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I Registri (Dodicesima Parte) - Ancie con Tuba di forma mista




Il terzo gruppo dei registri ad ancia comprende quelli cosidetti "a tuba di forma mista". Questo perchè i risuonatori di questi registri non hanno la classica forma ad "imbuto", bensì la variano in funzione dell'effetto fonico e timbrico che si vuole creare. Nell'ambito di questo gruppo, spesso e volentieri anche lo stesso registro può essere costruito con tube di forme diverse a seconda del costruttore. Un classico esempio di ciò è uno dei più conosciuti registri organistici:

Oboe

L'Oboe è forse il più conosciuto ed utilizzato registro solistico. Preferito dai grandi autori romantici per sottolineare le linee melodiche dei cantabili, in effetti vanta origini molto antiche ed era già presente in diversi organi germanici all'epoca di Bach. La sua voce è molto dolce, vellutata e leggermente incisiva. Utilizzato con altri registri, cambia la sua impostazione e può risultare più o meno dolce e delicato. L'Oboe è spesso presente anche negli strumenti di modeste dimensioni come unica voce solistica. Lo si trova in tutte le scuole organarie, dove assume caratteristiche più o meno marcate. Le tube dei vari tipi di Oboe hanno in comune una tuba conica molto stretta che alla sommità può presentare almeno tre diverse terminazioni: un trono di cono più svasato e libero, due tronchi di cono contrapposti ed un tronco di cono chiuso da una specie di "cappello" girevole munito di fori regolabili per l'intonazione.

Corno Inglese

Negli organi italiani ottocenteschi questo registro lo si trova abitualmente nei soprani e nella tessitura dei 16 piedi. Di origini incerte, comunque non anteriori alla fine del XVIII secolo, questo registro presenta una voce simile a quella dell'oboe ma molto più velata e corposa. Anche questo registro, che lo si può trovare nelle tessiture degli 8 e dei 16 piedi, è molto apprezzato come voce solista soprattutto per il suo carattere intimistico e malinconico. Le sue tube sono simili a quelle dell'Oboe e presentano alla sommità due tronchi di cono rovesciati ma molto più ristretti.

Schalmey

Nonostante che lo Schalmey sia presente in tutti gli strumenti moderni ed apprezzato come una delle migliori voci solistiche, ha origini antiche e pare che derivi dalle canne delle cornamuse. Citato da Praetorius nel 1619, lo si trova in tutti gli organi tedeschi dalla fine del XVI secolo sia al manuale, nella misura classica degli 8 piedi, sia al pedale, nella tessitura più acuta dei 4 piedi. Il suono, come detto, è molto simile a quello di una cornamusa ed è molto dolce rispetto a diversi tipi di Oboe. Questo registro è molto utilizzato nella letteratura organistica ed è ormai presente in tutte le scuole organarie. Le sue tube sono simili a quelle del Corno Inglese ed hanno alla sommità una linguetta di copertura regolabile.

Eufonio

Anche in questo caso troviamo una identità di denominazione per due registri, uno appartenente al gruppo dei Principali e l'altro a quello delle Ancie. Diciamo subito che , solitamente, negli organi è più facile trovare l'omonimo registro ad anima. Nella scuola organaria anglosassone, purtuttavia, spesso si trova anche l'Eufonio ad ancia, che presenta le tube abbastanza simili a quelle di una tromba ma che sono sormontate da un tronco di cono. Il timbro di questo registro è pieno, corposo ma al tempo stesso molto armonioso e lo caratterizza come una bella voce solista.

Corno Dolce

Non bisogna confondere questo registro con l'omonimo, spesso presente negli strumenti italiani ottocenteschi, che in effetti è un Corno Francese ad anima. Questo registro, di origini relativamente recenti, viene anche denominato come "Rohrschalmey" o "Corno d'Orchestra". La sua voce, pur essendo molto precisa e spiccata, presenta una dolcezza particolare che la differenzia dagli altri registri ad ancia. Questa particolarità è data dalla particolare forma della tuba, che è composta da cinque diverse parti e sormontata da un "cappello" regolabile.

12 - Continua.



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