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I Registri (Settima Parte) - Mutazioni Composte




Nella scorsa trattazione abbiamo visto rapidamente i vari registri di Mutazione Semplice cioè composti di una sola fila di canne. Oggi cercheremo di dare una brevissima descrizione dei più conosciuti registri di Mutazione Composta.
La denominazione di questi registri deriva dal fatto che essi non sono composti da una sola fila di canne bensì da diverse; in pratica, premendo un tasto suonano più canne insieme. I registri di Mutazione composta sono moltissimi, e molto differenti a seconda delle varie scuole organarie; noi vedremo i più importanti relativamente all'organaria italiana e daremo qualche cenno sulle Mutazioni composte degli altri Paesi Europei.

Cornetto

Il Cornetto è un registro antichissimo, pare di origine francese, che ha assunto connotazioni timbriche e foniche diverse a seconda non solo della scuola organaria, ma anche dei vari organari. Basato su canne di tipi Flauto, cioè di diametro largo, questo registro è normalmente composto di tre file di canne e, rispetto alla nota base, i suoni che vengono prodotti sono la Duodecima la Quintadecima e la Decimasettima, cioè la triade maggiore armonica in secondo rivolto. Di seguito vediamo nello schema a quali armonici corrispondono i suoni del Cornetto tenendo come base il Do di 8 piedi:

Nota:

DO
DO
SOL
DO
SOL
DO
SOL
DO
MI
SOL
SIb
DO
RE
Piedi:

32
16
10-2/3
8
5-1/3
4
2-2/3
2
1-3/5
1-1/3
1-1/7
1
8/9
Tipo Intervallo:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Terza
Quinta
Settima
Ottava
Nona
Distanza in note:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Duodecima
Decimaquinta
Decimasettima
Decimanona
Vigesimaprima
Vigesimaseconda
Vigesimaterza
Corrisponde:







***
***
***





Questo per quanto riguarda il Cornetto a tre file di canne. Negli organi di grandi dimensioni esistono anche Cornetti di quattro e cinque file di canne, nei quali viene normalmente inserita l'ottava del suono fondamentale. Esistono inoltre Cornetti con due sole file di canne; in questo caso viene di solito eliminato l'armonico di quinta.
Il suono del Cornetto è particolarmente incisivo, di grande carattere e serve magnificamente per sottolineare le linee melodiche dei corali bachiani, così come è splendido per l'esecuzione di moltissima musica moderna e contemporanea. Sicuramente il Cornetto è una delle voci più caratteristiche dell'organo.

Sesquialtera

Anche questo registro, che trae il nome dalla denominazione latina del calcolo necessario per la definizione dei suoi intervalli, è una delle voci più antiche e più caratteristiche dell'organo. La Sesquialtera è composta di due file di canne, che restituiscono la quinta e la terza del suono fondamentale, solitamente nella misura della Duodecima e della Decimasettima (ma si possono trovare anche in Decimanona e Vigesimaquarta). Questo registro viene costruito con canne di tipo Principale anche se molti organari preferiscono basarlo su registri di diametro più largo, dandogli una caratteristica più affine al Cornetto ed una sonorità meno mordente.
La Sesquialtera è anch'essa una splendida voce solistica, perfetta per le linee melodiche cantabili e per bellissimi effetti sonori, soprattutto in unione con altre foniche di tipo particolare.
Vediamo nello schema a quali armonici corrisponde:

Nota:

DO
DO
SOL
DO
SOL
DO
SOL
DO
MI
SOL
SIb
DO
RE
Piedi:

32
16
10-2/3
8
5-1/3
4
2-2/3
2
1-3/5
1-1/3
1-1/7
1
8/9
Tipo Intervallo:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Terza
Quinta
Settima
Ottava
Nona
Distanza in note:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Duodecima
Decimaquinta
Decimasettima
Decimanona
Vigesimaprima
Vigesimaseconda
Vigesimaterza
Corrisponde:







