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Orgelimprovisationen x 7




Orgelimprovisationen x 7
Organisti: Ingo Bredenbach - Franz J. Stoiber - Hans Martin Corrinth - Alfred Müller-Kranich - Jürgen Essl - Wolfgang Seifen - Peter Planyavsky
Organi: Evangelische Stadtkirche St. laurentius di Nürtingen, Stadtpfarrkirche di Haag, St. Peter Kirche di Düsseldorf, St. Georg Kirche di Ulm, St. Michael Kirche di Aachen-Burtscheid, Cattedrale di Bruxelles, St. Martins-kirche di Düdelingen
7CD - ORGANPromotion - DDD - OP7001/7

"I Magnifici Sette" oppure "Sette organisti per sette organi". Parafrasando alcuni famosi titoli cinematografici, queste sono le definizioni che superficialmente ci vengono subito alla mente. Poi, osservando il colore delle copertine dei sette CD, ci accorgiamo che rappresentano i sette colori dell'arcobaleno. Ed, infine, prendiamo definitiva coscienza del fatto che questi sette CD sono dedicati a sette momenti dell'Anno Liturgico e, rispettivamente, all'Avvento, al Natale, alla Passione, alla Pasqua, alla Pentecoste, ai Santi ed ai Defunti.
Questa pregevole produzione discografica ci rappresenta questi sette momenti dell'Anno Liturgico sotto un aspetto che raramente si trova nelle produzioni organistiche, cioè quella dell'improvvisazione liturgica. In questi dischi, infatti, troviamo quasi duecentocinquanta brani organistici, tutti rigorosamente improvvisati, e realizzati non solo negli stili propri dell'improvvisazione tematica e formale, ma anche dell'improvvisazione libera, nel solco di quella che è poi l'essenza propria del servizio organistico liturgico, che pone il momento religioso al centro dell'azione musicale e non viceversa. Bisogna peraltro sottolineare che queste improvvisazioni liturgiche risultano molto più aderenti alla tradizione Protestante che a quella Cattolica, derivando nella quasi totalità da melodie di corali luterani.
Non staremo certo ad elencare tutti i brani. Possiamo tranquillamente dire, però, che i sette interpreti sfoggiano, ognuno nella sua personale sensibilità musicale, una perfetta conoscenza di tutte le forme musicali, presentandoci di volta in volta variazioni, preludi, suites di danze, fantasie, toccate, movimenti sinfonici, duetti, forme libere e chi più ne ha più ne metta, cavalcando mille anni di musica organistica, dal Bicinium alla Meditazione, dalla Partita all'Ouverture, dal Postludium alla Fanfara... insomma, un compendio di composizioni improvvisate che assume le caratteristiche della "summa" ed in cui gli appassionati di quest'espressione musicale sguazzeranno trovando, per dirla televisivamente, "di tutto... di più.".
Non è questa la sede per una critica musicale tout-court sui vari interpreti; il discorso, peraltro, ci porterebbe via pagine e pagine di trattazione che risparmiamo alla pazienza dei nostri lettori. Dobbiamo invece dire che ognuno di questi organisti si differenzia dagli altri per formazione, scuola, sensibilità e musicalità, e l'ascolto delle loro performances rende ancora più consapevole l'ascoltatore di quanto l'improvvisazione rappresenti la migliore potenzialità espressiva della musicalità e della sensibilità di un organista, aggiungendo alla tecnica ed alla perizia interpretativa anche ciò che nella normale esecuzione non viene mai alla luce: la creatività e la fantasia.
A questo proposito, personalmente, possiamo affermare che le improvvisazioni più vicine alla nostra sensibilità e che, pertanto, ci sono piaciute di più, sono quelle di Alfred Müller-Kranich (CD n. 4 dedicato alla Pasqua) e di Wolfgang Seifen (CD n. 6 dedicato ai Santi), ma queste sono nostre opinioni strettamente personali e, pertanto, largamente opinabili.
