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La Guide de la Musique d'Orgue




La Guide de la Musique d'Orgue
Autore: Autori Vari
Edizioni Fayard - 35-8543-7 - 1991

La collana editoriale "Les indispensables de la Musique" è molto nota ed apprezzata in Francia, poichè comprende moltissimi titoli, tutti interessantissimi. Tra essi possiamo trovare una serie dediata ai più grandi autori (Berlioz, Wagner, Debussy, Stravinsky, ecc.) ed una serie di "Guide", tra cui spiccano una Guida all'Opera, una Guida alla Musica Sinfonica, Una Guida alla Musica pianistica e clavicembalistica, una Guida alla Musica Sacra ed altre trattazioni dedicate alla musica di Mozart, Verdi, Wagner e, infine, una buona Storia della Musica Occidentale ed un'altrettanto interessante Guida Illustrata alla Musica. La "Guide de la Musique d'Orgue" fa parte di questa collana e ne occupa un posto importante, poichè nelle sue 840 pagine racchiude la bellezza di 246 Autori di musica organistica di tutti i Paesi e di tutte le epoche.
Bisogna dire, a questo proposito, che se a prima vista questa Guida potrebbe apparire come un banale elenco di nomi e di date, sfogliando il volume ci si rende conto che per ogni autore vengono presentate esaurienti notizie circa la vita, una soddisfacentemente completa -e talvolta molto accurata- analisi artistico-musicologica ampiamente corredata di riscontri e collegamenti con l'epoca musicale di riferimento ed una breve ma esaurientissima analisi delle maggiori opere, corredata spesso da esempi musicali che la completano in modo veramente efficace. Non si tratta, quindi, di un elenco puro e semplice di nomi e scarni dati, bensì di una specie di enciclopedia tascabile molto completa ed ancor meglio curata.
Il merito di questa completezza e di questa accuratezza va non solo al coordinatore della produzione, che altri non è che Gilles Cantagrel, forse il più conosciuto ed apprezzato organologo e critico musicale francese, autore di splendide pubblicazioni ed anche curatore di diverse ed interessantissime produzioni televisive di divulgazione dedicate all'organo ed alla sua musica, ma anche e soprattutto agli autori e collaboratori, tra cui annoveriamo non solo storici e studiosi dell'organo (ad esempio François Sabatier) ma anche fior di organisti, tra cui Xavier Darasse e Michel Roubinet.
Dicevamo della completezza di questa trattazione. Il primo autore trattato, alla pagina 9, è Sebastian Aguilera de Heredia; l'ultimo, alla pagina 804, è Domenico Zipoli. Tra di loro, in rigoroso ordine alfabetico, tutti gli altri duecentoquarantaquattro, tra i quali abbiamo il piacere e l'onore di trovare anche nomi non propriamente notissimi anche agli addetti ai lavori. Può essere il caso di Claude Ballif, Arnold Matthias Brunckhorst, Louis Antoine Dornel, Johann Erasmus Kindermann e Luis De Pablo.
Non nascondiamo il piacere con cui abbiamo "scovato" tra le pagine i nomi di Giovan Battista Martini, Girolamo Diruta, Luciano Berio, Giovan Maria Trabaci, Ottorino Respighi, Giacinto Scelsi e molti altri autori italiani che spesso risultano poco conosciuti anche nella nostra penisola. Un'altra piacevole sorpresa è stata quella di trovare interamente rappresentata quella scuola organistica contemporanea di cui troppo poco si parla oggidì. Da Juan Allende Blin a Gerd Zacher, da Isang Yun a Iannis Xenakis, da György Ligeti a Zsigmond Szathmary, sono tutti presenti ed esaurientemente trattati.
Poichè la prima edizione di questo volume risale al 1991, è molto ben rappresentata anche la moderna scuola organistica francese con i vari Grünenwald, Reuchsel, Amy, Jolivet ed altri. Ovviamente, le trattazioni più ampie e curate riguardano le figure maggiori. Per Johann Sebastian Bach vengono impegnate 96 pagine, cioè quasi un piccolo trattato. Buxtehude ne comprende ventidue, César Franck viene "liquidato" con sole diciassette, Samuel Scheidt ne occupa una decina e via via a scendere fino alle figure minori, che comunque hanno diritto ad almeno un paio di pagine, peraltro sempre molto curate ed interessanti.
A completare il tutto ci sono un paio di altrettanto interessanti appendici. Una di esse riguarda gli organisti francesi del Diciannovesimo Secolo nelle loro "discendenze" discepolari, cioè per ogni organista vengono rappresentati in ramo discendente gli allievi fino a formare una specie di albero che da Benoist arriva fino a Grünenwald. La seconda appendice è decisamente molto più interessante perchè è costituita da un Glossario di termini musicali -non solo organistici- molto completo ed esauriente, anch'esso corredato da diversi esempi musicali. Oltre ai vari nomi dei registri dell'organo ed alle sue parti, vi troviamo anche tutte le forme musicali e diversi termini teorici che aiutano il lettore non propriamente "avvertito" nella comprensione delle varie trattazioni. Completano il tutto una bibliografia essenziale e l'indice degli autori.
Tutto quanto sopra rappresenta, a nostro modesto parere, un'ottima pubblicazione, molto ben curata e, soprattutto, veramente completa nella sua essenzialità. Chi scrive è ricorso spesso all'aiuto di questo libretto per avere, in modo rapido ed essenziale ma al tempo stesso completo, informazioni su questo o quell'autore e sempre ha trovato -puntualmente- quello che cercava e, talvolta, anche qualche nozione che non si trova in testi di ben maggiore levatura ed importanza.
Riteniamo che questa pubblicazione -peraltro abbastanza economica- sia indispensabile non solo per chi desidera avere notizie basilari sulla musica organistica, ma anche per chi, già addentro alle segrete cose organistiche, necessiti di una pubblicazione di agile, svelta ed agevole consultazione che offra contemporaneamente una buona completezza e correttezza di informazione.
In ultimo, ma ci pare quasi superfluo sottolinearlo, ricordiamo che questa pubblicazione è scritta in Lingua Francese.



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