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Campionato 2008 - '09

      Quello appena concluso è stato un ottimo campionato. I giocatori della Unione Sportiva Aquila Bafia hanno giocato le numerose  partite con impegno e grinta mietendo successi su tutti i campi.  In classifica sono stati sempre nei piani alti. A fine campionato hanno pure i disputato play off e per un soffio non sono riusciti a conquistare la Promozione.       

Archivio Aquila: una quadra della stagione  2004 - '05 (Foto Archivio Aquila Web)

  La rosa del 2003 - '04 

Campo:

Campo allenamenti: Comunale di contrada Pietropallio (Castroreale) - Campo di gioco: Comunale di Pietropallio (Castroreale)

La dirigenza:

         Italiano   Tindaro  (Presidente); Pasqualino Antonietta e Rao  Carmelo  del 1960 (Vice Presidenti); Buglisi Nunziato (Segretario); Rundo Giuseppe (Cassiere); Catalfamo Antonio, Catalfamo Tindaro,  Guerrera  Salvatore, Lo Presti  Salvatore,   Rao  Carmelo del 1966,   Rao  Antonino,  Rappazzo Cateno,  Torre  Antonino  e Torre Domenico (Consiglieri).   

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Per maggiori informazioni collegati a :  www.aquilabafia.3000.it

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 - U. S. Aquila Bafia: la rosa della stagione 1999/2000 -


     Una storia lunga oltre trent'anni

di Francesco Rundo

 BAFIA

       Tra le tante associazioni nate nel tempo a Bafia l’unica che ancora resiste è proprio l’Unione Sportiva Aquila. E se  per il 33° anno consecutivo avremo il piacere di sollazzarci nel vedere la squadra inaugurare l’ennesima stagione sportiva lo dobbiamo equamente ai tifosi, ai sostenitori, ai simpatizzanti, ai dirigenti e ai giocatori che insieme hanno sempre ben operato.  

-  Campo di Milici, 1975.  Da sx: Santino Triolo, Sarino Fazio e Carmelo Presti -

          La prima organizzazione calcistica paesana risale al 1969, quando una squadra di giovani giunse addirittura alle finali provinciali del torneo Csi.

          Già dagli anni cinquanta il calcio, attraverso i mass media, era penetrato nella vita di molti giovani appassionati bafiesi, i quali, pur non disponendo di idonee strutture, si dilettavano a giocare in luoghi di fortuna, come Piazza Portella e il pianoro di Passo dei Lupi. Di fronte all’evidente talento di quei ragazzini, la comunità pensò bene di non rimanere a guardare e nel ‘70 la squadra bafiese veniva iscritta al campionato di terza categoria col nome di “Polisportiva”.

          La vita di quella società fu purtroppo breve.  Infatti non trascorse neanche un anno che il sodalizio si sciolse e una parte dei soci fondò l’ U. S. Aquila Bafia. La neo società, la cui sede era allora in via San Carlo 41, adottò i colori del Comune di Castroreale - e cioè il bianco e il rosso -  e iniziò a giocare a Rodì. 

          Fino al 1986 la squadra ha militato orgogliosamente in terza categoria raggiungendo modesti risultati dal punto di vista agonistico, ma ottimi da quello sociale. Infatti l’U. S. Aquila è stata la culla che ha dato conforto e stimoli ai giovani del paese, i quali hanno trovato in essa un punto di aggregazione sociale e culturale.

- Campo di Milici, 1975. Rosa dell'Aquila Bafia - 

          Il campionato 1996/77  è stato quello della svolta. Infatti, mentre si risolvevano i vari intoppi burocratico - politici e la squadra poteva giocare finalmente nello stadio comunale di contrada Pietro Palio, il c.t. Boncaldo guidava  i biancorossi in seconda categoria. Otto anni dopo l’Aquila, perdendo ai rigori uno spareggio, sfiorava in modo clamoroso il meritato traguardo della prima categoria. Tuttavia, mister Paolo Coppolino non si rassegnava e nella stagione successiva - eravamo nella stagione 1996/97 – c’entrava l’obiettivo. Nonostante i costi necessari per la sopravvivenza, la società ha sempre dimostrato che, se si vuole, si può si può fare bene. Negli ultimi anni i risultati ottenuti sono stati ottimi e la squadra ha disputato più volte i play off. Nel penultimo campionato, ad esempio, l’Aquila si è classificata seconda, mentre lo scorso anno si posizionata al quinto posto.

