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Keyboard Music by Gaetano Valerj




Keyboard Music by Gaetano Valerj
Organista: Alessandro Canale
Organo chiesa di Canale d'Agordo
CD - Rainbow Classics - DDD - rw20060626

Il padovano Gaetano Valerj fa parte di quella schiera di ottimi e valentissimi musicisti che popolarono il panorama musicale organistico (e non solo organistico) italiano a cavallo tra Sette ed Ottocento, eredi diretti di diverse esperienze musicali che, peraltro, affondavano le loro radici estetiche nella musica "galante" del mezzo secolo precedente e che aprirono la strada a quella che diventerà la musica organistica italiana "operistica" dell'ottocento.
Valerj, che fu anche valente pittore, iniziò giovanissimo a dedicarsi alla musica e fu organista in diverse chiede padovane prima di approdare alla consolle dell'organo della cattedrale, dove svolse la sua attività di compositore producendo messe, salmi, inni, composizioni sacre per coro e orchestra ed un Oratorio, oltre ad una copiosa produzione strumentale dedicata sia all'organo che al pianoforte.
In questo disco Alessandro Canale ci presenta diciotto Sonate per Organo che comprendono le dodici sonate del 1785 e le sei sonate del fondo Pasini risalenti al 1817. Tutte queste Sonate possono ricondursi alla forma-sonata bipartita contenuta in un solo movimento, tipica espressione di quel tempo, e di carattere spiccatamente melodico. Da notare che per ognuna di queste composizioni il Valerj ha accuratamente annotato la registrazione da utilizzare, e da queste annotazioni si può agevolmente risalire allo stile dell'organo che egli aveva a disposizione, uno strumento piccolo, con base otto piedi, una tastiera, registri spezzati e pedaliera corta senza registri propri, presumibilmente un Nacchini od un Callido della migliore scuola organaria veneta.
Inutile dire che tutti gli stilemi propri della Sonata post-mozartiana sono qui perfettamente rappresentati, con melodie graziosamente cantabili accompagnate da formulazioni armoniche dallo svolgimento piano e regolare e con largo utilizzo di ornamentazioni tirate dallo stile vocale del tempo e che già palesano, soprattutto nelle sonate del 1817, qualche sprazzo di quella che sarà la musica organistica dei decenni successivi.
Alessandro Canale, giovane e validissimo interprete, brillantemente diplomato in organo e pianoforte e forte di diversi corsi di perfezionamento con alcuni dei più grandi organisti europei, rivela qui non solo una tecnica organistica solida ed una capacità interpretativa di grande spessore, ma anche una spiccata sensibilità musicale ed una ottima capacità di compenetrare lo spirito di questa musica, il tutto per un'interpretazione di sicuro valore e notevole interesse.
Lo strumento scelto dall'organista è, peraltro, adattissimo all'interpretazione di queste musiche. Costruito da Callido nel 1801 per la chiesa di Canale d'Agordo e recentemente restaurato da Zanin, risulta molto aderente alla disposizione fonica annotata da Valerj nelle partiture e ne asseconda totalmente le registrazioni originali, fornendo all'interprete ed all'ascoltatore un notevole valore aggiunto in materia di filologia interpretativa e ci consente di godere in modo pressochè totale delle atmosfere musicali di cui queste Sonate sono circonfuse.
Tecnicamente parlando, questa produzione gode della consolidata esperienza della Rainbow, che si conferma ancora una volta di altissimo livello, con una presa di suono molto pulita che privilegia ampiamente tutto lo spettro sonoro di questo pregevole organo e che ne rende alla perfezione le varie sonorità senza mai penalizzarle od esaltarle e rendendolo in tutta la sua piena "presenza".
In definitiva, un disco molto interessante e di notevole pregio artistico e musicale che segnaliamo volentieri ai nostri lettori.



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