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Appello elettorale al mio paese | ||
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Verso le amministrative 2010/2 CACCIAMOLI"la mafia uccide, il silenzio pure" (Peppino Impastato) di Vito Feninno FENINNO, UN COMPAGNO IN COMUNE ROCCHETTA SANT’ANTONIO è il mio paese. Sono nato in via S.Maria 60, 47 anni fa. Rocchetta è il “nostro” paese. E noi amiamo il “nostro” paese. Sono i fregoliani che non amano il paese: per loro Rocchetta è stata una “cittadella” da conquistare, instaurare la signoria baronale e difenderla con ogni mezzo. Chi è contro il cambiamento, si sa, ricorre a qualsiasi esorcismo. Dipinge il “NUOVO” come il male assoluto, solo perché “viene da lontano e non conosce le cufecchie (oggi si direbbe gossip) del paese”. Un esorcismo finalizzato a “CRIMINALIZZARE” chi se ne frega delle “cufecchie” e punta risolutamente a fare gli interessi generali: denunciando l’incompetenza e l’assuefazione ad un modo calamitoso dell’agire politico. Chi strepita contro il “NUOVO” in verità lo fa solo per puntare all’unico obiettivo: RASSICURARE l’elettorato (accusando: ”a la rocca stan’ tutt’ buon’; che caz’ vol’ quis’?!”) per DISINNESCARE la “bomba” del CAMBIAMENTO. Cambiare qualche candidato non basta. Presentare un programma non basta. Ritoccare qua e là e mantenere sempre i soliti “papaveri”, non basta. Se non cambiano le condizioni sociali ed economiche della popolazione rocchettana. La vera rivoluzione è dare a chi non ha mai avuto niente: ma per garantire questo storico risultato ci vuole un RIVOLUZIONARIO, un figlio del popolo. La condanna capitale che pesa sul capo dei nostri amministratori sono i numeri. Faccio notare che la popolazione di Rocchetta, nel 1982 aveva 2533 abitanti (giunta Mastropietro), nel 1992 erano scesi a 2287 abitanti (giunta Sciretta) e che oggi 2010 siamo 1978 abitanti (giunta Magnotta-Castelli). Un disastro demografico. Uno “tsunami umano” che ha “seppellito” 555 persone. Quasi 200 persone in meno per ogni 10 anni di legislatura. Mi chiedo che cazzo hanno fatto in questi 30 anni! Si sono mangiati mezzo paese! Mentre il loro stile di vita è migliorato. E vogliamo ancora affidare il nostro futuro a questi o cacciarli definitivamente? Questi gelidi numeri andrebbero scolpiti sul marmo a loro futura memoria e dovrebbero essere sufficienti a dimostrare che il mandato dei sindaci Mastropietro, Sciretta, Magnotta, Castelli, è stato fallimentare. Così come i prossimi, che presentano la “Lista della Spesa” con un programma che non intaccare gli interessi “classisti” di parte. Trenta anni di promesse che si sfracellano contro il muro dei fatti. E dove la popolazione continua a soffrire e paga addirittura la luce: è una vergogna. Per questo al primo punto del mio programma – presentato nell’Assemblea Popolare da Perazzo il 31 gennaio u.s. - ho – doverosamente – voluto riconoscere a chi ha sempre vissuto a Rocchetta e che non ha mai avuto niente, sacrificandosi, una intera vita, solo per dare ai figli un futuro migliore del loro, il merito di essere riuscito a vivere contro ogni privazione e sofferenza sociale, mettendo a carico dell’amministrazione le spese dei funerali e dei loculi. E al 2° punto 300 euro ad ogni bambino che nasce fino al primo anno ciclo d’istruzione, per sostenere il futuro di Rocchetta. Schierarsi con me in questa battaglia campale per il bene del nostro paese, a pochi giorni dalla chiusura delle liste, vuol dire mostrate di aprire il cuore alla speranza, vincere la rassegnazione e costruire le condizioni per la vittoria, usando il linguaggio della verità e della trasparenza, virtù che hanno solo gli onesti. Onorando il seguente programma (di risarcimento sociale):
10.RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO TARSU, ISOLA ECOLOGICA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Il 2 febbraio Giovanni Impastato, fratello di Peppino, rappresentante dell’Ass. Libera, ospite a Fabbrico per la giornata della “memoria e la legalità” ha detto: “non ci può essere legalità se non si rispetta la dignità umana. È la disubbidienza civile che sconfigge la “legalità” delle leggi. Le persone rassegnate mi fanno paura, perché non hanno voglia di verità”. Noi, che vogliamo ancora bene al nostro paese e che diciamo che la ricostruzione dei legami sociali, delle lotte, della solidarietà, sono il centro del nostro progetto politico, mettiamoci insieme e RESTITUIAMO A ROCCHETTA IL FUTURO CHE GLI HANNO RUBATO. Ricordando che è mia intenzione trasferirmi a Rocchetta, rinnovo l’APPELLO a tutti i galantuomini, a tutti i giovani più “incazzati”, che vogliono la “RIVOLUZIONE” al grido di “CACCIAMOLI”, a scrivermi a: feninno62@libero.it e telefonarmi al numero – Cell. 3486410481 –
Con rispetto di me e di tutti, un saluto,
Rocchetta Sant’Antonio Febbraio 2010 |
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la repubblica di tersite - febbraio -2010 |
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