Si può dire che l' evoluzione tecnica e fonica dell'organo inizia con i Positivi.
Una volta, infatti, trovato il modo di fare
suonare separatamente le varie file di canne, queste si moltiplicano a dismisura sui somieri e
tutto l'insieme degli strumenti si fa sofisticato. Si arriva ad avere anche setto od otto file di
canne e se in precedenza queste file erano composte da poche canne (non più di una
quindicina), adesso il numero aumenta (fino a circa quaranta) e le tastiere non sono più
rudimentali file di bottoni, bensì vere e proprie serie di tasti ben strutturate per essere
agevolmente suonate.
Anche sotto il punto di vista delle timbriche abbiamo una netta
evoluzione: si passa dai Regali alle canne ad anima, con registri di tipo 'Principale' e di tipo
'Flauto' ed anche qualche mutazione semplice (la Quinta) e se prima i registri erano di base
piccola (2 o 3 piedi), adesso abbiamo registri di 4, 6 ed anche 8 piedi.
Tutto questo è contemporaneamente causa ed effetto dell'avvento della polifonia
strumentale, che per diversi secoli condizionerà l'evoluzione dell'organo e della musica
organistica.
Per arrivare al prototipo completo dell'organo manca solo la pedaliera che, in Italia,
fa la sua apparizione verso la metà del 1300. L'introduzione della
pedaliera deriva dalla necessità, da parte degli organisti del tempo, di poter tenere note lunghe
nella parte bassa della tastiera (il cosidetto 'bordone') mentre nella parte alta si svolgeva la
polifonia. Poichè questo non poteva essere fatto con le mani, impegnate a svolgere le altre
voci, si pensò di collegare ai primi tasti della tastiera dei 'tasti' più grandi, da azionarsi con i
piedi. Ecco quindi che nella parte bassa dei mobili degli organi apparvero grandi bottoni, che
erano collegati con cordicelle ai primi tasti delle tastiere; premendoli con i piedi si azionavano i
corrispondenti tasti della tastiera. Queste furono le prime pedaliere, di solito composte da non
più di cinque, sei tasti.
L'ultimo passo nell'evoluzione dei Positivi fu il dotare le pedaliere di registri propri.
Questo si ottenne sistemando le canne che dovevano essere azionate dai pedali su di un somiere
separato da quello della tastiera, dotandolo, ovviamente, dei meccanismi per la divisione dei
registri.
In questo tipo di strumento sono ormai presenti tutti gli elementi che ne fanno il
prototipo dell'organo, lo strumento che nei secoli, attraverso innumerevoli e diversificate
evoluzioni, arriverà fino a noi.
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