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EDITORIALE
di Tersite

LA DEMOCRAZIA E L’OMBRELLO  DI ALTAN*

I 2 milioni di euro dell’eolico sono dei cittadini di Rocchetta

Lettera ai cittadini;

e - per conoscenza - al caro compagno Castelli, sindaco di Rocchetta Sant’Antonio

Cari Compagni e amici rocchettani,

il prezzo del pane, della pasta e del latte è alle stelle. Le famiglie che hanno contratto dei mutui per il sindaco di rocchetta Ranieri Castellil’acquisto della casa sono in stato di sofferenza: un lavoratore si è impiccato in fabbrica a Macerata, una mamma d’accordo col marito si è dovuta prostituire sulla strada a Modena. E il governo tira fuori dal cilindro “Mister Prezzi”: una nuova specie d’autorità parassitaria che dovrebbe vigilare sui prezzi e sulle tariffe. Cioè dovrebbe correggere le “brutalità” del mercato. Quel mercato tanto osannato: che tutti vogliono, ma che nessuno riesce a regolamentare. E non vogliono ammettere che il mercato è dannoso perché produce contraddizioni tali che chi ha soldi pretende di essere difeso per non perderli e chi non ne ha di rimanere senza, perché non può difendersi.

Cari cittadini, la CARITAS ha certificato che il 42,7% delle famiglie meridionali è sotto la soglia di povertà. L’ISTAT calcola che 2,5 milioni di famiglie – cioè: circa 10 milioni di persone – non riesce a vivere dignitosamente. A Rocchetta Sant’Antonio il bilancio demografico del 2006 è di 2020 abitanti con un saldo negativo di altre 12 persone: visto che a gennaio eravamo 2032. Le condizioni socio economiche pertanto continuano a decimare la popolazione.

In 12 anni, a partire dalla prima amministrazione Magnotta fino a quella di Castelli sindaco da 2 anni – ma già consigliere per 5 anni e già assessore al bilancio per altri 5 anni – la popolazione è passata da 2254 del 1994 a 2020 del 2006. Un saldo negativo di 234 abitanti. Il paese continua a morire. Non ci sono stati SANTI che hanno potuto intercedere per rallentarne la sua inarrestabile agonia. Però se ci guardiamo intorno: in questi 12 anni, mentre diverse famiglie emigravano e le nascite non superavano i morti, qualcuno è stato “miracolato”. Più che i Santi, però, il miracolo l’ha fatto la “santa” pubblica amministrazione. Mentre per 630 anziani, per 755 adulti, per 286 bambini e per 361 giovani di Rocchetta Sant’Antonio i “santi” sono distratti. Solo chi ha avuto la fortuna di "abbracciare" la santa pubblica amministrazione ha potuto migliorare la sua vita. Tuttavia il popolo prega e gli “unti del Signore” ringraziano.

 Cari concittadini, sarebbe un grave errore pensare che la nostra “sovranità” e la nostra libertà sono unicamente racchiuse nell’esercizio del nostro diritto-dovere di scegliere ogni cinque anni i nostri rappresentanti amministrativi.

La vera democrazia non è fatta di persone che comandano e di persone che votano: ma da uAltan, l'ombrellon insieme di persone che si prendono cura le une delle altre. Se non fosse così, la democrazia rappresentativa non è altro che un imbroglio, una truffa, un modo sofisticato per metterci l’ombrello di Altan in quel “posto”, e pure con il nostro consenso. Se questa degenerazione della democrazia è vera: è inquietante e diabolico continuare a farsi del male da soli. La democrazia rappresentativa non è una vera democrazia, ma è un sistema che si “fabbrica” il consenso e pretende, con la legittimazione elettorale, di gestire indisturbata la cosa pubblica.

Del resto non sbaglio se dico che tutti noi cittadini sentiamo di non contare nulla e che la nostra unica “libertà” è quella di sceglierci il nostro “principe”!

Cari cittadini, questa estate, c’è stato ricordato, dal nostro sindaco, che una parte delle entrate unatantum dell’eolico “sono state spese per sistemare alcune strade urbane”.

In un successivo incontro col sindaco mi è stato detto che le maggiori entrate dell’eolico verranno  investite per lo sviluppo: cioè per creare opportunità di lavoro. Se mi è permesso: questa è una mistificazione. E’ un pensiero ideologico progressista che favorisce ancora una volta solo i soliti “MIRACOLATI”. E’ il basso salario la priorità da aggredire. Gli aumenti dei beni e servizi come il pane, la pasta il latte il gas la luce i trasporti sono la nostra dannazione. Solo migliorando il nostro potere d’acquisto noi rispondiamo risolutivamente ad appagare i nostri bisogni. Ecco perché i soldi dell’eolico debbono andare per politiche di sostegno alle famiglie.

Gli investimenti si devono fare ricorrendo ai Fondi europei e ai POR regionali.

La rivoluzione industriale ancora in atto e prossima alla sua saturazione, non ha mai migliorato la qualità della vita delle famiglie salariate. Le imprese, ancora oggi, hanno sempre più bisogno, in nome della concorrenza globale, di ridurre il costo del lavoro e di politiche liberiste in tema di occupazione: prova ne è la riforma del mercato del lavoro e delle pensioni, che hanno indebolito i diritti di cittadinanza e stanno rendendo insicuro il futuro delle persone e povere le prossime generazioni. Quindi l’unico strumento per rimuovere la precarietà economica e sociale della gente è migliorare il loro reddito. Ecco perché dobbiamo pretendere che i soldi dell’eolico siano ripartiti equamente a tutte le famiglie residenti a Rocchetta Sant’Antonio.

A Rocchetta si sta istallando un quarto parco eolico. Nel bilancio comunale confluiranno in totale circa 2 milioni di euro.

A Rocchetta ci sono 800 nuclei familiari:
ad ogni famiglia quindi spettano 2.500 euro.

Cari cittadini, non ci facciamo “derubare” ancora una volta, perché: “i partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distribuendoli senza perseguire il bene comune”, come disse il caro compagno Enrico Berlinguer.

Cari concittadini per troppo tempo abbiamo trattenuto il respiro. Se i soldi dell’eolico andranno per gli investimenti e per tappare i debiti di bilancio vuol dire che ancora una volta hanno vinto loro, “gli unti del signore”. Ed è triste vedere un popolo così passivamente devoto. Perché non c’è nessun peccato originale o maledizione della storia che ci castiga a pagare il fio o a espiare le nostre colpe. Dimostriamo che esistiamo. Manifestiamo pubblicamente che siamo stanchi di vivere così. Rivendichiamo i nostri diritti di cittadinanza.   

 RICORDIAMO AL COMPAGNO CASTELLI
CHE I SOLDI DELL’EOLICO SONO NOSTRI

Con rispetto di me, e di tutti             *manifesto pubblicato a  Rocchetta Sant’Antonio, ottobre 2007

IL CITTADINO
Prof. VITO FENINNO

(La repubblica di tersite, 27 ottobre 2007)

monti dauni meridionali, territorio dell'osso

link collegato:

Moratoria eolico

Per Rocchetta un nuovo welfare

 

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