Logo Arretrati

Hydraulos




 Schema Organo idraulico Tutti sappiamo che l'antico progenitore dell'organo fu l'Organo Idraulico. Gli storici dell'organo concordano nel datare la nascita di questo tipo di strumento verso il 245 avanti Cristo, mentre non sono concordi nell'attribuirne l'invenzione, come generalmente si dice, a Ctesibio il quale, peraltro, risulta essere stato un valentissimo inventore di automi, giochi meccanici, giochi d'acqua ed altri dispositivi tecnici. Sta comunque di fatto che l'organo idraulico vide i suoi natali nell'Asia Minore.
Comunque sia, questo strumento fu la naturale evoluzione tecnica dell' Aulos, un antico strumento che poteva ricordare il nostro attuale Oboe. Questo nuovo strumento, che sfruttava la pressione dell'acqua per fornire una regolare pressione di aria ad una serie di canne ad ancia, fu chiamato 'Hydraulos', poichè in definitiva si trattava proprio di diversi Aulos messi assieme che venivano fatti suonare mediante l'azione dell'acqua.
Lo schema di funzionamento dell'organo idraulico lo possiamo vedere nella figura a lato, che abbiamo tratto dal libro 'L'Organo' di Werner Jacob. In tale figura possiamo vedere la serie di canne ad ancia nella parte superiore che sono collegate ad un somiere il quale, a sua volta, riceve l'aria da una condotta collegata ad un contenitore posto all'interno della base del mobile. Questo contenitore, a sua volta immerso in una vasca contenente acqua in determinata quantità e ad essa collegato mediante i fori posti alla sua base, in condizioni di riposo è completamente riempito di acqua. Nel momento in cui, azionando la pompa laterale, vi viene insufflata l'aria, la pressione di quest'ultima spinge fuori l'acqua, che attraverso i fori nella base, si espande nella vasca circostante alzandole il livello. Poichè per via del principio dei vasi comunicanti l'acqua tende a ristabilirsi all'interno del contenitore, essa esercita a sua volta una pressione sull'aria che è stata insufflata nel contenitore. Tramite apposite valvole, l'aria non ritorna nella pompa ma viene convogliata nel somiere, dove fa suonare le canne. In tale modo l'aria all'interno del contenitore, grazie alla spinta che riceve dall'acqua della vasca circostante, viene mantenuta ad una pressione costante a prescindere dal più o meno veloce ed energico azionamento della pompa. In pratica, questo accorgimento idraulico funzionava proprio come gli attuali mantici dell'organo, il cui compito è, precisamente, quello di mantenere l'aria ad una pressione costante e regolare.
Questo tipo di organo fu poi elaborato ulteriormente, soprattutto quando venne portato a Roma e venne subito adottato come strumento musicale per l'accompagnamento dei giochi circensi. In questo periodo 'romano', all'Hydraulos vennero applicati alcuni accorgimenti che riuscivano a fare suonare le file delle canne separatamente le une dalle altre (una specie di comando dei registri ante litteram) e diverse migliorie tecnico-idrauliche che ne stabilizzavano e rendevano ancora più regolare l'emissione dell'aria. In breve tempo l'organo divenne così famoso e di uso comune in Roma che all'inizio del secondo secolo dopo Cristo lo troviamo raffigurato un poco ovunque e, addirittura, venivano costruite lampade ad olio a forma di Hydraulos, un pò come oggi si fabbricano accendini a forma di automobile.
La fine di questo strumento nel Mondo Occidentale fu decretata dalla rovinosa caduta dell'Impero Romano. Al contrario questo strumento proseguiva la sua evoluzione ad Oriente, più precisamente nell'Impero Bizantino, dove per la prima volta vengono impiegati i mantici al posto del meccanismo idraulico per produrre l'aria necessaria al suo funzionamento. Ed è proprio dall'Oriente che, per la seconda volta e a distanza di diversi secoli, l'organo torna nel Mondo Occidentale, dove intraprenderà poi quel grande cammino di evoluzione che lo porterà fino ai giorni nostri.



Torna all'Indice Storia
Torna all'Indice Categorie


Copyright "La Pagina dell'Organo" - 1996-2010