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              EDITORIALE

 

 

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dopo la bocciatura del lodo alfano, berlusconi appare sempre nervoso e irrequieto. l'uomo non sopporta che ci possono essere organismi costituzionalmente legittimati dalla carta, che dicano che le sue leggi vergognose, ad personam, siano anticostituzionali. Un uomo braccato dal suo passato, potrebbe fare di tutto: picconare lo stato di diritto e finanche la Casa Repubblicana edificata con la Resistenza. Fermiamolo. Il popolo della Costituzione fermi questo "venditore di spazzole elettriche", prima che sia troppo tardi.

  IL PIDUISTA  UTILIZZATORE FINALE

*     Editoriale di  Vito Feninno

 Con la bocciatura del LODO ALFANO, da parte della Corte costituzionale, il Presidente del Consiglio dei ministri ritorna ad essere un cittadino normale: uguale agli altri. E quindi non più SCUDATO DALL’IMPUNITA’ PARLAMENTARE. Ma il suo avvocato deputato Ghedini vergognosamente arringa che: “la legge è uguale per tutti, ma non necessariamente la sua applicazione”. Ma chi è il Signor Berlusconi?

Come tutti i difensori della famiglia è divorziato e ha almeno due famiglie. Non ha mai spiegato dove ha preso i soldi per costruire tutte le sue società finanziarie e il suo patrimonio: rispose “mi avvolgo della facoltà di non rispondere”  quando gli fu chiesto da dove provenivano 250 milioni di € tra il 1978 e il 1983. Non ha mia spiegato  perché nel 74 si mise in casa il mafioso Vittorio Mangano, definito dal piduista “un eroe”.  Il suo nome non compariva mai ai vertici delle sue società, ma si “scudava” UTILIZZANDO una miriade di prestanome:  casalinghe, ragionieri, elettricisti.  Nel 78 si iscrive alla loggia massonica P2 di Licio Gelli. Reato amnistiato nel 90. E di lì forse incominciarono ad arrivargli una montagna di credici da due banche affiliate alla P2 come la Monte Paschi e la Bnl. Quando i giudici di Torino spengono le sue televisioni abusive, Craxi emette due “decreti Berlusconi” minacciando di andare a votare, se il parlamento non li delibera. Per questo motivo “l’apprendista muratore” blocca la vendita della Sme dall’Iri a Benedetti su conto di Craxi. Poi nel 90 compra per tramite di Previti una sentenza per impossessarsi della mondatori corrompendo con una mazzetta il giudice Metta che scrive la sentenza in una notte.  Prima di tangentopoli, il CAF, (Craxi, Andreotti, Forlani) varano la legge Mammì sulle frequenze radio televisive sancendo che Berlusconi può tenersi le sue televisioni e la Mondatori, girando solo il quotidiano il “giornale” a suo fratello. Nel 94 tangentopoli travolge i suoi partiti amici, e lui fonda Forza Italia per difendere personalmente le sue fortune, dice: “se non lo faccio, mi arrestano e fallisco per debiti”. Vince le elezioni e subito vara il decreto Biondi battezzato “salva ladri” per salvare suo fratello e gli uomini della Fininvest indagati per corruzione. Vara tre condoni: fiscale, edilizio e ambientale.  Nel 96 perde le elezioni ma il centro sinistra lo invita a riscrivere la costituzione nella BICAMERALE evitando di risolvere il conflitto di interessi. Nel 2001 torna a Palazzo Ghici per 5 anni e vara una serie di SCUDI GIUDIZIARI per non farsi processare, le cosidette leggi AD PERSONAM. Tra cui la ex-Cirielli sulle prescrizioni, la Pecorella sul ricorso all’appello solo da parte della difesa, il LODO SCHIFANI-MACCANICO. Ed emette l’EDITTO BULGARO allontanando dalla televisione Enzo Biagi, Michele Santoro e Luttazzi, per “l’uso criminoso della tv”. 

Condannato per finanziamento illecito al partito di Craxi, per 23 miliardi di lire, verrà confermata e prescritto dalla cassazione, per le attenuanti generiche. Prescrizione per i tempi abbreviati dalle leggi Berlusconi, anche per il falso in bilancio della Fininvest per gli anni 90. Prescrizione ancora per fondi neri off-shore.  Prescritto per il caso Mondatori, mentre il suo sodale ministro della Difesa e suo avvocato Previti viene condannato e interdetto dai pubblici uffici e allontanato dal parlamento. Assolto per i falsi in bilancio connessi ai pagamenti dei giudici, perché “ il reato non è più previsto dalla legge”, in quanto lo stesso è stato depenalizzato.  Inquisito per corruzione giudiziaria, il suo avvocato David Mills viene condannato in primo grado a 4 anni per falsa testimonianza perché corrotto da Berlusconi con 600.000 dollari in cambio dei suoi silenzi nei processi di Milano sulla Guardia di Finanza.

L’utilizzatore finale di tutte queste porcherie di leggi che da 15 anni ammorbano la politica del paese a sol fine di non “andare in galera e non fallire per debiti.” Un uomo di 73 anni difeso dal suo avvocato factotum che nel difenderlo da accuse ignominiose come istigazione alla prostituzione per le escort che lo sollazzavano in una proprietà dello stato, come Palazzo Grazioli, arriva a dire: ” il mio assistito, nel caso avesse avuto prestazioni sessuali con delle escort, non ha commesso reato, in quanto ne è solo l’UTILIZZATORE FINALE.” 

Fabbrico 11 ottobre 2009 

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