          In tutti questi anni numerose sono state, infine, le manifestazioni a carattere sportivo, ma anche di tipo sociale, culturale e antropologico promosse dalla società. Basti pensare, tra le tante, al convegno sulla “Psicologia dello sport” del 1999, alla “Passeggiata notturna” (edizioni 2000 e 2001 realizzate in collaborazione con la Pro Loco di Castroreale) e alla “Sagra della ricotta” del 2002.  

         

- La prima partita diretta dall'ex arbitro internazionale Amendolia: in campo c'era l'Aquila Bafia -

- (N.B. : Dietro il capitano si riconosce il baffuto prof. Carmelo Mirabile) -

 



 Un altro pò di storia ....

Origine ed evoluzione del calcio a Bafia

di Nino Quattrocchi

                                      

        

     A  Bafia il gioco del calcio è nato agli inizi del 1950.  Allora, mentre la televisione e la radio raccontavano le gesta del grande calcio nazionale ed internazionale, in questo piccolo paese montano dei Peloritani i giovani  organizzavano interminabili scontri pieni di agonismo  in "campetti"  ricavati alla buona negli slarghi delle vie del paese o in Piazza Portella.  E’ per questo motivo che molti cinquantenni di oggi sono soprannominati Pelè, Charles, Jair, Garrincha. Allora non esisteva in tutto il comune di Castroreale un vero campo sportivo. Le contese calcistiche si disputavano per lo più sul verde pianoro di “Passo dei Lupi”, luogo ormai mitico per le generazioni di ieri.  

         In quegli anni nel paese si formava una squadra che, pur non partecipando ai campionati ufficiali, prendeva parte con regolarità ai tanti tornei organizzati nei paesi limitrofi. Emozionanti partite rimaste nella storia del calcio locale. Dopo molti decenni ancora si ricorda la  famosa “Coppa di Santo Rocco”: un  appassionato confronto sportivo tra bafiesi e milicesi disputato in occasione della festa patronale di Milici.  

          Nel  1969 la squadra bafiese partecipava al torneo CSI e giungeva addirittura nelle finali provinciali.  Sulle ali di quel primo successo l’anno seguente si fondava la Polisportiva, che veniva iscritta al campionato di Terza Categoria 1970 - '71. Purtroppo a fine stagione la squadra, allenata dal messinese Umberto Salvati (ufficiale postale in servizio a Bafia), si posizionava all’ultimo posto della classifica. Nonostante le tante polemiche, nel paese c’era però il desiderio di riscattare il brutto risultato. Seguiva un periodo transitorio, durante il quale le sorti della società venivano affidate a un commissario straordinario, il dott. Giovanni Mirabile. Il  3 settembre del 1971 veniva eletto il nuovo direttivo della Polisportiva: Giovanni Mirabile (presidente),   Pippo Presti (vice presidente), Tindaro De Pasquale (segretario),  Umberto Salvati (cassiere),  Giuseppe Campo (medico sociale) e Giuseppe Recupero (consegnatario dei beni). Veniva pure eletto un collegio dei probiviri formato dal sacerdote Don Felice Italiano, Nino De Pasquale, Salvatore Catalfamo, Nino Ravidà e Natale Presti. I membri supplenti del collegio erano: Micuccio Mirabile, Domenico Italiano e Nino Papale.  Il nuovo direttivo  stilava subito il programma delle attività, che oltre alla partecipazione al torneo di Terza Categoria,  prevedeva pure l'organizzazione di manifestazioni e di conferenze a carattere sportivo  e sociale.  

          Quando le polemiche sembravano ormai spente, la pubblicazione sulla stampa di un articolo riaccendeva la diatriba. E così il 17 settembre del 1971 veniva indetta una assemblea straordinaria, durante la quale non si giungeva a nulla. Dopo qualche giorno una parte dei soci nominava Nino De Pasquale presidente della Polisportiva, la quale purtroppo non veniva iscritta al campionato. Il 2 ottobre dello stesso anno  gli altri soci fondavano una nuova società denominata  Unione Sportiva Aquila, che assumeva i colori sociali del comune di Castroreale, e cioè il bianco e il rosso. 

       Il primo consiglio direttivo della nuova società è stato il  seguente: Giovanni Mirabile  (presidente), Domenico Italiano (vice presidente), Pippo Presti (vicepresidente), Santo Papale   (vicepresidente), Salvatore Catalfamo (segretario), e Antonino Papale junior (cassiere). Il consiglio sindacale era composto da  Rosario Trovato, Carmelo Papale, Nunziato Bello, Filippo Torre e Antonino Mirabile. Nella commissione tecnico sportiva c’erano il prof. Cardullo  (allenatore), Giuseppe Quattrocchi e Carmelo Mirabile.  I soci fondatori e i consiglieri dell’Unione Sportiva Aquila sono stati: Giuseppe Presti, Carmelo Sofia, Antonino Trifilò, Antonino Papale senior, Antonio Catalfamo, Domenico Germanò, Domenico Presti, Rosario Quattrocchi, Giuseppe Germanò.  La sede sociale si trovava in via San Carlo, n. 41.  

