THE INDEPENDENT: "Addio al Padrino"
"Fine della
storia per il Padrino", è il titolo con il quale il
quotidiano inglese "The Independent" accoglie il
risultato delle elezioni in Italia. Lo stesso
giornale aggiunge un "catenaccio" piuttosto
allusivo: "E in Sicilia arrestato il capo della
mafia"
«Fine della corsa per il padrino»: con un titolo che
gioca con l'arresto di Bernardo Provenzano, «The
Independent» dedica un lungo articolo alla fine
dell'era del Cavaliere dopo le elezioni del 9 e 10
aprile e alla cattura del "capo dei capi". «Il fatto
che un'era sia finita - scrive il quotidiano
britannico - è stata sottolineata dalla
straordinaria notizia, appena sette minuti dopo che
la sconfitta di Berlusconi è apparsa certa, che il
mafioso più ricercato della Sicilia...era stato
arrestato». Si è trattato della «più strana delle
coincidenze», secondo «The Independent>>
-
Scalfari lo aveva preannunciato prima
del voto: "se Berlusconi perderà speriamo che non metta a rischio la
stabilità civile del Paese"Dopo ogni elezione i verbali vengono
verificati, come prassi. Ma contestare che ci siano dei brogli, il
Cavaliere deve presentarsi dalla Magistratura e denunciare fatti
circostanziati. Non può permettersi di dire in conferenza stampa che "
il risultato elettorale deve cambiare". Questa è eversione
istituzionale, se non peggio... - DIFATTI....
LA CONFERENZA
STAMPA DI BERLUSCONI
Il
premier all'attacco: "60 mila sezioni da
controllare, verifica anche
sul milione di schede
annullate". Ds: "A rischio stabilità dell'Italia"
Berlusconi: "Brogli a non
finire, il voto deve cambiare"
ROMA
- Brogli. Un milione di schede
che vanno ricontrollate,
migliaia di sezioni da passare al
setaccio, il risultato
elettorale "deve cambiare".
Silvio Berlusconi cambia di nuovo, si toglie i panni
dell'uomo che ieri ha lanciato l'ipotesi della
grande coalizione per governare un paese diviso e
riveste la divisa da battaglia. Dopo un silenzio
durato tutta la giornata, il Cavaliere alle 19 sale
al Qurinale, tiene un colloquio di oltre un'ora con
il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
e poi si concede ai cronisti. E va all'attacco.
Ci sono stati, è l'esordio,
"tanti brogli: sono fiducioso, il risultato deve
cambiare...". Brogli "unidirezionali, assolutamente
unidirezionali", aggiunge e sottolinea di "averne
parlato con il capo dello Stato". A chi gli chiede
cosa abbia detto il presidente della Repubblica,
risponde: "Non parlo mai degli incontri con il capo
dello Stato, non sono mica...", risponde riferendosi
a Romano Prodi anch'egli a colloquio con Ciampi
questa mattina.
"Il risultato deve cambiare
perché ci sono brogli a non finire in diversi posti,
in tutta Italia e questo emerge da cose precise",
insiste. "Sono in contatto con tutti i coordinatori
di Forza Italia e con quelli degli altri partiti e
di ora in ora arrivano dati, sulle stesse schede,
che non sono conformi. Ci sono somme sbagliate, dati
riportati male sulla stessa scheda, indicazioni
errate".
"Confido
che i magistrati delle corti d'appello e
circoscrizionali, ai quali è demandato il delicato
controllo delle schede, svolgano il compito in
assoluta coscienza e con le necessarie serenità e
imparzialità". Così Silvio Berlusconi sottolinea
l'esigenza di una "verifica scrupolosa e un
controllo rigoroso, tesi ad accertare ogni possibile
errore o irregolarità, in base alle procedure
previste dalla legge".
"Basta
guardare - prosegue il premier - quello che è
successo nel 2001 quando i partiti ebbero veramente
differenze notevolissime". Poi, le cifre: "Ci sono
situazioni che si stanno accumulando una dopo
l'altra: si tratta di controllare i verbali di 60
mila sezioni e quello che stiamo verificando è che
ci sono moltissime, moltissime, moltissime
irregolarità". Il leader della Cdl dice che "ci sono
un milione e centomila schede annullate" e che
dunque "è assolutamente necessario che si verifichi
questo dato".
Quanto ai tempi per
ricontrollarle, Berlusconi risponde: "I tempi sono
quelli necessari per fare i controlli, ma non ci
sono limiti di tempo, di sicuro ci vorrà qualche
giorno".
"Ci sono 25 mila voti di
differenza che danno 63 parlamentari in più e che
vanno a chi ha più voti", ricorda Berlusconi. "Vi
sembra logico che ci sia una verifica di questi voti
per vedere se questo risultato che è provvisorio e
non ha nulla di ufficiale ed è venuto fuori dalla
prefettura nella notte debba essere verificato,
oppure non vi sembra logico?" Secondo me sì e quindi
stiamo verificando...".
