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PARLA COME MANGI
di rocco chiarolanza
ELEZIONI POLITICHE
" Al nord, cioè nella parte
più produttiva e più moderna d'Italia si riconferma la
forza della Casa delle libertà...."
Traduzione:
al sud, dove non fanno un cazzo e piangono miseria,
vincono gli statalisti, cioè i comunisti.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE/1:
" la Casa delle libertà paga lo
scotto dell'astensionismo. Gli elettori moderati infatti si
mobilitano soprattutto sulle grandi questioni politiche..."
Traduzione:
io ciò la mia fabbrichèta, ciò il Cayenne turbo e non mi
rompete i maroni. Asili , strade, scuole, anziani.....non
ciò problemi. Io me li pago e chi non può ....io che c'entro, io
lavoro! Ciò anche il banco in chiesa con la targhèta della mia
mamma.......
ELEZIONI AMMINISTRATIVE/2:
"il nostro leader Berlusconi non si è
speso in prima persona, come alle politiche. La Casa delle
libertà avrebbe stravinto...."
Traduzione:
un gruppo di uomini che senza il capo non combinano un cazzo si
chiama un gruppo di stronzi.
(la Repubblica di
Tersite)
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"BATTITI DI ALI E CUORI RIBELLI"
-
di Rocco Chiarolanza
-
Certo
noi ci sforziamo e, con un pizzico di presunzione, riteniamo di
volteggiare come farfalle e mostriamo a tanti il nostro cuore
ribelle.
- Mostriamo la nostra indignazione
per la palude politica nella quale avanziamo. Speriamo ogni
giorno che quelli che ci rappresentano scendano dalla pedana del
fioretto e reagiscano con qualche sacrosanto uppercut (sempre di
nobile arte si tratta!). "L'OPPOSIZIONE INSORGE!" - "IL
SINDACATO INSORGE!" - "LE POPOLAZIONI INSORGONO!" ma 'sta cazzo
di insurrezione dove sta? I cuori ribelli, quando ci sono,
vengono cacciati a calci nel culo dal popolo, perché sembra
mancargli la terra sotto i piedi.
- Io penso che noi cuori ribelli,
che sinceramente ci riteniamo tali, siamo inesorabilmente
destinati a parlarci tra di noi: ci cerchiamo con la lanterna di
Diogene, siamo felici e ci sorridono gli occhi quando scopriamo
che il nostro pensiero è condiviso. Non credo però nella
pedagogia del cuore ribelle. Al popolo non gliene frega niente
che tu (generico) vuoi emanciparlo: dagli un decoder e lo rendi
felice. Fatti dare del tu - "SILVIO! SILVIO!" - e il pezzente si
sente presidente. Trent'anni fa non si urlava per strada
"AMINTORE! AMINTORE".
- Sarà sciocco, ma preferisco
prenderlo in quel posto da uno che mi da del LEI: un po' di
rispetto perdio!
-
TERRA TERRA/2
- CONVEGNI
D'ITALIA
-
di Rocco Chiarolanza
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Confindustria: non c'è sviluppo senza competitività
- CGIL CISL UIL:
non c'è competitività senza equità
- Autonomi -
COBAS: non c'è equità senza autonomia
- CEI: non c'è
autonomia senza l'UOMO
- Forza Italia:
non c'è l'UOMO senza libertà
- UNIONE: non c'è
libertà senza giustizia
- Ass. Naz.
Magistrati: non c'è giustizia senza uguaglianza
- Presidente della
Camera: non c'è uguaglianza senza democrazia
- Presidente del
Senato: non c'è democrazia senza Politica
- Tesorieri di
partito: non c'è politica senza finanziamenti
- ConfCommercio:
non ci sono finanziamenti senza sviluppo
- Il qualunquista:
non c'è due senza tre
- ......e si
ricomincia......
- Domanda: se la prima cosa non c'è
senza la seconda, da dove si comincia e, soprattutto, CHI COMINCIA?
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LA QUESTIONE MORALE
-
di Rocco Chiarolanza
Puntuali come gli avvoltoi gli
"intellettuali illuminati" (Panebianco & affini) tornano a
spiegare al popolino ingenuo che la questione morale non esiste;
che, se mai, c'è una questione politica; che "è ora di finirla
con questo pauperismo della sinistra" ecc. ecc....
Ai cuori ribelli, che sono per
definizione ingenui, (infatti i furbi non si ribellano mai
ma si muovono sinuosi come le serpi) le parole di questi
illuminati fanno letteralmente girare le palle: dovremmo dire,
in italiano, che ci indignano. Purtroppo sono riusciti anche ad
insinuare nella gente il concetto che indignarsi è un sentimento
da falliti : "le anime belle" ci chiama Giuliano Ferrara", uno
dei più grandi Furboni Italiani.
La questione morale invece,
esiste, eccome! Si chiama mancanza di vergogna.
Se io fossi inquisito, anche
innocente, mi vergognerei.
Se mio padre a 70 anni si
tirasse le rughe e si mettesse la bandana mi vergognerei.
Se io nel Consiglio dei
Ministri mi alzassi facendo finta di andare a bere un caffè
o di andare a pisciare, per dimostrare che non mi occupo di
affari di famiglia, mi vergognerei.
Fini, dove sei? (noi siamo
quelli che difendono i VALORI!)
Casini, dove sei? (noi siamo
quelli che difendono la FAMIGLIA!)
Per favore, prometteteci che,
un giorno, quando LUI non ci sarà più, ci direte, anche a
bassissima voce: "si, ci vergognavamo, un pochino".
(del 17 -12- 2005)
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