sue opere più importanti. Si tratta della "Missa Mundi", splendido affresco in cui le sonorità dello strumento vengono utilizzate per veicolare una visione musicale che si appoggia da una parte al misticismo spirituale di Teilhard de Chardin mediato ed interpolato con il misticismo contemplativo delle religioni orientali. Ricca di simbolismi filosofico-teologici, la Missa Mundi è unanimemente considerata una delle produzioni organistiche più importanti di tutto il Novecento e, sotto questo punto di vista, viene affiancata alle grandi opere mistico-teologiche di Messiaen.
Negli anni seguenti l'attività di Camilleri si fa intensa e vede la produzione di notevoli opere per orchestra (ma si dovrebbe più propriamente parlare di formazioni strumentali di diverso genere) ed altri strumenti. Tra queste opere sono da ricordare e citare assolutamente il Concerto per Clarinetto del 1981 il Concerto per Pianoforte del 1986, il Concerto per Violoncello del 1992 ed il Concerto per Flauto del 1993. Tra le sue composizioni spiccano anche un'opera lirica "Weghda" del 1984 ed un Oratorio, "Pawlu ta' Malta" composto nel 1985, entrambi con testi in lingua maltese. Nel 2001 compone un secondo oratorio, "Dun Gorg", anch'esso con testo in maltese a testimonianza del suo profondo attaccamento alla sua terra, alla quale nel 1988 dedica anche, in qualità di revisore, la pubblicazione di due volumi, "Mediterranean Music", in cui raccoglie tutte le musiche popolari dell'isola.
Ma l'organo è e rimane lo strumento preferito da Charles Camilleri, per il quale egli nutre una spiccata predilezione. E' così che nel 1983 vede la luce il Concerto per Organo e, in anni diversi, anche altri brani quali "Wine of Peace", "L'amour de Dieu" e "Invocation to the Creator".
Ma è con "Morphogenesis", scritto nel 1978, che l'autore perfeziona il cammino che aveva intrapreso con la Missa Mundi. In quest'opera, in cui il simbolismo musicale è ancora una volta il materiale principale, Camilleri esplora il Mondo ("Le coeur de la matière", "Le monde de la matière") e l'Uomo ("L'énergie humaine", "L'activation de l'énergie humaine") fino a trovarne i più sottili legami che li uniscono all'Universo ed al Creatore, inteso qui come entità sia divina ("L'amour de Dieu") che assoluta ("Invocation to the Creator"), di fronte alla quale l'Uomo ed il creato null'altro possono fare che fermarsi in un'estatica meditazione. Morphogenesis è senz'altro una delle opere organistiche più particolari e "potenti" del Novecento ed è stata definita dalla critica come "Una delle visioni più grandiose della musica organistica del Ventesimo Secolo".
Charles Camilleri è stato senz'altro, sia per la sua formazione che per la sua visione dell'essenza della musica, uno dei compositori più particolari e nel contempo affascinanti nel panorama mondiale. Nella sua musica sono assolutamente assenti tutti i riferimenti a questa o quella scuola musicale. Le sue composizioni sono caratterizzate dall'utilizzo di stilemi musicali diversissimi ed apparentemente incompatibili tra di loro, spesso trattati con procedimenti di sviluppo serial-modale di diversa origine ed agganciati a formulazioni ritmiche talvolta arditamente complesse derivate dalla musica etnica delle varie parti del Mondo. In questo senso la musica di Camilleri è realmente spoglia di qualsiasi "etichetta" e sfugge ad ogni catalogazione per collocarsi, proprio come è nelle intenzioni dell'autore, al di sopra degli uomini e del Mondo assumendo, per quanto possibile, la caratteristica di vero e proprio linguaggio cosmico ed universale.



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