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Improvvisazioni di Olivier Messiaen




Olivier Messiaen Live - Improvisations inédites
Organista: Olivier Messiaen
Organo della chiesa della Trinité di Parigi (Francia)
Edizioni La Praye - 2CD - DLP 0209 - 2001

Come i nostri lettori più affezionati ben sanno, ogni tanto dedichiamo una recensione a produzioni discografiche di anni passati, in modo da ampliare anche retrospettivamente il panorama su incisioni che riteniamo meritevoli di essere sottolineate e che, a parte gli addetti ai lavori, possono risultare sconosciute a chi si dedica da poco tempo all'organo ed alla sua musica.
Il doppio CD che presentiamo oggi è una produzione del 2001 che riteniamo una splendida testimonianza di uno dei più grandi musicisti francesi del Novecento, Olivier Messiaen, che qui ci si propone nella sua veste meno conosciuta, quella dell'improvvisatore liturgico.
Ascoltando questi due cd, in effetti, scopriamo un musicista che appare assai diverso da quello delle opere che tutti conosciamo. In queste incisioni ben poco troviamo del Messiaen del Livre d'Orgue o della Nativité du Seigneur; troviamo piuttosto un organista lilturgico assolutamente compreso nel suo compito istituzionale, che basa le sue improvvisazioni pressochè esclusivamente sulle melodie gregoriane, spaziando ampiamente tra il postsinfonismo e la modalità, rivelando una sensibilità musicale assoluta che rende queste improvvisazioni altrettante perle musicali in cui possiamo trovare una specie di "summa" della musica organistica francese del secolo scorso, nella quale si specchiano Dupré, Langlais, Cochereau, Duruflé, Alain e tutto quel periodo magico che ha impresso un segno incancellabile sull'organo europeo del Novecento.
In questi due dischi sono raccolte 29 improvvisazioni che Messiaen ha suonato durante i servizi liturgici alla consolle del "suo" organo della Trinité di Parigi negli anni dal 1984 al 1987. Si tratta di una scelta di brani operata all'interno di un ben più ampio numero di incisioni effettuate "live" da Olivier Glandaz. Questa scelta, operata da Maxime Patel, è stata assai difficile poichè il materiale a disposizione era molto vasto e tutto di altissimo livello musicale; Patel ha optato per una scelta diversificata che potesse mettere in luce tutte le caratteristiche e gli aspetti del Messiaen improvvisatore liturgico e, dobbiamo dire, la scelta è stata quanto mai felice.
In queste improvvisazioni troviamo brani descrittivi, rutilanti sorties, splendide meditazioni, fanfare grandiose, atmosfere rarefatte ed impalpabili, splendidi cantabili e tratti di altissimo virtuosismo, tutto rigorosamente basato sulle melodie gregoriane che vengono prese come base per sviluppi formali che vanno dal semplice canto ornato fino alla "toccata alla francese", rivelandoci una creatività, una fantasia ed una sensibilità musicale che non perde mai di vista lo scopo essenzialmente liturgico di queste opere. Non troviamo qui -se non come citazione- il virtuosismo da concerto di un Cochereau, così come non vi troviamo l'aderenza -talora persino pedante- alle forme classiche su cui Dupré basa il suo trattato sull'improvvisazione. In queste improvvisazioni troviamo un contenuto volutamente e fortemente libero racchiuso in quel rigido contenitore che è il canto gregoriano e lo scopo essenzialmente liturgico. All'interno di questi confini Messiaen mescola e fa volare alta la sua ispirazione profondamente religiosa insieme alla sua specialissima capacità di rendere in musica concetti teologici di altissimo spessore. Non siamo, ovviamente e volutamente, ai livelli di profondità concettuale che possiamo trovare, ad esempio, nelle Méditations sur le Mystère de la Sainte Trinité; gli sviluppi tematici sono meno ampi ed approfonditi e più funzionali allo scopo contingentemente ed essenzialmente liturgico, condensando nell' "hic et nunc" un discorso telogico-musicale "in fieri" che Messiaen sviluppa compiutamente nei suoi grandi cicli organistici di più grande respiro; di queste tematiche, così come di alcune sue forme musicali particolari (ad esempio il canto degli uccelli), in queste improvvisazioni troviamo solamente accenni e frammenti assolutamente funzionali al servizio cerimoniale ma che, a nostro parere, ci rendono ancora più chiara e definita la personalità di questo grande musicista del Novecento europeo.
Le registrazioni, come avviene sempre in questi casi, sono "casalinghe". In effetti esse sono state effettuate con apparecchiature assolutamente non professionali e con tutti i limiti ed i difetti che ciò comporta. Nonostante il lavoro accurato di pulizia e di equalizzazione delle dinamiche effettuato in fase di mixaggio e postproduzione, il rumore di fondo rimane assai presente, così come sono rilevabili i rumori ambientali determinati dal movimento dei fedeli e dallo svolgimento delle cerimonie religiose. Inoltre molte registrazioni sono state avviate ad improvvisazione già iniziata così come, nel caso di alcune sorties, sono ben udibili gli applausi al termine. Se tutto questo collide ampiamente con i canoni delle riprese audio professionali a cui siamo abituati nelle normali incisioni discografiche, rende però molto più genuina e presente l'atmosfera che accompagnava queste performances, che riteniamo assolutamente splendide, uniche ed immancabili nel bagaglio discografico di tutti coloro che apprezzano la musica organistica legata al suo scopo primario e principale, cioè quello di servizio alla liturgia.
Questo doppio CD è ovviamente attualmente fuori commercio ma lo si può ancora trovare presso qualche rivenditore online, così come sulla rete si possono trovare un paio di files Mp3 scaricabili; inoltre su Youtube sono disponibili alcuni video (ad esempio in questa pagina) di improvvisazioni di Messiaen che però, essendo "studiate a tavolino" per una ripresa televisiva avulsa dal contesto liturgico, a nostro parere non hanno l'immediatezza e la freschezza di quelle presentate in questa produzione discografica. Se riuscite a trovare questo doppio CD non lasciatevelo sfuggire!



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