A chi gli
ricorda che il leader di An, Gianfranco Fini, nella
conferenza stampa congiunta di ieri ha detto che le
schede annullate non dovevano essere esaminate,
Berlusconi ha risposto: "Ci sono i verbali di 60
mila sezioni da verificare una per una ed è
altrettanto grave che ci siano schede trovate in
giro (il riferimento è ad alcuni scatoloni pieni di
schede elettorali trovati vicino a dei cassonetti a
Roma ndr) ... Si tratta evidentemente di
schede messe da parte". "Insomma - conclude - ne
stanno venendo fuori di tutti i colori".
LE REAZIONI
Alle
accuse di Berlusconi arrivano in tempo reale
le reazioni dei leader di partito. Prodi da Bologna,
dove festeggia in piazza Maggiore la vittoria: "In
queste ore per gettare ancora inquietudine
nonostante la sconfitta, Berlusconi continua a
insinuare sulla pulizia della nostra vittoria. Vi
posso assicurare che non c'è alcun dubbio sulla
nostra vittoria". E aggiunge: "Abbiamo vinto e
Berlusconi è inutile che tenti di innestare ritardi.
Deve andare a casa". E ancora: "Berlusconi controlla
tutte le prefetture e il ministero dell'Interno. E'
anche probabile che Berlusconi imbrogli anche se
stesso. Chi è abituato a imbrogliare lo fa anche con
se stesso. Non si è mai visto un partito che non
accetta il risultato delle urne. Una ragione in più
per mandarlo a casa". Alla fine della festa, il
Professore ha chiamato al telefono il ministro
dell'Interno, Giuseppe Pisanu.
E se Chiti parla di un
governo che mette a "rischio la stabilità del
Paese", Piero Fassino accusa il premier "di
avvelenare il clima dell'Italia e di delegittimare
il voto degli italiani" e lo invita a prendere atto,
"una volta per tutte, del risultato elettorale".
«In queste
condizioni continuando così Berlusconi e l'attuale
governo non possono garantire a lungo la normale
amministrazione del Paese». Vannino Chiti lancia
l'allarme sulla correttezza dell'esecutivo in questa
fase dopo le dichiarazioni di Berlusconi su
«presunti brogli elettorali» che a suo avviso devono
modificare il risultato elettorale. «Le
dichiarazioni di Berlusconi - ha detto il
coordinatore della segreteria Ds - sono gravi,
irresponsabili e infondate».
E critiche vengono anche dall'Udc.
"Sulla conta dei voti la richiesta di chiarezza è
doverosa prima che legittima. Dal Viminale alle
Corti d'Appello alla Cassazione esistono istituzioni
che garantiscono tutti. E abbiamo tutti il dovere di
non soffiare sul fuoco", dice Marco Follini.
BERTINOTTI - «Ci sono dei
meccanismi che regolano il meccanismo elettorale e
che devono essere rispettati. Le parole di
Berlusconi denotano ancora una volta l'arroganza di
chi non vuole perdere». Così Fausto Bertinotti,
leader del Prc, commenta le ultime dichiarazioni del
premier.
MASTELLA
- «Non ho parole, non ho parole...Se ha elementi, li
denunci alla magistratura e poi abbia pazienza
qualche giorno per sapere se ha ragione» è invece la
dichiarazione del leader dell'Udeur Clemente
Mastella.
BONINO
- «Staremo a vedere, ma in genere nei Paesi normali,
i brogli li si teme da parte di chi ha gli apparati
di controllo». Così l'esponente della Rosa nel pugno
Emma Bonino risponde a chi gli chiede di commentare
le ultime affermazioni del premier sui. «Staremo a
vedere - ripete un po' stupita la Bonino - ma non è
lui il presidente del Consiglio, non è del suo
governo il ministro degli Interni?».
PECORARO SCANIO
- «Non ci faccia sospettare troppo. Di fronte agli
errori di tutti i sondaggi e di tutti gli exit poll,
parlando di brogli viene da pensare al
centrodestra». Questo il commento del presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. «A Berlusconi - ha
aggiunto Pecoraro - diciamo però che non si gioca
con la democrazia e che le sue gravissime
dichiarazioni evidenziano come stia cercando di
giocare allo sfascio. E questo è francamente
intollerabile. S'inchini piuttosto al risultato
delle elezioni». «È ancora più grave - ha concluso
il leader dei Verdi - che Berlusconi cerchi di
tirare per la giacca anche il presidente Ciampi in
questa assurda sceneggiata. Le verifiche sul voto si
fanno rispettando la legge e le istituzioni».
FASSINO
- «Berlusconi la smetta di avvelenare il clima
dell'Italia e di delegittimare il voto degli
italiani» è invece il parere di Piero Fassino,
segretario nazionale dei Ds. «Prenda atto, una volta
per tutte, del risultato elettorale. Eviti di
sovrapporre il suo ruolo istituzionale con la sua
figura di leader di una parte. Rispetti il lavoro di
verifica delle schede elettorali che si sta
regolarmente svolgendo in tutta Italia, come prevede
la legge. Senta la responsabilità - conclude Fassino
- di non offendere la civiltà democratica del popolo
italiano».
CASTAGNETTI
- Quelle di Berlusconi «sono dichiarazioni molto,
molto gravi, oggettivamente irresponsabili e non
solo sotto il profilo istituzionale» ha affermato
invece Pierluigi Castagnetti, capogruppo della
Margherita alla Camera.