***

***





Il Ripieno

Trattare in queste pagine il Ripieno è sicuramente un'impresa ardua poichè questo registro (o, meglio, insieme di registri) è il più complesso, importante ed interessante dell'organo, e se pensiamo che alla sua composizione, alle sue tecniche costruttive ed al suo carattere timbrico sono stati dedicati fior di trattati da parte dei più grandi organari della storia, ci rendiamo conto di quanto sommarie ed inesaustive possano essere queste nostre brevissime ed essenziali note. Ci limiteremo, quindi a poche righe di breve illustrazione, lasciando ai lettori più curiosi ed interessati ogni ulteriore approfondimento.
Prima di tutto bisogna dire che il Ripieno è formato dalle file di canne che producono i vari suoni armonici. A questo proposito riteniamo utile riportare qui sotto lo schema degli armonici che già avevamo proposto la scorsa puntata, in modo da avere le idee un poco più chiare:

Nota:

DO
DO
SOL
DO
SOL
DO
SOL
DO
MI
SOL
SIb
DO
RE
MI
FA#
SOL
LAb
SIb
DO
MI
SOL
SIb
DO
SOL
DO
Piedi:

32
16
10-2/3
8
5-1/3
4
2-2/3
2
1-3/5
1-1/3
1-1/7
1
8/9
4/5
---
2/3
---
4/7
1/2
2/5
1/3
2/7
1/4
1/6
1/8
Tipo Intervallo:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Terza
Quinta
Settima
Ottava
Nona
Terza
Quarta
Quinta
Sesta
Settima
Ottava
Terza
Quinta
Settima
Ottava
Quinta
Ottava
Distanza in note:

Base
Ottava
Quinta
Ottava
Quinta
Ottava
Duodecima
Decimaquinta
Decimasettima
Decimanona
Vigesimaprima
Vigesimaseconda
Vigesimaterza
Vigesimaquarta
Vigesimaquinta
Vigesimasesta
Vigesimasettima
Vigesimaottava
Vigesimanona
Trigesimaprima
Trigesimaterza
Trigesimaquinta
Trigesimasesta
Quadragesima
Quadragesimaterza
Utilizzato:

SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
SI
NO
SI
NO
NO
NO
SI
NO
NO
SI
NO
SI
NO
SI
SI
NO

