Louis Vierne - 24 Pièces de Fantaisie
Organista: Olivier Latry
Organo della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi
Doppio CD - DDD - BNL Productions - BNL 112742 A/B
Come dice chiaramente il titolo, i brani incisi su questo doppio CD da uno degli organisti titolari della Cattedrale di
Notre-Dame di Parigi sono ispirati dalla più aperta e libera fantasia. Tra questi brani ci sono pezzi di ispirazione
religiosa (Requiem Aeternam, Dédicace), altri di carattere evocativo (Cathédrales, Clair de Lune, Etoile du Soir, ecc),
altri ancora di carattere formale (Prélude, Andantino, Intermezzo, Impromptu, Toccata) ed altri di ispirazione molto
libera e diversa (Hymne au Soleil, Feux Follets, Gargouilles et Chimères, ecc). In definitiva, un universo musicale
che ruota attorno ad un unico grande perno: l'organo della Cattedrale di Notre Dame di Parigi, monumentale e grandiosa
macchina sonora che ha funzionato come eccellente spunto ispiratore per l'autore ed eccezionale mezzo di espressione
per l'interprete. Di Louis Vierne non stiamo a parlare, poichè una trattazione completa su questo grande personaggio
della musica organistica francese prevediamo di poterla fare quanto prima da queste pagine (per intanto nella
pagina dedicata alle composizioni stiamo trattando ed analizzando, seppure in modo molto 'leggero', la sua più grande
opera organistica: le Sei Sinfonie). Ad Olivier Latry, l'interprete, abbiamo già dedicato una pagina,
poichè attualmente è uno dei maggiori esponenti del concertismo organistico internazionale e le sue incisioni
discografiche sono universalmente molto apprezzate. Non ci rimane che parlare dell'opera e della qualità dell'incisione.
E' fuori di dubbio che i 'Pièces de Fantaisie' sono una delle più sfruttate fonti di brani organistici da concerto di
tutti i tempi (altrettanto non si può dire dei 'Pièces en Style Libre', sempre di Vierne, che non godono di altrettanta
fortuna), non fosse altro che per quel 'Carillon de Westminster' che spopola come brano finale e come bis in quasi tutte le
performances organistiche. E non a torto, poichè l'orecchiabilità (il tema è universalmente conosciuto) unita alla grande
vivacità ed al forte impatto effettistico ne fanno un brano veramente apprezzabile. Non da meno è la Toccata, che però
non possiede la stessa immediatezza, andandosi a piazzare in un ambito più 'difficile' di ascolto, sicuramente meno
agevole ed in cui anche la tecnica esecutiva dell'esecutore fa la differenza. Altro brano molto 'gettonato' è il quanto
mai brillante 'Impromptu', in cui la leggerezza timbrica unita alla vivacità dell'andamento costituiscono un piccolo gioiello
musicale, ed anche qui l'abilità interpretativa dell'organista riveste un ruolo determinante per una corretta esecuzione.
Per i palati più 'raffinati', abbiamo altri brani, tra cui 'Cathédrales', 'Clair de Lune', 'Hymne au Soleil' e 'Fantômes' che
sono direttamente figli di quell'impressionismo organistico francese che ha segnato tutta un'epoca. Qui le motivazioni e le
citazioni culturali e non solo musicali pervadono i brani, in cui si trovano echi ed atmosfere di ampio respiro e di
grande intensità. Dalla maestosità imponente intrisa di respiro religioso di 'Cathédrales' alla calma quasi metafisica
di uno splendido 'Clair de Lune', dal radioso e splendente 'Hymne au Soleil' alle ombre ora spettrali ora sfrontate di
'Fantômes' (tra cui un mirabile tema di 'O sole mio' che spunta come cantato da un organetto da strada), in questi brani
l'ascoltatore può liberare davvero la fantasia e lasciarsi portare attraverso dimensioni entro cui la musica lo guiderà e
lo condurrà in un cammino affascinante ed in cui ogni volta troverà nuovi spunti e nuove emozioni. E poi ci sono
altri brani, di tipo descrittivo e di enorme efficacia. Tra questi una splendida 'Aubade', un magniloquente 'Sur le Rhin',
una 'Etoile du Soir' malinconicamente splendente nel cielo addormentato della sera..... e poi gli altri brani, di cui
sarebbe decisamente troppo lungo parlare e che lasciamo all'ascolto dei nostri lettori.
Se la registrazione è veramente perfetta e curatissima, altrettanto non si può dire delle note riportate sull'opuscoletto a
corredo, decisamente insufficienti ed in cui viene dedicato troppo spazio all'autore ed alla registrazione e troppo poco
all'analisi, anche solo superficiale, dei vari brani, di cui troviamo nè più ne meno che lo scarno elenco dei titoli e
la riproposizione del testo che accompagna 'Fantômes'. Ed è un vero peccato, perchè questa raccolta di brani merita di essere
trattata e considerata con ben maggiore cura ed attenzione.
Si tratta di un doppio CD da ascoltare con grande attenzione e con la giusta disposizione d'animo. Sicuramente ogni brano
ha un messaggio da lasciarci ed un'impressione da comunicarci. Questi pezzi non sono certamente da ascoltare con orecchio
distratto, bensì con una grande attenzione.
Riteniamo che questa sia un'incisione assolutamente indispensabile per la nostra discoteca organistica.
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