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Musica d'Organo a Roma tra Rinascimento e Barocco




Musica d'Organo a Roma tra Rinascimento e Barocco
Organista: Alessandro Albenga
Organo Blasi 1598 della Basilica di San Giovanni in Laterano di Roma
CD - Audio Records - DDD - ARCLS 012

Siamo particolarmente lieti di poter recensire questa produzione che, a nostro modesto parere, risulta una delle migliori che siano apparse sul mercato discografico classico-organistico italiano. Segnalataci dall'amico Graziano Fronzuto, peraltro esecutore della bella grafica di copertina del disco, questo Cd è dedicato ad uno strumento che può essere considerato tra i più interessanti sia dal punto di vista storico che musicale: il famoso Luca Blasi del 1598 costruito per la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma per il Giubileo dell'anno 1600.
Strumento per quei tempi imponente e di enorme rinomanza (Papa Clemente VIII lo volle appositamente di dimensioni che superassero ogni altro strumento italiano di quell'epoca), l'organo di Luca Blasi è splendido sia sotto il punto di vista musicale che architettonico. Chi visita la Basilica non può che rimanere affascinato dalla raffinatezza e dalla ricchezza del prospetto e, ascoltandone il suono, dalle spettacolari timbriche, riportate all'originale splendore dall'accurato restauro che Formentelli ha effettuato nel 1985. Questo strumento meritava davvero una valorizzazione adeguata e questo disco colma un vuoto che durava ormai da troppo tempo.
Il repertorio scelto per l'incisione è talmente appropriato che più non si potrebbe: Ercole Pasquini, Girolamo Frescobaldi, Paolo Quagliati e Giovan Battista Ferrini sono gli autori che compaiono in questo disco, e tutti costoro furono organisti in Roma negli anni precedenti e successivi al Giubileo del 1600 e, quindi, conobbero e con tutta probabilità si esibirono alla sua tastiera. Bisogna dire, a questo proposito, che la scelta dei brani è stata particolarmente curata e rappresentativa dello stile organistico di quell'epoca. Inoltre la ricchezza e varietà del repertorio presentato sono perfette per illustrare nel migliore dei modi questo strumento di cui possiamo apprezzare i raffinati Flauti, le splendide file di Ripieno ed i poderosi e robusti Tromboni. E' da rimarcare che in questo disco si valorizza non solo lo strumento originale a base 24 piedi, ma anche quello, per così dire, "aggiunto" nel 1747 da Lorenzo Alari su base di 8 piedi, che è comandato da una seconda tastiera e che rappresenta una specie di "positivo".
Alessandro Albenga, Primo Organista Titolare della Basilica, solista di fama internazionale e specializzato in questo campo, ci offre uno splendido saggio di quanto affascinante possa essere la musica organistica antica quando viene eseguita "come si deve" e su strumenti di questa levatura. Tecnica appropriata ai brani, registrazioni perfettamente e filologicamente realizzate ed una notevolissima conoscenza del periodo storico-musicale fanno di questa interpretazione un punto fermo nel panorama della musica organistica antica italiana.
Tecnicamente pregevolissima, l'incisione, realizzata nel Marzo 2001, fruisce di tutte le più recenti tecniche di registrazione e digitalizzazione. Una notevole cura (come si può leggere nel corposo libretto a corredo) è stata impiegata nella sistemazione dei microfoni, che all'ascolto risulta perfetta per rendere al meglio le timbriche e le foniche di questo splendido strumento senza presentare i difetti che deriverebbero dalla vastità dell'ambiente. Rumore di fondo davvero minimo ed ampiamente nei limiti "fisiologici", consistenti nell'ampiezza della Basilica e nel caotico traffico della zona adiacente.
In definitiva, una produzione veramente degna di nota che consigliamo senza alcun dubbio ai nostri lettori.



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