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L'Organo della Chiesa di di S. Silvestro Papa di Chiaverano




Antichi Organi del Canavese
Chiesa di S. Silvestro Papa di Chiaverano

Organista: Walter Savant-Levet
Musica d'Organo nel Regno Sabaudo
Organista: Daniele Sajeva
2CD - Edizioni Leonardi Milano - DDD - LEOCD 033 e LEOCD 034

I due dischi che presentiamo in questa recensione sono dedicati ad un organo abbastanza particolare, recentemente restaurato e che si trova nella chiesa di San Silvestro Papa a Chiaverano, in provincia di Torino. Questi due dischi fanno parte della ormai notissima e rinomata collana che le Edizioni Leonardi di Milano dedicano agli Antichi Organi del Canavese, che grazie all'instancabile opera di Adriano Giacometto e Roberto Ricco si arricchisce di sempre nuove ed interessantissime produzioni.
In effetti lo strumento che viene qui presentato è abbastanza "particolare", distaccandosi "a latere" dalla produzione organaria coeva. Si tratta di un organo che, per i tempi in cui fu costruito, rappresentava da una parte la "summa" pressochè completa delle varie scuole organarie che avevano finora lasciato le loro tracce nell'organaria padana e dall'altra apriva un ampio sguardo su quello che da lì a poco sarebbe diventato il panorama organario italico, con l'esplosione e la massiccia affermazione dei Serassi, peraltro già attivi in quegli anni con diversi strumenti in zona. Questo organo, completato nel 1795, compendia infatti diverse novità foniche quali la Viola Bassi ad Ancia, la tessitura completa dei Flauti e dei Cornetti, lo splendido Oboe costruito in ottone e posto in pettorale e un grandioso Ripieno di 15 file, il tutto su una base fonica di 16 piedi su due tastiere e pedaliera a leggio di 15 pedali. La pressione dell'aria è tipicamente bassa, 46 mm, mentre il temperamento è, stranamente, mesotonico, cioè un temperamento a quell'epoca già largamente desueto ma che rende spiccatamente "genuina" la fisionomia di questo strumento anche se i problemi esecutivi che comporta, anche per l'esecuzione della musica ad esso coeva, non sono di poco conto; in effetti alcune composizioni presentate nei dischi hanno dovuto essere adeguatamente trasposte di tonalità prima di essere eseguite su questo strumento, mentre altre sono state lasciate volutamente inalterate al fine di rendere più evidente la differenza tra il temperamento equabile a cui siamo ormai abituati da quasi trecento anni ed uno dei temperamenti inequabili più antichi. Sotto questo punto di vista, l'ascolto di queste incisioni ci rende davvere coscienti di "come" suonassero gli antichi organi.
Il repertorio dei due CD è molto vario e se nel primo disco, interpretato da Walter Savant-Levet, possiamo gustare un repertorio internazionale che spazia dal Cinquecento al Primo Ottocento, con brani di Sweelinck, Scheidt, Clérambault, Zipoli, Corrette, Scarlatti e Rossini, nel secondo -organista Daniele Sajeva- possiamo scoprire un filo tematico molto interessante, che ci vuole rappresentare la musica che veniva eseguita nel Regno Sabaudo a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo. Troviamo qui opere di autori spiccatamente locali quali Carlo Prola, Bartolomeo Franzosini, Ignazio Pacotto e Luigi Felice Rossi accanto ad opere di Couperin, Vivaldi, Mozart, Galuppi ed il cosidetto "Couperin di Torino", al secolo Marc Roger Normand Couperin; non manca neppure Padre Davide Da Bergamo, le cui composizioni in quell'epoca già godevano di assoluta rinomanza. Inutile dire che il repertorio dei due CD è veramente molto ben scelto ed adattissimo a rappresentarci questo strumento in tutte le sue molteplici ed interessantissime sfaccettature timbrico-foniche.
Tecnicamente queste due produzioni discografiche ricalcano la filosofia che caratterizza tutta la collana, privilegiando una presa di suono precisa, accurata e molto spiccata, con una particolare cura nella resa timbrica dei vari piani sonori degli strumenti, rendendoli molto vivi e straordinariamente "presenti". Molto accurate, come sempre, le note a corredo delle incisioni, che comprendono interessanti notizie sullo strumento a cura di Adriano Giacometto ed esaurienti commenti sul repertorio a cura degli interpreti.
Ovviamente i due CD sono acquistabili separatamente, ma la loro struttura ed organicità ne fanno un "unicum" che consigliamo con piacere ai nostri amici lettori.



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