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Keith Chapman




 Keith Chapman
Keith Ronald Chapman era nato a San Bruno, in California, il 16 Luglio 1945.
Iniziati gli studi musicali all'età di cinque anni con Leslie Grow, aveva poi continuato con Richard Purvis alla Grace Cathedral di San Francisco.
Dapprima assistente dello stesso Purvis, aveva poi frequentato il Curtis Institute of Music di Philadelphia, dove si era perfezionato con Alexander McCurdy.
Ancora studente, era stato nominato Primo Organista del John Wanamaker Grand Court Organ, il più grande organo del Mondo dopo quello della Convention Hall di Atlantic City. Come tale, divenne uno dei più famosi e conosciuti organisti americani, soprattutto grazie alle trasmissioni radiofoniche che settimanalmente proponevano le sue interpretazioni agli ascoltatori di tutti gli Stati Uniti e grazie alle quali il suono di questo strumento fu conosciuto in tutto il Mondo.
Durante la sua attività presso il Wanamaker, egli promosse la rivalorizzazione dello strumento, istituendo i concerti settimanali del sabato pomeriggio in cui, dalle 16.30 alle 17, l'attività commerciale veniva sospesa e venivano proposte musiche organistiche originali e trascrizioni. Questa tradizione viene tutt'oggi mantenuta anche dall'attuale organista titolare, Peter Richard Conte.
Nell'ambito dei grandi concerti del Wanamaker, secondo la tradizione inaugurata negli anni venti dai grandi concertisti italiani quali Bossi e Yon, Keith Chapman ebbe modo di esibirsi sia come solista che con la rinnovata Orchestra di Philadelphia, sotto la guida di eminenti direttori, tra cui Ormandy, Metha, Baremboim e Stokowski.
La fama di Chapman lo portò ad effettuare numerosissime tournées in diversi Paesi del Mondo, tra cui Giappone, Germania, Svezia, Israele ed (allora) Unione Sovietica.
La sua brillante carriera fu però stroncata in modo repentino a causa di un incidente aereo. Alla guida del suo aereo privato, precipitò mentre sorvolava un remoto canyon delle Colorado Rockies il 29 Giugno 1989 all'età di soli 43 anni.
Dotato di una tecnica organistica notevolissima e di una spiccata sensibilità musicale, Keith Chapman riusciva a trasferire sul grandissimo organo del Wanamaker brani di musica classica e barocca senza nulla sacrificare sull'altare di una disposizione fonica spettacolare ma oltremodo pesante. A questo proposito, alcune sue interpretazioni di alcuni Noëls di Daquin, possono essere considerate veramente notevoli. Certamente la sua abilità si palesava in tutta la sua grandezza nel repertorio più recente. Grandiose rimangono alcune sue interpretazioni di brani di Vierne, Alain, Dupré e Karg-Elert, così come restano importantissime alcune sue trascrizioni di opere sinfoniche tra cui, bellissima, la Sinfonia n. 3 di Saint-Saëns.
Sicuramente, Keith Chapman è stato uno dei maggiori esponenti del concertismo organistico statunitense e, se non fosse prematuramente scomparso, ancora oggi sarebbe annoverato tra i grandi dell'interpretazione organistica mondiale.



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