Come già avevamo ricordato la volta scorsa, con il "SI" nell'ultima colonna vengono designati gli armonici che vengono utilizzati nell'organaria italiana, e sono appunto questi armonici che costituiscono Il Ripieno (in questo caso il Ripieno Italiano). Negli organi antichi e/o classici le varie file di canne che compongono il Ripieno vengono azionate separatamente una per una ed i rispettivi comandi di registri prendono il nome dalla distanza in note dalla fondamentale. Ecco, quindi che nelle consolle degli organi antichi troviamo manette contraddistinte dai nomi: Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta e così a salire fino alle file più acute, che negli organi piccoli posssono arrivare alla Vigesimanona o alla Trigesimaterza mentre negli organi più grandi spesso troviamo anche la Quadragesima. Da notare è che il Ripieno inizia, a seconda dell'organaro costruttore, dalla Duodecima oppure dalla Decimaquinta. E' altresì da rimarcare il fatto che nelle altre scuole organarie europee questa divisione in file non esiste, poichè i Ripieni vengono costruiti secondo il principio del "Blockwerk" medievale, cioè tutte le canne vengono fatte suonare insieme; al massimo i Ripieni vengono divisi in Ripieni Gravi (in Francia definiti "Fournitures" ed in Germania "Mixturen") e Ripieni Acuti (in francese "Cymbales", in tedesco "Scharff" e/o "Zimbel"). Dobbiamo comunque dire che queste definizioni sono, in queste pagine, perlomeno grossolane, poichè tutti questi registri si differenziano per tali e tante caratteristiche costruttive, timbriche e foniche, che darne un resoconto completo comporterebbe la stesura di un trattato, cosa che esula i nostri scopi semplicemente divulgativi.
Tornando alle nostre file di Ripieno, a partire dalla Riforma è invalso anche in Italia l'uso del Ripieno a file riunite, cosicchè in consolle si trova solitamente il comando denominato "Ripieno", seguito dal numero di file di cui è composto. In questo modo, se noi troviamo il comando "Ripieno 5 file", supponendo che la prima fila sia la Duodecima, sappiamo che questo comando di registro fa suonare contemporaneamente le file della Duodecima, Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda e Vigesimasesta. Anche in questo caso non ci stancheremo di sottolineare il carattere esclusivamente divulgativo dell'esempio; in effetti è possibile che, a seconda delle caratteristiche costruttive dello strumento, alcune file vengano "saltate" per motivi timbrici o di equilibrio fonico. Rimane il fatto che il numero di file indicato sta ad indicare il numero di canne che vengono fatte suonare premendo un tasto.
Ovviamente molteplici sono le interpretazioni che ogni organaro da al Ripieno a seconda del tipo e della grandezza dello strumento. In alcuni casi è possibile trovare le prime due file del Ripieno (Duodecima e Decimaquinta) separate, in modo da poter essere utilizzate singolarmente, e le successive riunite in un unico comando. E' altresì molto facile trovare organi di dimensioni medio-grandi in cui il Ripieno è suddiviso in Grave ed Acuto. Queste ed altre particolarità realizzative rendono questo registro assolutamente unico ed irripetibile, dimodochè si può agevolmente affermare che ogni organo è caratterizzato, più che da ogni altra particolarità, dal suo Ripieno. Ed una delle caratteristiche costruttive che più rendono "unico" un Ripieno è il metodo con cui vengono fatte "ritornellare" le sue canne.
Il "ritornello" è forse una delle peculiarità più importanti ed al tempo stesso complesse del registro del Ripieno. Il principio è semplicissimo: mano a mano che i suoni si fanno più acuti le canne diventano sempre più piccole. E' intuibile che, mentre per gli armonici più bassi (fino alla Decimanona) la gravità del suono non comporta problemi, mano a mano che si sale si arriva ai limiti delle possibilità costruttive delle canne; in pratica, non si possono costruire canne più piccole di una certa dimensione e se noi pensiamo che già l'ultima ottava della Decimaquinta è costituita da canne non più lunghe di tre centimetri e mezzo, vediamo che non potrebbero esistere le file dalla Decimanona in su. Ed allora come è possibile arrivare fino alla Quadragesima?
Tenendo conto che la misura minima realizzabile di una canna suonante è di circa un centimetro e ottanta (ricordiamo qui ancora una volta che la canna si misura nella sua parte "suonante", cioè dal labbro superiore della bocca fino all'estremità superiore o comunque, fino all'estremità inferiore della finestra di accordatura), oltre questo limite viene inserito il "ritornello", cioè si riprende il suono dell'ottava (o delle ottave) precedente. In pratica, esemplificando, se il Si3 è il limite, a partire dalla nota successiva (Do4) si fanno risuonare le canne delle ottave precedenti. Con questo sistema, mano a mano che si sale nella scala degli armonici (e delle file del Ripieno) si avranno file di canne che ritornelleranno sempre più spesso. Se la Decimanona ritornellerà una volta sola, Vigesimaseconda e Vigesimasesta ritornelleranno due volte e le file superiori ritornelleranno tre o anche quattro volte.
Ma la particolarità dei ritornelli è che non esistono regole fisse per stabilire quando e dove ritornellare. Una regola teorica è che le file di ripieno in ottava dovrebbero ritornellare sulla quinta e viceversa, ma questa regola è puramente indicativa e non ha impedito -e non impedisce- agli organari di modificare il modo di ritornellare a seconda delle necessità e delle caratteristiche dello strumento. L'esempio forse più eclatante di questa duttilità del ritornello sono gli organi ottocenteschi costruiti dai Serassi, in cui le modalità dei ritornelli variano anche molto sensibilmente da strumento a strumento.
Abbiamo già citato più sopra i nomi di alcuni registri di mutazione composta delle scuole organarie estere. Oltre alla Fourniture, al Cymbale, alla Mixtur. al Zimbel ed allo Scharff, possiamo ancora citare la "Tertiaan" (Terziana), registro di origine nordico-germanica a due file che fa suonare la Decimasettima e la Decimanona. Altro registro molto comune negli organi nordici e germanici è la "Rauschquinte", detta anche "Rauschpfeife" (Quinta Stridula), altro registro composto di due file di canne che possono essere poste tra di loro in posizione di quinta (Do-Sol) oppure di quarta (Sol-Do). Un cenno a parte deve essere riservato al "Plein Jeu" francese, che corrisponde al Ripieno completo italiano e che è in pratica, formato dalla Fourniture e dal Cymbale uniti. E' importante sottolineare, a questo proposito, che il Plein Jeu non deve essere confuso con il "Grand Jeu", che è composto dalle Ancie e dai Cornetti su una base di registro di 4 piedi.

7 - Continua.



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