Tutti gli interpreti di questa raccolta sfoggiano tecnica sopraffina, assoluta padronanza degli strumenti e delle loro possibilità tecnico-foniche, magnifiche capacità di improvvisazione, affinate da lunghi anni di studio e di perfezionamento, ed uno spirito liturgico molto profondo, che permette loro, pur scorrazzando nelle ampie praterie della creatività musicale, di non superare mai quel limite che separa il fine liturgico e religioso della musica dall'esibizione, dallo spettacolo e dall'effetto fine a se stesso.
Certamente, e questo è quello che viene subito alla mente nell'ascoltare queste splendide improvvisazioni, nelle nostre italiche chiese -a parte qualche rarissima eccezione- molto difficilmente la gran parte di questi brani avrebbero diritto di cittadinanza, vista l'ostilità, latente e patente, del clero nei confronti dell'organo e della sua musica.
Un cenno particolare va dedicato agli organi. Tutti questi strumenti sono splendidi e spettacolari, a partire da quello realizzato da Goll per la Evangelische Stadtkirche St. laurentius di Nürtingen, utilizzato nel primo CD, fino a quello realizzato nel 1997 da Kögler per la Stadtpfarrkirche di Haag, utilizzato da Planyavsky nell'ultimo CD. Tra questi due estremi abbiamo il Göckel 2001 della chiesa di St. Peter di Düsseldorf, il Walcker 1904 (restaurato da Kuhn nel 2004) della chiesa di St. Georg di Ulm, l'organo costruito nel 1999 da Weimbs per la St. Michael Kirche di Aachen-Burtscheid, il Grenzing della Cattedrale di Bruxelles già noto ai nostri lettori e lo splendido Stahluth 1912 (rifatto da Jann nel 2002) della St. Martins-kirche di Düdelingen, in Lussemburgo.
E' curioso notare il fatto che ogni disco di questa raccolta è sponsorizzato dalla casa organaria che ha costruito o restaurato lo strumento utilizzato. Questo sistema di autopromozione, pressochè sconosciuto qui in Italia, è sicuramente positivo sia per la casa discografica che per le ditte organarie e rappresenta un modo, a nostro parere, molto interessante per contribuire alla divulgazione ed alla valorizzazione dell'organo e della sua musica.
La registrazione di questi sette CD è stata effettuata nel periodo tra il 7 Aprile ed il primo Luglio 2005, e ciò sta a significare un tour-de-force notevole per lo staff tecnico. La qualità delle incisioni è perfetta e splendidamente adeguata alle varie situazioni timbrico-fonico-ambientali e per ognuno dei sette strumenti si è trovato il migliore equilibrio fonico possibile. Tutte le timbriche sono rese con una presenza ed una fedeltà assolutamente perfette, ben dosate nel rigoroso rispetto dei vari piani sonori e sempre arricchite dal giusto dosaggio dell'"ambiente", che non penalizza ma, anzi, esalta le sonorità di questi splendidi strumenti. Ovviamente, anche il lavoro di post-produzione è all'altezza delle aspettative di questo lavoro che, unendo il valore artistico e musicale degli interpreti alla qualità degli organi utilizzati ed alla notevole accuratezza tecnica, si va a piazzare in una posizione di notevole importanza nel panorama discografico organistico europeo.
Un ultimo cenno sulla casa produttrice, la "Organpromotion Management für die Orgel" di Sulz am Neckar. Questa realtà è presente da sedici anni nel panorama europeo con le sue iniziative in favore della conoscenza e dell'approfondimento dell'organo e della sua musica, principalmente con i suoi "Orgelreisen" (Viaggi organistici) ed i suoi Corsi di Perfezionamento tenuti dai migliori organisti europei. Questa sua opera prima discografica testimonia la serietà e l'accuratezza del suo impegno e, se questi sono gli inizi, non possiamo che ben sperare per il futuro.
Affrettiamoci, dunque, a contattare la Organpromotion per riservarci una copia di questa bellissima ed interessantissima produzione.



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