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Gli Organi della Diocesi di Vittorio Veneto




Gli Organi della Diocesi di Vittorio Veneto
Autore: Sandro Carnelos
Edizioni TIPSe - 2000

Oggi ci dedichiamo ad un'interessante pubblicazione che riguarda gli organi esistenti nelle chiese della Diocesi di Vittorio Veneto. Questo lavoro, dovuto alla paziente attività di ricerca e di catalogazione dell'amico ed organista Sandro Carnelos, intende posare un ulteriore mattone nella costruzione di quel grande archivio degli strumenti esistenti nelle chiese italiane che è ancora ben lungi dall'essere completato.
E' indubbio che sono opere come questa che contribuiscono in modo decisivo, se non alla rinascita, almeno alla preservazione di un patrimonio culturale, storico e musicale che altrimenti rischierebbe di essere dimenticato. E' appunto per mezzo di studi e ricerche come questa che si riesce a tenere sotto controllo l'evoluzione (e molto spesso, purtroppo, anche l'involuzione) delle condizioni dei nostri organi. Sono infatti questi cataloghi che ci permettono di fotografare una situazione che in futuro potrà essere "ripresa" per rendersi conto di che fine hanno fatto gli strumenti delle nostre chiese.
A differenza, però, di quanto potrebbe sembrare a prima vista, quest'opera non è solamente uno scarno elenco di strumenti. Ai dati squisitamente tecnici si affiancano quasi sempre, quando possibile, anche notizie storiche ed annotazioni sulle caratteristiche timbriche e foniche dello strumento, così come è ben riportata una breve relazione sullo stato di conservazione. A questo proposito, si deve sottolineare come su un totale di centotrenta strumenti censiti, una trentina risultino in condizioni di manutenzione e di efficienza molto mediocri e che di questi una decina risultino addirittura non utilizzabili. Sull'altro versante, gli organi le cui condizioni risultano buone non superano la ventina mentre per tutti gli altri il giudizio si assesta su di un "discreto" senza infamia e senza lode. Sarò ripetitivo, ma secondo me questi risultati la dicono lunga su quanto poco i nostri Parroci siano sensibili all'organo ed alla sua musica.
Ma veniamo alle particolarità di quest'opera. Si tratta di un robusto volume di circa 270 pagine, compatto, senza inutili fronzoli e molto ben organizzato. Dopo una breve presentazione del Vescovo di Vittorio Veneto segue una scheda dedicata all'autore e la prefazione, dove egli illustra brevemente ma esaurientemente i criteri che lo hanno indirizzato per la realizzazione dell'opera. Subito dopo iniziano le schede degli organi. In appendice una essenziale bibliografia seguita dall'indice, che conclude il volume. L'impaginazione è sobria e abbastanza spartana, ma in questo caso l'essenzialità ha il pregio di agevolare di molto la consultazione ed anche il carattere ed il corpo tipografico permettono una lettura confortevole anche a coloro che potrebbero avere qualche problema di vista. L'unico appunto che ci sentiamo di muovere, bonariamente s'intende, all'autore è quello di non avere inserito neppure una fotografia di uno strumento. Sicuramente l'inserimento di illustrazioni comporta un notevole appesantimento sia del volume che, soprattutto, dei suoi costi di realizzazione, ma almeno una decina di foto degli organi più importanti e rappresentativi avrebbe fornito un supporto iconografico a nostro parere necessario per qualificare ulteriormente la bontà di questa edizione.
In definitiva, si tratta di un libro che potrebbe sembrare destinato ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori. Ma noi diciamo che è anche dalla lettura e dall'analisi di queste opere che si ricavano le notizie che ci permettono di ricostruire storiograficamente ed artisticamente la storia dell'organo italiano e della sua evoluzione. E' grazie a queste opere che riusciamo a conoscere le aree di influenza delle varie scuole organarie ed a definirne con precisione la nascita, l'espansione e l'estinzione, nonchè tutti gli avvenimenti che le accompagnano nel loro cammino attraverso la storia della musica italiana. Un plauso quindi vada a Sandro Carnelos, sia per l'accuratezza del lavoro che per la pazienza ed il tempo speso in questa realizzazione, che vedremmo molto bene messa anche a disposizione di un pubblico più vasto di appassionati magari mediante una trasposizione sul Web.
Terminiamo questa trattazione riportando alcune parole della Presentazione del volume da parte del Vescovo di Vittorio Veneto, parole che dovrebbero essere prese a monito da tutti quei Parroci che considerano, purtroppo, l'organo come un qualcosa di inutile, se non addirittura di "fastidioso": "Spetta ora a noi, sacerdoti e laici, operatori pastorali, commissioni liturgiche, conservare e valorizzare nel miglior modo possibile questi strumenti musicali...".
Chi ha orecchie per intendere, intenda.



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