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CONCORSO LETTERARIO "STORIE SOSPESE" - PREMIAZIONE AGOSTO 2007 - ROCCHETTA SANT'ANTONIO
 Concorso Storie Sospese

 TERRE LONTANE, E STORIE SOSPESE

 
liberamente, concorso storie sospese

 Il comune di Rocchetta Sant'Antonio in collaborazione con l'ass. "LiberaMente" e la casa editrice "Edizioni Il Castello", in occasione del 500tenario del castello Ladislao II D'Aquino (1507)  promuovono il concorso "STORIE SOSPESE". La premiazione a Rocchetta Sant'Antonio, ad Agosto 2007.

Tersite parteciperà al concorso letterario  con l'opera dal titolo

SCRITTI CORSARI

Tersite partecipa al concorso “STORIE SOSPESE” promosso dal comune di Rocchetta Sant’Antonio in collaborazione con la casa editrice il castello e l’associazione “liberamente”. Tersite partecipa con l’opera dal titolo: “SCRITTI CORSARI – UNA VOCE NEL VENTO”.

Un’analisi inedita raccontata nella concitazione di una edizioni straordinaria, come il concorso “storie sospese” cercando di descrivere una situazione in realtà quasi indescrivibile, giacché si dovrebbero utilizzare, per questo, termini come dramma, tragedia.

Un lavoro di informazione e al tempo stesso di ‘servizio’ che vuole accompagnare il lettore all’interno di una comunità politico sociale e culturalFeninno Vito, scritti corsarie ormai ostaggio della rassegnazione e delle credenze. Si è perso il normale buon senso e lo spirito critico e forse questa raccolta di “scritti corsari” può adombrare l’accusa di essere molto forte e radicale e che aldilà di strizzare l’occhio alla compiacenza manifesta una posizione che non fa sconti e punta al rigore morale...

E’ con uno slancio del cuore che ho deciso di raccogliere in un volume parte delle mie riflessione, per testimoniare che da secoli, noi “ruqquata’n”, ci aggiriamo stanchi e obliqui, rassegnati e chini sopra i fatti del mondo.

L’immagine di ROCCHETTA, è di un PAESE che non si è piegato nemmeno di fronte all’attacco della secolarizzazione della società, per questo ci si commuove e al tempo stesso necessita rinnovare il senso civico di ognuno.

Dietro a questa indifferenza c’è la rabbia di un figlio per le sconfitte della sua comunità.

Quel che m’interessa è lavorare sulle radici, e usare la scrittura come progetto morale, che aspiri a cambiare la realtà. Scrivere è un’azione politica: la lingua deve avere una densità, una corporeità. Mentre incredulamente c’è chi tergiversa e storce la bocca se si elevano idee nuove o critiche. Questi “scritti corsari” vogliono esprimere il senso di ribellione allo scontato, al normale, allo stereotipato, alle cose brutte e mediocri

E’ dura, è sempre più dura vivere quassù; ma rimane l’amore per una terra estrema che mi ha dato i natali e che in forza di questa potenza sentimentale il ritorno al paese per la festa patronale è la più solenne e impedibile delle occasioni per rinnovare il vincolo con le radici, con la famiglia, con la comunità d’origine. .....

 - continua...... (appuntamento...ad agosto 2007 a rocchetta sant'antonio)

                                                  (la repubblica di tersite del 27 giugno 2007)

 

- la repubblica di tersite -