Logo Arretrati

Josef Gabriel Rheinberger




 Josef Gabriel Rheinberger
Per gli appassionati di musica organistica il nome di Rheinberger è indissolubilmente legato alla Sonata per Organo ottocentesca. In effetti questo autore è soprattutto conosciuto per le sue venti sonate dedicate all'organo, venti imponenti ed importanti opere che rappresentano il punto di evoluzione tra la sonata organistica barocca e quella romantica, da cui poi prenderanno le mosse le opere organistiche di Reger e, via via, la moderna letteratura organistica europea.
Ma Rheinberger non fu solo un autore di sonate per organo. Egli può vantare una ricchissima e copiosa produzione di musica di ogni genere. Dalla musica vocale alle Messe, dagli Oratori alle Cantate, dalla musica corale ai Lieder, dalla musica per orchestra alla musica da camera, dalla musica per pianoforte alle trascrizioni, egli può vantare quasi duecento numeri d'opus, il che sta a significare che Josef Rheinberger è stato una delle più importanti figure della musica europea dell'Ottocento, da cui hanno poi attinto tutti i grandi nomi del Romanticismo e del post-romanticismo.
Josef Gabriel Rheinberger nasce a Vaduz, in Liechtenstein, il 17 Marzo 1839. Fin da giovanissimo rivela una spiccatissima predisposizione naturale per la musica tanto che già all'età di soli sette anni lo troviamo alla consolle dell'organo della chiesa della sua città natale. Nel 1851 si trasferisce a Monaco, dove studia composizione con Franz Lachner ed organo con Herzog, due dei massimi esponenti della cultura musicale europea di quel tempo. Brillantemente diplomato, intraprende una felice carriera musicale dove unitamente alla composizione, esercita l'attività di organista titolare presso la Hofkirche dal 1860 al 1866 e quella di professore di pianoforte, organo e composizione al Conservatorio di Monaco dal 1859 al 1901. Nel 1877 viene nominato Organista di Corte e nel 1899 l'Università di Monaco gli conferisce il Dottorato "honoris causa".
Organista di grande valore, acquisisce notorietà soprattutto come compositore e come didatta. Tra i suoi allievi possiamo inoltre annoverare uno dei primi organisti statunitensi formatisi in Europa, Horatio Parker.
Muore a Monaco il 25 Novembre 1901.
Come dicevamo in apertura, Rheinberger è noto soprattutto per le sue composizioni organistiche. Esse comprendono due concerti per organo ed orchestra, un discreto numero di piccoli brani e le famose venti sonate. Dalla documentazione pare che l'obiettivo finale dell'autore fosse di realizzare 24 sonate, una per ogni tonalità, sul modello del Clavicembalo ben temperato di Bach. A prescindere dalle intenzioni, queste venti opere, composte nell'arco di una trentina di anni, costituiscono una poderosa mole musicale analizzando la quale si può seguire l'evoluzione stilistica, estetica e musicale di Rheinberger.
E' sintomatico notare come le prime Sonate rispettino la forma tripartita e comprendano un preludio ed una fuga di ispirazione ed andamento "classico" a cui viene affiancato un terzo movimento, solitamente più lento, di carattere spiccatamente "romantico". Di contro, le ultime sonate presentano una formulazione quadripartita nella quale lo sviluppo del materiale tematico risulta molto più elaborato e, talvolta, prolisso. E' da notare, inoltre, che spesso l'autore inserisce nelle sue sonate anche diversi temi corali che vengono sviluppati nella forma del corale armonizzato e che presentano spesso anche una spiccata tendenza all'orchestralità.
Il giudizio critico su queste opere non è univoco. Molti critici tendono a privilegiare la produzione giovanile a causa della sua più spiccata "essenzialità" formale e strutturale e tendono a giudicare troppo "pesante" e "confusa" la scrittura e l'elaborazione formale e strutturale della produzione più tarda. Altri invece, ritengono che siano le sonate della vecchiaia -ed in particolare la ventesima- a rappresentare al meglio la personalità musicale di Rheinberger.
A prescindere da questo, comunque, ferma rimane la grande importanza che Josef Rheinberger riveste nella musica organistica -e non solo organistica- dell' Ottocento. Al pari di Merkel (che abbiamo già trattato in queste pagine), egli rappresenta una specie di "cerniera" che collega il neoclassicismo romantico di Mendelssohn al modernismo neoclassicheggiante postromantico di Reger e, come tale, assume l'importanza propria della figura-cardine su cui ruotano le sorti della musica europea del primo Novecento. Anche per Rheinberger, così come prima lo era stata per Mendelssohn e dopo lo sarà per Reger, la musica di Johann Sebastian Bach rappresenta un solido fondamento su cui poggia tutta la sua produzione, anche quella che meno ne appare figlia.
E, a questo proposito, se pensiamo che le opere di Mendelssohn e di Reger rappresentano il pane quotidiano degli organisti e degli studenti di conservatorio, non possiamo che rammaricarci del fatto che la musica di Rheinberger trovi attualmente minori possibilità di essere giustamente ed adeguatamente valorizzata.



Torna all'Indice Personaggi
Torna all'Indice Categorie


Copyright "La Pagina dell'Organo" - 1996-2010