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L'Organo della Parrocchia della Natività di Maria Vergine di Venaria Reale




Antichi Organi del Canavese
Parrocchia della Natività di
Maria Vergine di Venaria Reale

Organista: Walter Savant-Levet
CD - Edizioni Leonardi Milano - DDD - LEOCD 017

Dalla collezione discografica che la Edizioni Leonardi di Milano ha dedicato agli antichi organi del Canavese traiamo oggi una bella produzione che vede protagonista l'organo costruito da Giuseppe Molla (o Mola) nel 1893 per la Parrocchia della Natività di Maria Vergine in Venaria Reale, presso Torino. Le caratteristiche di questo strumento, pur essendo principalmente quelle dell'organaria italiana ottocentesca, gli consentono peraltro di cavarsela egregiamente anche nell'esecuzione di un repertorio più allargato e, per così dire "internazionale". Ed è in quest'ottica che lo strumento viene utilizzato in questa incisione, che spazia tra il Barocco Francese di Couperin ed il Postromantico italiano di Bossi, passando attraverso Bach, Buxtehude, Purcell, Pasquini, Pescetti, Franck, Liszt e Brahms, coprendo un lasso temporale che comprende quasi duecento anni di musica organistica europea.
Dobbiamo dire, a proposito del repertorio scelto, che esso è adattissimo non solo per "illustrare" al meglio le risorse timbriche e foniche dell'organo, ma è anche un excursus storico-musicale nella storia dell'organo, di cui ci presenta gli aspetti più significativi, soddisfacendo anche gli esigenti palati degli organofili più accaniti e fornendo ai neofiti molti buoni spunti e motivi per ulteriori approfondimenti.
Dotato di due tastiere e pedaliera, questo organo dimostra una compattezza fonica invidiabile, nella quale predominano certamente le voci solistiche, particolarmente delicate, ma che non lesina neppure nella brillantezza dei Ripieni e nella dolce robustezza delle ancie. L'unica mancanza che affiora all'ascolto è quella di un robusto Trombone al pedale, soprattutto nei Fortissimo.
Ma alla buona riuscita di quest'incisione contribuisce soprattutto l'abilità interpretativa di Walter Savant-Levet, organista torinese dalla solida e precisa tecnica, del quale ci preme sottolineare la stupenda capacità di cogliere per ogni brano proposto lo spirito e l'essenza musicale più profonda, passando con disinvoltura dal barocco fiammeggiante di Couperin e di Buxtehude a quello più dogmatico di Bach, senza tradire neppure lo spirito classicamente italico di Pasquini ed il brillante linguaggio settecentesco di Pescetti. Perfetta, a nostro modesto parere, la Pastorale di Franck nella quale la scelta delle sonorità nulla ha da invidiare ai migliori Cavaillé-Coll. Molto sentite anche l'Ave Maria di Arcadelt e le due trascrizioni da Mozart e da Verdi di Franz Liszt. Di Brahms abbiamo apprezzato, oltre ad una corretta ma forse poco "cantata" esecuzione di due corali, un'energica interpretazione del Preludio e Fuga in Sol minore, che con le sue rapide volate ed il complesso contrappunto della fuga introducono al brano finale del disco, il Tema e Variazioni di Marco Enrico Bossi, opera tra le più famose ed eseguite di quello che può essere considerato il padre dell'attuale arte organistica italiana. Qui Walter Savant-Levet chiude in bellezza la sua performances ribadendo, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la sua statura di ottimo interprete.
Tecnicamente ottima, la registrazione è caratterizzata dai pregi che già avevamo sottolineato in occasione della recensione di un altro disco di questa Casa Discografica. Ottima presenza dello strumento, giusta profondità di riverbero e straordinaria pulizia del suono caratterizzano le incisioni mentre il rumore di fondo è praticamente trascurabile.
In conclusione, si tratta di un ottimo disco, che abbiamo apprezzato molto e che consigliamo a tutti i nostri lettori.



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