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From Youtube: Max Reger - Phantasie und Fuge über B.A.C.H.




From Youtube: Max Reger - Phantasie und Fuge über B.A.C.H.

Organista: Paul Stetsenko
Organo della Paul Recital Hall - Juilliard School di New York

di Federico Borsari




Spulciando, come ormai d'abitudine, nelle pieghe del "tubo" nella Grande Rete, insieme a tanto materiale di mediocre levatura si trovano anche diverse cosette interessanti. Tra queste oggi ne abbiamo scelta una (divisa in due parti) che proponiamo volentieri ai nostri amici.
Si tratta della Fantasia e Fuga sul nome B.A.C.H. di Max Reger, uno dei brani più conosciuti ed eseguiti del repertorio organistico post-romantico, che tutti gli amanti dell'organo hanno potuto ascoltare in tutte le salse e che rappresenta uno dei punti fermi del concertismo organistico internazionale.
Bisogna dire che questo brano si presta in modo particolare per sollecitare le velleità virtuosistiche di quegli organisti che prediligono sottolineare gli aspetti più spettacolari ed emozionanti della musica di Reger, che ad un contrappunto ferreo unisce grandi spunti su cui sviluppare un'interpretazione di tipo spiccatamente tardo-ottocentesco nella quale la padronanza della tecnica ed un virtuosismo "pianistico" di alto livello possono fare la differenza.
Alla consolle dell'Holtkamp 1969 della Paul Recital Hall, che si trova nel complesso della Juilliard School di New York, troviamo uno dei migliori allievi di questa scuola. Si tratta dell'Ucraino Paul Stetsenko, nativo di Kiev e trasferitosi negli States nel 1990. Alla Juilliard School egli consegue diploma e dottorato in organo, diventando uno dei più apprezzati organisti statunitensi. Attualmente è organista e Direttore Musicale presso la Westminster Presbyterian Church di Alexandria, in Virginia.
Bisogna dire che Stetsenko si dimostra qui un grande virtuoso dell'organo, sfoderando una tecnica spettacolare ed una padronanza del brano e dello strumento assoluta. Dalla sua interpretazione traspare quella grande scuola pianistica russa sulla quale egli si è fatto le ossa durante gli studi al Conservatorio di Kiev, a cui unisce una splendida lettura della partitura, anch'essa figlia di quella grande tradizione musicale. La sua "confidenza" con lo strumento, poi, dimostra quanto professionale ed accurato sia il suo approccio all'organo. Stetsenko qui gestisce nel migliore dei modi le relativamente scarse timbriche di questo strumento, che all'epoca della realizzazione di questo video aveva "solo" quarantaquattro registri su tre tastiere e pedaliera. Il risultato, a nostro parere, è di assoluta rilevanza, anche se questo video ha ricevuto molti voti negativi, che riguardano soprattutto l'interpretazione "senza anima" e troppo "meccanica" che viene imputata a questo organista. Premesso che molti organisti, anche di buon livello, la tecnica e la sicurezza musicale ed interpretativa di Stetsenko se la sognano di notte, personalmente condividiamo questo giudizio per ciò che riguarda la Fantasia, nella quale non troviamo ben evidenziato il carattere spiccatamente post-romantico di questo brano e dove l'interprete si lascia spesso "prendere la mano" dalla sua sicurezza e dalla consapevolezza delle sue capacità senza approfondire più di tanto il discorso musicale. Diversamente consideriamo la Fuga, che riteniamo qui molto ben interpretata sia nella rigorosità del contrappunto che nella buona resa di un fraseggio che non si ferma alla superficie ma va a sottolineare con molta proprietà tutti gli spunti musicali che Reger riesce a sviscerare da quelle quattro note che, nella loro semplice successione, contengono un fenomenale potenziale armonico-melodico e che, da sole, formano un universo musicale dai confini ancora inesplorati.
Lo strumento che si vede in questo video, come abbiamo detto, oggi è diverso, poichè è stato ampliato nel 2002, sempre da Holtkamp, aggiungendo tredici registri e sostituendo la consolle con una nuova che rispetta i principi ergonomici statunitensi. Possiamo quindi qui ascoltare le sonorità di uno strumento con una tavolozza timbrica di impostazione spiccatamente "germanica" la cui composizione fonica ricalca in modo assolutamente fedele gli organi tedeschi neoclassici, rivelandosi assolutamente "perfetto" per la musica di Reger. Atrettanto non possiamo dire dell'organo "ampliato" di oggi, in cui troviamo, assieme ai timbri neoclassici tedeschi originari, registri assolutamente "incompatibili" e direttamente derivanti dall'organaria "eclettica" statunitense. Sinceramente, riteniamo che Holtkamp (ed anche chi gli ha commissionato l'ampliamento) abbia effettuato un intervento molto discutibile e, soprattutto, in assoluta antitesi nei confronti delle attuali tendenze dell'organaria statunitense. E' infatti molto curioso che proprio mentre negli States si moltiplica il numero di nuovi organi che si rifanno alla grande organaria europea del passato, alla Juilliard, che già si ritrovava in casa un ottimo strumento tipicamente neoclassico germanico dalle splendide caratteristiche fonico-timbriche, lo si spersonalizzi contaminandolo con registri che nulla hanno con esso in comune. Ma questa è un'altra delle caratteristiche "spiazzanti" dell'organo statunitense, che rendono l'organaria di questo Paese sempre "frizzante" ed incredibilmente movimentata.
Il video è abbastanza ben fatto e, per essere stato ripreso dalla galleria dell'auditorium con una camera semi-fissa, dimostra una discreta cura, così come anche la presa di suono risulta assai soddisfacente, tenuto anche conto che si tratta della registrazione di un concerto "live". Le caratteristiche acustiche della sala e la conformazione "a canne libere" dello strumento, che vede i vari corpi sonori abbastanza ben differenziati, rendono molto agevole una buona resa fonica delle sonorità tipicamente e spiccatamente germaniche e neo barocche di questo organo. Bisogna sempre e comunque tenere presente che i video postati su Youtube vengono assai compressi per via dello sfruttamento della larghezza di banda, e questo li penalizza non poco sotto il punto di vista sia della resa fonica che visiva. Lo stesso video (in versione completa) è comunque visibile in migliori condizioni anche sul sito web di Stetsenko (in questa pagina), dove troviamo anche altre interessantissime sue interpretazioni, sempre alla consolle dello stesso organo, che ci confermano la bontà di questo organista.



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