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Marco Travaglio a Fabbrico
   

A Fabbrico ieri 27 giugno nella bel cortile del castello Guidotti del XII sec. si è tenuto l'incontro  sull'informazione dal titolo:"La conoscenza è libertà". Sono intervenuti Marco Travaglio, Loris Mazzetti e Roberto Scardova.

link collegati:

leggi la lista dei condannati

Saccà gli lecca il culo

Marco Travaglio: se li conosci li eviti

feninno, editore

 

Per disinnescare il lodo Schifani

  Tersite * sabato 28 giugno '08

Questo editoriale ha un tono diretto. Volutamente. Ho incontrato Marco già una prima volta a Carpi, un mese addietro. Pertanto...

Marco stasera ti ho ascoltato a Fabbrico (RE) a due passi da casa nel bel cortile del castello Guidotti del XII sec. Ti ho consegnato un articolo su "se li conosci li eviti". Come sempre sei stato un "animal spirit" a tutto tondo. Cosa che apprezzo.

Ma ti ho "sentito" stanco. Forse è la presa di coscienza che comunque, al di là della denuncia civile, dell'indignazione morale, il "regime alla camomilla" si impadronirà delle nostre democratiche istituzioni. La tua "percepita" stanchezza forse deriva dall’aver preso coscienza di un limite: manca il messaggio politico. La mia analisi, con schiettezza è che oggi la cosiddetta "gente" - me compreso, forse - corre a sentirti solo per esorcizzare le proprie paure. E sentirsi sollevata dal fatto che "meno-male" che c'è "qualcuno" che  lo fa per loro. Perchè 60 anni di democrazia "ci" han resi incapaci di ribellarci, perchè ormai per una diffusa cultura piccolo-borghese alla “gente” basta solo riconoscersi in un campione della disubbidienza civile e le loro paure d'incanto si traducono in imbelle solidarietà al "condottiero". E tanto basta.

Oggi è di moda il "dialogo". La gente al massimo segue i dibattiti. Ma poi al chiuso della cabina segue i sogni e mette la croce sulla scheda con il sentimento mica con la ragione!

Marco ha detto che davanti a queste leggi eversive - blocco dei processi, decreto salva-premier, lodo schifani, carcere per i giornalisti giudiziari - occorrerebbe fronteggiarle con una nuova RESISTENZA perchè senza manomettere la Costituzione, ma con solo leggi ordinarie, questo governo mettendo sotto tutela la giustizia e condannando a 5 anni i giornalisti che pubblicheranno notizie giudiziarie sui politici, difatti sta "restaurando un vero e proprio regime fascista".

Condivido difatti questa lettura. Perchè quando in uno stato cosiddetto democratico imbavagli l'informazione, decreti per legge quali reati debbono essere perseguiti - e cioè abolisci la obbligatorietà dell'azione penale, che diventa assoggettata al volere e alla discrezionalità politica - quello che resta è una finta democrazia, una finta libertà.

Tuttavia, Marco, ti consegno un messaggio IMPORTANTE. Spero ne farai un nuovo CAVALLO DI BATTAGLIA. La mia proposta per disinnescare l'"incostituzionale" lodo Schifani - questa militaresca feccia lo ripresentano per guadagnare tempo per permettere a Berlusconi di salire al Quirinale alla scadenza del settennato di Napolitano -  è quella di fare una campagna d'informazione dura affinchè il Presidente della Repubblica rifiuti la strumentale immunità.

Cioè Napolitano si deve sentire l'indignazione dell'opinione pubblica addosso al fine che, rifiutando l'immunità, si smascheri l'oscenità berlusconiana di essere il Solo, insieme ai suoi DUE COMPARI (Fini e Schifani), a voler essere al di sopra della legge, scappando di fronte alla giustizia, lasciandogli così IL CERINO IN MANO.

Spero che il mio piccolo suggerimento trovi ascolto e una risposta da parte tua. Io sono parte di quella società civile pronta a manifestare contro il cavalcante avvio di un nuovo regime.

Tersite, alias Vito Feninno.

 

 

la repubblica di tersite - 28- giugno -2008

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