        Iniziava così nel 1971 il cammino trentennale dell’U. S. Aquila.  La squadra, grazie alla collaborazione di tutti i giovani del comune di Castroreale, ha disputato negli anni successivi tanti   campionati di Terza Categoria. Campionati modesti in termini di punteggio finale, ma ricchi ed entusiasmanti sotto l'aspetto aggregativo e sociale. I giovani sono cresciuti all'interno della società e della squadra.  Hanno affrontano con orgoglio e con passione le partite del campionato. Hanno avuto l'onere e l'onore di disegnare il rettangolo di gioco prima del fischio dell'arbitro.  In quelle condizioni l’U. S. Aquila ha vinto la Coppa Disciplina.

      Per la mancanza nel territorio comunale di un campo sportivo, i biancorossi per tanti anni hanno giocato al Comunale di Rodì Milici.  La svolta è arrivata nella stagione 1986 - '87, quando la squadra, guidata dall’allenatore  Boncaldo,  dopo un campionato disputato ad alti livelli, ha guadagnato con merito la promozione in Seconda Categoria.

        Negli anni successivi l'Aquila Bafia, grazie anche all'apporto di giovani castrensi, protonotaresi e dell’hinterland ha disputato campionati di media e di alta classifica. Nel frattempo, su sollecitazione dei dirigenti, venivano completati  i lavori nel  campo sportivo di contrada Pietro Pallio e così l'Aquila Bafia poteva finalmente giocare in casa. Dopo, sotto la guida tecnica del trainer  Paolo Coppolino, per tanti anni giocatore dell'U.S. Aquila, la squadra ha raggiunto grandi traguardi: nel campionato 1984/'85, uno spareggio per la promozione in Prima Categoria,  purtroppo perso ai rigori contro la Sfarandina a Falcone;  e la promozione travolgente in Prima Categoria nella stagione 1986/87. Per una società come l’U. S. Aquila Bafia, dalle modeste risorse economiche ma dai  grandi propositi , è stata una grande soddisfazione. 

          

    Quel traguardo, ormai da cinque anni, viene difeso con onore dai calciatori e dai dirigenti. La squadra ha disputato buoni campionati e due anni fa ha “rischiato” addirittura di essere promossa nella Promozione Siciliana. Infatti i biancorossi hanno condotto il campionato 2001-’02 sempre nelle primissime posizioni e alla fine si sono posizionati al 2° posto. Nel campionato 2002 - '03 si sono posizionato al 5° posto. Foto a lato: Ex dirigenti dell'Aquila (ad eccezione di Rappazzo): (Carmelo  Mirabile, Mario Barresi, Egidio Paratore, Giuseppe  Quattrocchi, Salvatore Rappazzo)   

        

        “Sfiorata dall’Aquila Bafia la grande impresa”: così nel maggio del 2001 i giornali   - a conclusione della partita di spareggio dei play off  tra l’U.S. Aquila Bafia e il Porticello sul campo neutro di Mistretta - titolavano le pagine sportive.         Con quel  3 a 3, è sfumato per  i biancorossi il sogno della promozione.  Mach vibrante e combattutissimo, tra due formazioni che si sono date battaglia a viso aperto e decise a superarsi a vicenda. Nel finale – commentava il giornalista - vari i tentativi dell’Aquila Bafia di scardinare la difesa palermitana che, sia pure con affanno e un po’ di fortuna, riusciva a respingere gli assalti portati da Salamone e compagni che vedevano così sfumare la possibilità del salto in serie superiore”.              Tanti sono i sacrifici che i volenterosi dirigenti si sobbarcano per difendere una realtà calcistica ormai sulla breccia  da trenta lunghi ed ininterrotti anni. 

 

    (Nella foto a lato - In piedi : Giuseppe Rappazzo, Ugo Rappazzo e Domenico Trifilò. Accosciati: Antonio e Aurelio Trifilò).

    "L’Unione Sportiva Aquila  - dichiarano i dirigenti - è al momento l’unica società che rappresenta il calcio non solo nella comunità di Bafia ma anche in  tutto il comune di Castroreale.   Per il futuro,  altri traguardi e altri impegni attendo l'Aquila. Traguardi  e impegni che possono essere raggiunti con l'apporto di tutti. Anche con il tuo! "

 

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